Intanto mi presento, mi chiamo Fabio e vi scrivo da Assisi, ho scoperto questo forum indagando su vari motori facendo ricerche sui dubbi che mi sono venuti in merito all' acquisto della mia casa.
Circa tre anni fa dopo varie ricerche io e mia moglie riusciamo a trovare la casa che faceva al caso nostro, una porzione di bifamiliare proprio qui ad Assisi, ad un passo da tutti i servizi ma praticamente indipendente, con un piccolo giardino (in comune), una bella mansarda, annessi esterni, cantina e un grande appartamento, certo, non proprio a buon mercato ma abbordabile facendo qualche sacrificio.....
Premetto che l' acquisto è stato fatto tramite agenzia ed eravamo seguiti da un nostro legale di fiducia.
Facciamo la proposta in agenzia, versiamo la caparra, andiamo dal notaio, facciamo il compromesso, nel frattempo facciamo qualche piccolo ammodernamento e poi l' atto di compravendita, il tutto dopo la perizia della banca per il mutuo.
Fin qui tutto ok!
Quasi subito iniziano i problemi, problemi di convivenza con l' inquilino del piano di sotto, cosa che nessun perito e nessun tecnico può prevedere, e dopo tre anni di sopportazione che non sto qui a raccontare decidiamo di andarcene da casa "nostra".
Essendo in una zona di forte afflusso turistico pensiamo di adibire la casa a bed & breakfast e traslocare lontano dai suddetti soggetti (in affitto.....e ho detto tutto!).
Vado in municipio, vado all' ufficio promozione turistica e comincio a raccogliere informazioni sui passi da seguire per l' inizio dell' attività.
Facendo varie considerazioni decidiamo di contattare un geometra (amico) per realizzare 2 bagni in camera e rendere fruibile al meglio l' appartamento e durante i lavori (mai realizzati) di riaprire una finestra precedentemente murata dai vecchi proprietari, nel frattempo comincio anche a muovermi per procurarmi il certificato di agibilità (obbligatorio per una struttura ricettiva).
Premetto che il certificato di agibilità il giorno dell' atto non ci è stato fornito perchè l' immobile è antecedente al 1967 e quindi (a detta del notaio e dell'ì agenzia) i precedenti proprietari non erano tenuti a fornirmelo........
A questo punto cominciamo ad andare sul "pratico" viene il geometra a casa, gli fornisco le mappe catastali (uniche in mio possesso, allegate all' atto con tanto di timbro del tecnico dell' epoca) e iniziamo a fare tutti i rilievi del caso.
Qui inizia una serie di scoperte sulla casa che hanno dell' incredibile, finestre inesistenti, muri portanti che sono fondelli, balcone più corto della metà, insomma difformità piuttosto sostanziose tra carta e mattoni.
Fin qui ancora credendo alla buona fede dei venditori imputammo tali incongruenze ad un "errore grafico", cosa abbastanza diffusa al tempo.
A questo punto ormai che c' ero decido di far controllare tutta la proprietà e di farmi fare un grafico sullo stato di fatto dell' immobile, con conseguente ricerca di tutto lo storico della casa e tutti i "titoli abitativi".
Signori, i risultati sono stati sconvolgenti, veniamo a sapere che sull' immobile ci sono 2 condoni edilizi (di cui uno rigettato) il sottotetto è un metro più alto, in pratica c' è una mansarda di 100 mq praticamente abitabile (secondo il grafico iniziale il punto più alto doveva essere circa un metro) gli annessi esterni (mensionati nell' atto di compravendita come wc e ripostiglio) non esistono da nessuna parte, il cancello d' ingresso carrabile della corte scopriamo che invece doveva essere un garage che a questo punto non si sa di chi è, benchè non esista (manca una parete ma c' è la porta.....sembra assurdo ma è così).......andando avanti con la discussione, vostra pazienza permettendo posterò qualche foto.
Ora dopo tutto questo papello sperando di non avervi annoiato troppo arrivo a quelli che secondo me sono i punti focali della situazione.
1) nell' atto di compravendita il venditore dichiara che sull' immobile non ci sono ne condoni ne pendenze di alcun tipo, posso scrivere esattamente la dicitura nell' atto nel caso servisse.
Nella proposta di acquisto fatto in sede di agenzia proprio nella parte dedicata la parte venditrice ha dichiarato "NULLA".
2) il certificato energetico, che tra l' altro mi è stato fornito in ritardo (molto dopo l' atto) risulta totalmente non corrispondente al vero (e non di poco).
L' immobile è stato valutato in classe "D", ho visto che in questo forum ci sono molti professionisti quindi capiranno sicuramente il mio dubbio e quello del mio geometra. la casa è in mattoncini pieni, la caldaia (del 1999) è al piano interrato, l' impianto idrico è in tubi di ferro senza isolante, i termosifoni sono in ghisa, gli infissi non sono a taglio termico........e c' è di peggio..........insomma un' evidente e spudorata classe "G".
3) scopro facendo tutte queste indagini che il piano interrato "dove si trova la mia caldaia" e la mia cantina sono stati scavati tra le fondamenta della casa. ( nel disegno originale dell' epoca che sono riuscito miracolosamente a reperire non esiste)
Insomma, riassumendo, alla luce di questi fatti che avrò il piacere di documentarvi con scannerizzazioni degli atti, dei condoni, delle fotografie fatte in maniera piuttosto sommaria (tanto per capirci...finestre coperte da rami in fiore e da tende svolazzanti) ovviamente il tutto omettendo nomi e cognomi di tutti i personaggi in causa.
Ringraziandovi anticipatamente per la pazienza per essere arrivati alla fine di questo 3d, spero di avere buoni consigli per il seguito di tutta la vicenda, vi ringrazio per il lavoro che fate in questo forum che è prezioso per chi lavora tutta la vita per avere una casa e dare un futuro ai propri figli pensando che la cosa più sana per la continuità della loro vita sia mettergli un tetto sicuro sulla testa!
ripeto........non è tutto! ho provato ad essere sintetico...........siamo solo a metà dei problemi!..........
Circa tre anni fa dopo varie ricerche io e mia moglie riusciamo a trovare la casa che faceva al caso nostro, una porzione di bifamiliare proprio qui ad Assisi, ad un passo da tutti i servizi ma praticamente indipendente, con un piccolo giardino (in comune), una bella mansarda, annessi esterni, cantina e un grande appartamento, certo, non proprio a buon mercato ma abbordabile facendo qualche sacrificio.....
Premetto che l' acquisto è stato fatto tramite agenzia ed eravamo seguiti da un nostro legale di fiducia.
Facciamo la proposta in agenzia, versiamo la caparra, andiamo dal notaio, facciamo il compromesso, nel frattempo facciamo qualche piccolo ammodernamento e poi l' atto di compravendita, il tutto dopo la perizia della banca per il mutuo.
Fin qui tutto ok!
Quasi subito iniziano i problemi, problemi di convivenza con l' inquilino del piano di sotto, cosa che nessun perito e nessun tecnico può prevedere, e dopo tre anni di sopportazione che non sto qui a raccontare decidiamo di andarcene da casa "nostra".
Essendo in una zona di forte afflusso turistico pensiamo di adibire la casa a bed & breakfast e traslocare lontano dai suddetti soggetti (in affitto.....e ho detto tutto!).
Vado in municipio, vado all' ufficio promozione turistica e comincio a raccogliere informazioni sui passi da seguire per l' inizio dell' attività.
Facendo varie considerazioni decidiamo di contattare un geometra (amico) per realizzare 2 bagni in camera e rendere fruibile al meglio l' appartamento e durante i lavori (mai realizzati) di riaprire una finestra precedentemente murata dai vecchi proprietari, nel frattempo comincio anche a muovermi per procurarmi il certificato di agibilità (obbligatorio per una struttura ricettiva).
Premetto che il certificato di agibilità il giorno dell' atto non ci è stato fornito perchè l' immobile è antecedente al 1967 e quindi (a detta del notaio e dell'ì agenzia) i precedenti proprietari non erano tenuti a fornirmelo........
A questo punto cominciamo ad andare sul "pratico" viene il geometra a casa, gli fornisco le mappe catastali (uniche in mio possesso, allegate all' atto con tanto di timbro del tecnico dell' epoca) e iniziamo a fare tutti i rilievi del caso.
Qui inizia una serie di scoperte sulla casa che hanno dell' incredibile, finestre inesistenti, muri portanti che sono fondelli, balcone più corto della metà, insomma difformità piuttosto sostanziose tra carta e mattoni.
Fin qui ancora credendo alla buona fede dei venditori imputammo tali incongruenze ad un "errore grafico", cosa abbastanza diffusa al tempo.
A questo punto ormai che c' ero decido di far controllare tutta la proprietà e di farmi fare un grafico sullo stato di fatto dell' immobile, con conseguente ricerca di tutto lo storico della casa e tutti i "titoli abitativi".
Signori, i risultati sono stati sconvolgenti, veniamo a sapere che sull' immobile ci sono 2 condoni edilizi (di cui uno rigettato) il sottotetto è un metro più alto, in pratica c' è una mansarda di 100 mq praticamente abitabile (secondo il grafico iniziale il punto più alto doveva essere circa un metro) gli annessi esterni (mensionati nell' atto di compravendita come wc e ripostiglio) non esistono da nessuna parte, il cancello d' ingresso carrabile della corte scopriamo che invece doveva essere un garage che a questo punto non si sa di chi è, benchè non esista (manca una parete ma c' è la porta.....sembra assurdo ma è così).......andando avanti con la discussione, vostra pazienza permettendo posterò qualche foto.
Ora dopo tutto questo papello sperando di non avervi annoiato troppo arrivo a quelli che secondo me sono i punti focali della situazione.
1) nell' atto di compravendita il venditore dichiara che sull' immobile non ci sono ne condoni ne pendenze di alcun tipo, posso scrivere esattamente la dicitura nell' atto nel caso servisse.
Nella proposta di acquisto fatto in sede di agenzia proprio nella parte dedicata la parte venditrice ha dichiarato "NULLA".
2) il certificato energetico, che tra l' altro mi è stato fornito in ritardo (molto dopo l' atto) risulta totalmente non corrispondente al vero (e non di poco).
L' immobile è stato valutato in classe "D", ho visto che in questo forum ci sono molti professionisti quindi capiranno sicuramente il mio dubbio e quello del mio geometra. la casa è in mattoncini pieni, la caldaia (del 1999) è al piano interrato, l' impianto idrico è in tubi di ferro senza isolante, i termosifoni sono in ghisa, gli infissi non sono a taglio termico........e c' è di peggio..........insomma un' evidente e spudorata classe "G".
3) scopro facendo tutte queste indagini che il piano interrato "dove si trova la mia caldaia" e la mia cantina sono stati scavati tra le fondamenta della casa. ( nel disegno originale dell' epoca che sono riuscito miracolosamente a reperire non esiste)
Insomma, riassumendo, alla luce di questi fatti che avrò il piacere di documentarvi con scannerizzazioni degli atti, dei condoni, delle fotografie fatte in maniera piuttosto sommaria (tanto per capirci...finestre coperte da rami in fiore e da tende svolazzanti) ovviamente il tutto omettendo nomi e cognomi di tutti i personaggi in causa.
Ringraziandovi anticipatamente per la pazienza per essere arrivati alla fine di questo 3d, spero di avere buoni consigli per il seguito di tutta la vicenda, vi ringrazio per il lavoro che fate in questo forum che è prezioso per chi lavora tutta la vita per avere una casa e dare un futuro ai propri figli pensando che la cosa più sana per la continuità della loro vita sia mettergli un tetto sicuro sulla testa!
ripeto........non è tutto! ho provato ad essere sintetico...........siamo solo a metà dei problemi!..........