Quindi abbiamo imparato che:
1) della mia quota individuale, ne faccio quel che voglio.
2) Se però si vuole alienare totalmente il bene, devono acconsentire tutti i contitolari condomini
Un leggero stridore si avverte, ma ne prendiamo atto.
p.s.: a questa stregua mi vien da fare una considerazione sul punto 2: allora non è poi così essenziale raggiungere l'unanimità dei consensi; basta che tutti, meno il dissenziente, cedano la propria quota al nuovo acquirente, che verrebbe a trovarsi con la maggioranza assoluta delle quote. A quel punto il dissenziente non avrebbe molti motivi ragionevoli per imporsi, salvo il fatto che il neocomproprietario potrà solo "locarsi" per meno di 9 anni il locale. Esito piuttosto curioso.
Se poi ricordiamo che il tema era stato sollevato da un forumista che temeva (o tramava?) l'acquisto di una quota da parte dell'inquilino, per evitare-aggirare lo sfratto.....,
1) della mia quota individuale, ne faccio quel che voglio.
2) Se però si vuole alienare totalmente il bene, devono acconsentire tutti i contitolari condomini
Un leggero stridore si avverte, ma ne prendiamo atto.
p.s.: a questa stregua mi vien da fare una considerazione sul punto 2: allora non è poi così essenziale raggiungere l'unanimità dei consensi; basta che tutti, meno il dissenziente, cedano la propria quota al nuovo acquirente, che verrebbe a trovarsi con la maggioranza assoluta delle quote. A quel punto il dissenziente non avrebbe molti motivi ragionevoli per imporsi, salvo il fatto che il neocomproprietario potrà solo "locarsi" per meno di 9 anni il locale. Esito piuttosto curioso.
Se poi ricordiamo che il tema era stato sollevato da un forumista che temeva (o tramava?) l'acquisto di una quota da parte dell'inquilino, per evitare-aggirare lo sfratto.....,