Salve amici del forum,premeto che da tempo seguo il Vs forum e lo trovo parecchio interessante altamente esaustivo su svariate tematiche ma soprattutto ricco di capacità e competanza da parte di chi lo frequenta,ragion per cui vorrei esporvi un quesito che possa schiarirmi le idee.
Mi domandavo se un soggetto con tutti i requisiti in regola che abbia superato corso ed esami etc etc quindi abilitato,al momento di porre in essere la sua attività di mediatore sotto ogni profilo legale e fiscale potesse farlo in modo leggermente diverso,mi spiego:
Per cominciare l'attività dovrei presentare la SCIA alla Camera di commercio ed in seguito loro stessi provvederebbero all'iscrizione al REA o RI ,a seconda che si intraprenda la professione in forma societaria o come piccolo imprenditore(dunque a livello occasionale) art 2083 cc(mi permetto di citare l'articolo perchè ciò che sancisce mi provoca ulteriori dubbi)con un limite di 60 giorni se non ricordo male che superato fa decadere la possibilità di operare, a patto che si ripresenti una SCIA ma solo l'anno successivo(se ne può richiedere solo una per 12 mesi).
L'occasionalità della prestazione prevede che non si superi un certo fatturato..se non erro 5000 euro,ragion per cui non vedo che differenza possa esserci fra mediatore e procacciatore...,ok il procacciatore per ottenere provvigione e poter operare in campo immobiliare(pur percependo compenso da una sola parte)deve assolutamente avere il patentino....,e allora se questo c'è ,chi mi vieta di potermi iscrivere nella sezione riguardante i procacciatori in affari generici(ed esiste un codice adeconfin)con la possibilità di poter operare anche in altri ambiti oltre all'immobiliare e riuscire in questi tempi di crisi a percepire qualche altro compenso??
In questo modo ciò che cita la legge 39/89 sull'incompatibilità dei mediatori con tutte le altre professioni pubbliche e private salvo le 2 eccezzioni previste,non verrebbe messe in discussione?
In termini fiscali e di legge io opererei come procacciatore o come molti amano definirsi consulenti(più o meno qualificati) e non come agente immobiliare penalizzandomi naturalmente... perchè nn percepirei provvigione da entrambe le parti,sarei dunque un piccolo imprenditore che opera occasionalmente anche in campo immobiliare che qualora superasse l'occasionalità dovrebbe avere P IVA, ma sempre come procacciatore!!.
Voi direte che l'AI secondo l'art 2195 del cc che inquadra la mediazione come attività ausiliaria di natura commerciale è dunque un imprenditore ragion per cui, la sua attività sarebbe incompatibile con le altre secondo l'art 3 L 39/89...ma io percependo provvigione da una sola parte sono un procacciatore non un AI o meiatore immobiliare, per cui perchè temere il rischio di cancellazione dal ruolo di agenti in affari in mediazione? un ruolo che tralaltro non esiste più..
perchè dovrei crearmi il problema di non poter lavorare come dipendente anche part time nn necessariamente nel settore pubblico, o meglio ancora aprire ad esempio un'altra attività imprenditoriale che sia un negozio o altro( anche senza lavorarci mettendo solo capitale partecipando alle spese) del resto l'incompatibilità della legge 39/89 parla di incompatibilità dell' esercizio dell'attività..., al mio paese esercitare vuol dire operare praticamente sul campo,
tutto per poter avere la mera illusione o speranza di poter guadagnare(si spera) qualcosina in più per campare !!!
il procacciatore non ha il vincolo di incompatibiltà,è un figura similissima ma disciplinata diversamente perchè atipica,potrei essere sanzionato se percepisi provvigione da entrambe le parti pur facendo gli interessi del solo mandante, allora si che si parlerebbe di intermediazione e di conseguenza di un vero e proprio AI con tutti i sui innumerevoli paletti.
Tutti questi dubbi sorgono perchè molti procacciatori sono stati sanzionati obbligati a i risarcimenti etc etc perchè nn in possesso dei requisiti,se avessero avuto il patentino ciò non sarebbe succeso
Ho scritto tutto questo papello solo perchè credo che operare come procacciatore sia l'unica possibilità di poter esercitare un lavoro bellissimo e altamente professionale cosa che molti specie venditori privati privi di ratio non capiscono, ed allo stesso tempo poter fare qualche altro lavoro non in nero per, arrotondare,tutto solo ed esclusivamente perchè in questo paese bello e maledetto c'è un a CRISI BESTIALE e il campo immobiliare è il + penalizzato,altrimenti nemmeno mi sarei sognato di cercare altre alternative.
Anticipatamente grazie
Mi domandavo se un soggetto con tutti i requisiti in regola che abbia superato corso ed esami etc etc quindi abilitato,al momento di porre in essere la sua attività di mediatore sotto ogni profilo legale e fiscale potesse farlo in modo leggermente diverso,mi spiego:
Per cominciare l'attività dovrei presentare la SCIA alla Camera di commercio ed in seguito loro stessi provvederebbero all'iscrizione al REA o RI ,a seconda che si intraprenda la professione in forma societaria o come piccolo imprenditore(dunque a livello occasionale) art 2083 cc(mi permetto di citare l'articolo perchè ciò che sancisce mi provoca ulteriori dubbi)con un limite di 60 giorni se non ricordo male che superato fa decadere la possibilità di operare, a patto che si ripresenti una SCIA ma solo l'anno successivo(se ne può richiedere solo una per 12 mesi).
L'occasionalità della prestazione prevede che non si superi un certo fatturato..se non erro 5000 euro,ragion per cui non vedo che differenza possa esserci fra mediatore e procacciatore...,ok il procacciatore per ottenere provvigione e poter operare in campo immobiliare(pur percependo compenso da una sola parte)deve assolutamente avere il patentino....,e allora se questo c'è ,chi mi vieta di potermi iscrivere nella sezione riguardante i procacciatori in affari generici(ed esiste un codice adeconfin)con la possibilità di poter operare anche in altri ambiti oltre all'immobiliare e riuscire in questi tempi di crisi a percepire qualche altro compenso??
In questo modo ciò che cita la legge 39/89 sull'incompatibilità dei mediatori con tutte le altre professioni pubbliche e private salvo le 2 eccezzioni previste,non verrebbe messe in discussione?
In termini fiscali e di legge io opererei come procacciatore o come molti amano definirsi consulenti(più o meno qualificati) e non come agente immobiliare penalizzandomi naturalmente... perchè nn percepirei provvigione da entrambe le parti,sarei dunque un piccolo imprenditore che opera occasionalmente anche in campo immobiliare che qualora superasse l'occasionalità dovrebbe avere P IVA, ma sempre come procacciatore!!.
Voi direte che l'AI secondo l'art 2195 del cc che inquadra la mediazione come attività ausiliaria di natura commerciale è dunque un imprenditore ragion per cui, la sua attività sarebbe incompatibile con le altre secondo l'art 3 L 39/89...ma io percependo provvigione da una sola parte sono un procacciatore non un AI o meiatore immobiliare, per cui perchè temere il rischio di cancellazione dal ruolo di agenti in affari in mediazione? un ruolo che tralaltro non esiste più..
perchè dovrei crearmi il problema di non poter lavorare come dipendente anche part time nn necessariamente nel settore pubblico, o meglio ancora aprire ad esempio un'altra attività imprenditoriale che sia un negozio o altro( anche senza lavorarci mettendo solo capitale partecipando alle spese) del resto l'incompatibilità della legge 39/89 parla di incompatibilità dell' esercizio dell'attività..., al mio paese esercitare vuol dire operare praticamente sul campo,
tutto per poter avere la mera illusione o speranza di poter guadagnare(si spera) qualcosina in più per campare !!!
il procacciatore non ha il vincolo di incompatibiltà,è un figura similissima ma disciplinata diversamente perchè atipica,potrei essere sanzionato se percepisi provvigione da entrambe le parti pur facendo gli interessi del solo mandante, allora si che si parlerebbe di intermediazione e di conseguenza di un vero e proprio AI con tutti i sui innumerevoli paletti.
Tutti questi dubbi sorgono perchè molti procacciatori sono stati sanzionati obbligati a i risarcimenti etc etc perchè nn in possesso dei requisiti,se avessero avuto il patentino ciò non sarebbe succeso
Ho scritto tutto questo papello solo perchè credo che operare come procacciatore sia l'unica possibilità di poter esercitare un lavoro bellissimo e altamente professionale cosa che molti specie venditori privati privi di ratio non capiscono, ed allo stesso tempo poter fare qualche altro lavoro non in nero per, arrotondare,tutto solo ed esclusivamente perchè in questo paese bello e maledetto c'è un a CRISI BESTIALE e il campo immobiliare è il + penalizzato,altrimenti nemmeno mi sarei sognato di cercare altre alternative.
Anticipatamente grazie