Kope

Membro Junior
Privato Cittadino
Avrei questa domanda. Nel 2018 mia suocera, mio marito e mia cognata hanno venduto un immobile, dei quali erano proprietari rispettivamente: per 4/6 (3/6 per comunione dei beni e 1/6 per successione del marito), mio marito (1/6 per successione del padre) e mia cognata (idem). Alla stipula del contratto di compravendita, il notaio spiego' che era necessario trascrivere l'accettazione tacita dell'eredità. E va bene.
Ora mio marito e mia cognata stanno vendendo l'appartamento doveva viveva mia suocera, mancata recentemente. Prima che lei morisse mio marito e mia cognata erano proprietari ciascuno di 1/6 (come prima, per successione di mio suocero). Con la successione di mia suocera, chiaramente sono poi diventati comproprietari al 50%.
Il notaio "pretende" ora la trascrizione tacita dell'eredità di mia suocera. E va bene.
Ma pretende anche la trascrizione di quella di mio suocero. A noi questo non sembra corretto.
Abbiamo la nota di trascrizione dell'accettazione tacita del primo appartamento che ho menzionato (quello venduto nel 2018). Certo, la nota esplicita solo l'accettazione dell'eredità di quella proprietà, ma l'accettazione non dovrebbe estendersi automaticamente a tutti i beni elencati nella dichiarazione di successione? E' proprio necessario pagare il notaio per ben 2 trascrizioni?
 

Kope

Membro Junior
Privato Cittadino
Si, se i due immobili sono in due province diverse, che dipendono da diverse conservatorie.
In generale c’è una Conservatoria in ogni provincia, ma le province con grandi città hanno una Conservatoria per la città, e un’altra per gli altri Comuni della provincia stessa (ad esempio la provincia di Milano ha Conservatoria 1 e 2).
Quando chiedevo se oggi fossero necessarie 2 trascrizioni, intendevo: una per l'eredità di mio suocero (per la quale pero' già sussiste una trascrizione per l'immobile venduto nel 2018) e un'altra per l'eredità di mia suocera - ovvero per ciascuno figlio: 1/6 nel 2009, morte di mio suocero + 2/6 nel 2021, morte di mia suocera.
In effetti, c'è anche l'ulteriore complicazione dovuta al fatto - che non avevo menzionato perché non sapevo di questo ulteriore cavillo - che l'immobile del 2018 afferisce alla Conservatoria di Roma 2 (provincia di Roma), mentre quello che stanno vendendo adesso alla Conservatoria di Roma 1 (Comune di Roma).
Ricapitolando, dovremmo pagare una trascrizione ex-novo per mio suocero e una per mia suocera?
Poiché ci sono ulteriori immobili, stavolta ci facciamo un po' più furbi e li facciamo inserire tutti nella nota di trascrizione.
Io comunque non capisco il formalismo della 'trascrizione' di un'accettazione che è tacita. Mi sembra una contraddizione in termini. Ho capito il principio che si vuole che nei Registri Immobiliari sia presente un documento che attesti il passaggio di proprietà dal de cuius agli eredi, ma non si potrebbe generare in automatico una volta che è avvenuta la voltura con la dichiarazione di successione? Perché il notaio deve percepire una parcella per attestare l'ovvio? Oppure si dicesse chiaramente che l'accettazione tacita di fatto non ha nessun valore. A questo punto, conviene, se si diventa eredi, fare subito un'accettazione espressa, per la quale non è affatto necessario il notaio, si puo' fare in cancelleria, pagando solo la tassa di registrazione.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino

brina82

Membro Storico
Professionista
Quando chiedevo se oggi fossero necessarie 2 trascrizioni, intendevo: una per l'eredità di mio suocero (per la quale pero' già sussiste una trascrizione per l'immobile venduto nel 2018) e un'altra per l'eredità di mia suocera - ovvero per ciascuno figlio: 1/6 nel 2009, morte di mio suocero + 2/6 nel 2021, morte di mia suocera.
In effetti, c'è anche l'ulteriore complicazione dovuta al fatto - che non avevo menzionato perché non sapevo di questo ulteriore cavillo - che l'immobile del 2018 afferisce alla Conservatoria di Roma 2 (provincia di Roma), mentre quello che stanno vendendo adesso alla Conservatoria di Roma 1 (Comune di Roma).
Ricapitolando, dovremmo pagare una trascrizione ex-novo per mio suocero e una per mia suocera?
Poiché ci sono ulteriori immobili, stavolta ci facciamo un po' più furbi e li facciamo inserire tutti nella nota di trascrizione.
Io comunque non capisco il formalismo della 'trascrizione' di un'accettazione che è tacita. Mi sembra una contraddizione in termini. Ho capito il principio che si vuole che nei Registri Immobiliari sia presente un documento che attesti il passaggio di proprietà dal de cuius agli eredi, ma non si potrebbe generare in automatico una volta che è avvenuta la voltura con la dichiarazione di successione? Perché il notaio deve percepire una parcella per attestare l'ovvio? Oppure si dicesse chiaramente che l'accettazione tacita di fatto non ha nessun valore. A questo punto, conviene, se si diventa eredi, fare subito un'accettazione espressa, per la quale non è affatto necessario il notaio, si puo' fare in cancelleria, pagando solo la tassa di registrazione.
La successione non basta, perchè ha carattere fiscale: un erede potrebbe rinunciare anche dopo la successione.

Quella che fai in cancelleria ti costa comunque quanto quella dal Notaio, perchè a parte le 300e circa di imposte, aggiungi Marche da bollo, e poi fisicamente chi predispone il file e poi va in conservatoria a consegnare l'atto di accettazione? Chiunque vada, dovrà esser pagato, ed ecco che se il Notaio ti chiede 500e per quella tacita, non ti ha chiesto nulla!
 

Kope

Membro Junior
Privato Cittadino
La successione non basta, perchè ha carattere fiscale: un erede potrebbe rinunciare anche dopo la successione.

Quella che fai in cancelleria ti costa comunque quanto quella dal Notaio, perchè a parte le 300e circa di imposte, aggiungi Marche da bollo, e poi fisicamente chi predispone il file e poi va in conservatoria a consegnare l'atto di accettazione? Chiunque vada, dovrà esser pagato, ed ecco che se il Notaio ti chiede 500e per quella tacita, non ti ha chiesto nulla!
 

Kope

Membro Junior
Privato Cittadino
Infatti ho menzionato le volture catastali come "prova" formale dell'avvenuta accettazione. Sono consapevole del fatto che la dichiarazione di successione non costituisca accettazione.
Per quanto riguarda una rinuncia espressa, il documento viene redatto dalla Cancelleria del Tribunale. Mi sono informata, funziona esattamente come la rinuncia: non è necessario il notaio perché si tratta di un atto tra te e lo Stato (il notaio qui funge solo un tuo delegato, perché legalmente non fa nulla), paghi con F24 (200 euro) + un paio di marche da bollo da 16 euro + circa 10 euro per la copia conforme. Vai tu in Tribunale e ti fanno firmare il documento che loro hanno predisposto sulla base della documentazione che ti chiedono quano fissi l'appuntamento. Parlo per esperienza diretta (di rinuncia). Nb il notaio mi aveva chiesto 800 euro di parcella + le spese.
Comunque, la questione non è se 500 euro da devolvere al notaio per una trascrizione di accettazione tacita sono pochi o tanti. E' una questione di principio: non capisco perché occorra pagare un notaio per la trascrizione, quando, ripeto, basterebbe che la voltura catastale "dialogasse" con i Registri Immobliari.
Non parliamo poi del fatto assurdo di dover pagare una trascrizione in più se i beni cadono in conservatorie diverse. Ma perché?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Infatti ho menzionato le volture catastali come "prova" formale dell'avvenuta accettazione. Sono consapevole del fatto che la dichiarazione di successione non costituisca accettazione.
Per quanto riguarda una rinuncia espressa, il documento viene redatto dalla Cancelleria del Tribunale. Mi sono informata, funziona esattamente come la rinuncia: non è necessario il notaio perché si tratta di un atto tra te e lo Stato (il notaio qui funge solo un tuo delegato, perché legalmente non fa nulla), paghi con F24 (200 euro) + un paio di marche da bollo da 16 euro + circa 10 euro per la copia conforme. Vai tu in Tribunale e ti fanno firmare il documento che loro hanno predisposto sulla base della documentazione che ti chiedono quano fissi l'appuntamento. Parlo per esperienza diretta (di rinuncia). Nb il notaio mi aveva chiesto 800 euro di parcella + le spese.
Comunque, la questione non è se 500 euro da devolvere al notaio per una trascrizione di accettazione tacita sono pochi o tanti. E' una questione di principio: non capisco perché occorra pagare un notaio per la trascrizione, quando, ripeto, basterebbe che la voltura catastale "dialogasse" con i Registri Immobliari.
Non parliamo poi del fatto assurdo di dover pagare una trascrizione in più se i beni cadono in conservatorie diverse. Ma perché?
Hai citato somme da dare al Notaio per la rinuncia, che è altra cosa.

Per l'accettazione già ti ho risposto.

Prendi appuntamento in Tribunale e falla; poi smanetti col programma delle trascrizioni, predisponi la nota, vai in conservatoria e fai trascrivere.

È un'esperienza che potresti provare a fare, per convincerti che conviene far fare sta cosa al Notaio.

Mi raccomando fammi sapere.
 

Kope

Membro Junior
Privato Cittadino
Hai citato somme da dare al Notaio per la rinuncia, che è altra cosa.

Per l'accettazione già ti ho risposto.

Prendi appuntamento in Tribunale e falla; poi smanetti col programma delle trascrizioni, predisponi la nota, vai in conservatoria e fai trascrivere.

È un'esperienza che potresti provare a fare, per convincerti che conviene far fare sta cosa al Notaio.

Mi raccomando fammi sapere.
Forse non mi sono spiegata bene:
l'accettazione espressa (che non è una trascrizione, è proprio un atto pubblico da te sottoscritto) si puo' fare molto semplicemente presso la cancelleria del tribunale di competenza. L'esperienza in cancelleria l'ho fatta per una rinuncia, che funziona esattamente come l'accettazione espressa. E' andato tutto benissimo: non c'è nessun programma con cui smanettare, il documento lo predispone il cancelliere.
La trascrizione dell'accettazione tacita invece non si puo' fare in Tribunale, ma occore il notaio che formalizzi l'avvenuta accettazione (tacita) in una nota per la Conservatoria.
Personalmente, preferisco non avvalermi del notaio se non è strettamente necessario. Tutto qui.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Forse non mi sono spiegata bene:
l'accettazione espressa (che non è una trascrizione, è proprio un atto pubblico da te sottoscritto) si puo' fare molto semplicemente presso la cancelleria del tribunale di competenza. L'esperienza in cancelleria l'ho fatta per una rinuncia, che funziona esattamente come l'accettazione espressa. E' andato tutto benissimo: non c'è nessun programma con cui smanettare, il documento lo predispone il cancelliere.
La trascrizione dell'accettazione tacita invece non si puo' fare in Tribunale, ma occore il notaio che formalizzi l'avvenuta accettazione (tacita) in una nota per la Conservatoria.
Personalmente, preferisco non avvalermi del notaio se non è strettamente necessario. Tutto qui.
Ah quindi vorresti evitare di trascrivere questa accettazione: a cosa servirebbe l'accettazione senza trascrizione sui pubblici registri?

A nulla.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto