ambrogia79

Nuovo Iscritto
Buongiorno,
dovendo fare un compromesso per l'acquisto di un'abitazione l'agente immobiliare mi chiede se desidero pagarlo a conto prezzo o come caparra confirmatoria.. Se ho capito bene come caparra confirmatoria si paga solo lo 0,5 % dell'importo in tasse, mentre come acconto si paga il 3%.
Perfavore qualcuno mi sa dire perchè dovrei pagare a conto prezzo se la caparra confirmatoria conviene economicamente e lega sia venditore che acquirente alla compravendita?
Grazie.
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
bhe' la caparra confirmatoria lega molto di piu' acquirente e venditore........................rispetto all'acconto prezzo.
non c'e' paragone.
comunque c'e' anche la caparra penitenziale (che io preferisco).
 

studiopci

Membro Storico
La differenza tra caparra confirmatoria e acconto prezzo è :
Caparra confirmatoria (art. 1385 c.c.) - in caso di recesso la parte lesa può richiedere , l'adempimento del contratto, l'annullamento del contratto o applicare il diritto di ritenzione ( per il venditore ) o la restituzione del doppio ( per il compratore ) oltre eventuali danni , è meglio usarla specie se si fanno ulteriori versamenti prima del rogito.
Acconto prezzo - in caso di recesso non c'è applicazione di penale e si restituiscono i soldi, salvo la richiesta di danni da parte di chi si ritiene tale.
Caparra penitenziale (art. 1386 c.c.) viene già stabilita la penale nel caso di recesso ( la caparra) e come per la confirmatoria si applicherà il diritto di ritenzione o la restituzione del doppio, senza null'altro a pretendere.
Sostanzialmente la confirmatoria ti consente di optare , l'acconto è un " abbiamo scherzato amici più di prima " e la penitenziale ti punisce " de facto ". Spero di essermi spiegato.
Fabrizio
 

Antonello

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
E' vero che si cerca di risparmiare sempre, ma acquistando un'immobile devi mettere in conto alcune spese.
La registrazione con pagamento dell'imposta allo 0,50% o al 3% è comunque una somma che vai a recuperare in sede di atto notarile.
Perdi comunque 168 euro di imposta fissa ed il costo delle marche da bollo.
A prescindere dalle spese, acquistando un immobile, è sempre meglio cautelarsi.
Se versi una somma X e la imputi in acconto al prezzo, in caso di non successo della compravendita la stessa ti deve essere restituita e non puoi pretendere eventuali danni subiti.
Se invece imputi la somma a titolo di caparra confirmatoria, in caso di ripensamento da parte tua, perdi la somma consegnata. Se invece recede la parte che ha ricevuto, questi deve restituirti il doppio della somma che hai versato.
Tutti e due, se avete subito dei danni a causa del recesso dell'altra parte e la somma al doppio non vi soddisfa, potete chiedere i danni o che il contratto abbia seguito con la compravendita.
Se la caparra è in forma penitenziale, il concetto è uguale alla confirmatoria ma non potete pretendere danni o che venga obbligata la compravendita.
E' indubbio che la caparra confirmatoria è più garantista per le parti.
 

Chimera

Nuovo Iscritto
Salve a tutti...sono in trattativa per un immobile per cui non è stato fatto un compromesso in presenza di un notaio o di agente immobiliare, ma ho fatto un assegno di 1000 euro intestato ai venditori per bloccare la casa poichè inizialmente eravamo tra privati ...loro non mi hanno fatto firmare alcun foglio anzi hanno incassato l'assegno dandoci il permesso di entrare nell'immobile e cominciare a fare i lavori di ristrutturazione e di riallaccio acqua e luce...tutto questo un mese prima del rogito che ad oggi non è stato portato a termine poichè è presente un corpo abusivo...noi abbiamo fatto i lavori su questo corpo perchè nn sapevamo dell'irregolarità scoperta al rogito...ci vogliono denunciare per violazione e possesso di domicilio e vogliono pagati i danni per aver ristrutturato il corpo abusivo???Ci hanno dato il permesso ed è stato ribadito al momento del rogito davanti il notaio..cosa rischiamo?L'assegno dato ai venditori vale qualcosa senza aver firmato alcun foglio?Cordiali saluti
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare

Antonello, mi caschi sulla caparra penitenziale, anche l'ultimo agente immobiliare sà che la tassazione in fase di registrazione di una scrittura privata non autenticata è del 3%.

"la caparra penitenziale rappresenta, invece, non una cautela contro l’inadempimento, ma il corrispettivo per l’attribuzione della facoltà di recesso. Per quanto concerne l’applicazione dell’imposta di registro, va detto che, non essendo espressamente contemplata dalla nota all’articolo 10 della Tariffa, non può trovare applicazione il rinvio all’articolo 6 della Tariffa stessa. Tenuto conto del carattere accessorio ed eventuale della clausola penitenziale, in quanto non connessa con un rapporto di derivazione necessaria alle disposizioni proprie del preliminare, e del suo contenuto patrimoniale che esula anche dal campo di applicazione dell’IVA, si ritiene debba trovare applicazione l’articolo 9 della Tariffa, che disciplina, in via residuale, tutte le disposizioni non altrove previste che manifestino un contenuto patrimoniale, con conseguente applicazione dell’aliquota proporzionale del 3 per cento (si richiama la risoluzione n. 310388 del 18/06/1990)."
 

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