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A me non risulta: ho affittato separatamente box e appartamento a persone diverse e nessuno mi ha mai detto nulla...

In caso di clausola risolutiva il giudice, accertata la mancanza, conferma semplicemente la risoluzione del contratto: da quel momento il contratto non è più attivo ed eventuali altri versamenti sono risarcimento danni; inoltre la risoluzione può essere comunicata all'AdE. Lo sfratto per...

Appunto, quindi meglio metterci tutto il possibile per salvaguardarsi, sperando che non debba mai servire; poi si vedrà.

Innanzitutto va scritta bene, come suggerito dall'articolo; eppoi, il fatto che sia o non sia vessatoria lo dovrà stabilire un giudice, qualora trovassi un sempre più frequente inquilino "rognoso" che ti contesti qualcosa del contratto, indipendentemente dalla vessatorietà o meno. La situazione...

Spiegati meglio, per favore.

Io inserirei anche la "Clausola di risoluzione espressa" in caso di inadempienza contrattuale di qualsiasi tipo.

Purtroppo sì, fino alla sentenza di sfratto; a meno che sul contratto tu non abbia inserito la clausola di risoluzione espressa.

E che razza di amministratore è? Non conosce che tipo di impianto di riscaldamento ha l'edificio che amministra?

Appunto, un'ingerenza intollerabile.

E' in sospensione l'esecuzione degli sfratti: la procedura di sfratto giudiziale può essere iniziata in qualunque momento. D'altra parte anche l'enciclica del nostro beneamato papa (che proporrei di nominare senatore a vita, così, magari, viene sostituito da un papa che si occupa di anime...)...

...ebbene, mi sembra corretto che il venditore gli dica di aspettare 3 mesi Forse, ma l'acquirente vivrà per 3 mesi con la fiammella al c..o: non mi sembra una buona cosa. Io lascerei quell'immobile.

A me sembrerebbe ragionevole che la clausola prevedesse, per il venditore, un tempo massimo di attesa concordato per la concessione del mutuo (ovviamente l'acquirente dovrà dimostrare di aver avviato la richiesta) e solo dopo la scadenza di tale periodo il venditore avrebbe la facoltà di vendere...

In questi tempi, a mio parere motivato, non è conveniente, indipendentemente dall'agibilità, a meno che, per la zona in cui si trova, tu non sia sicuro al 200% di poterlo locare subito. A Roma, ormai, è diventato difficile quasi come locare un appartamento: nessuno vuole spendere 100-200...

Per questo ho scritto "con condizioni particolari": occorre riflettere bene su cosa scrivere nel contratto e certamente un contratto di tipo economico non può e non deve fondarsi sul "buon senso", ma su punti precisi e chiari, convenienti per entrambi i contraenti.

Potresti mettere in una voce a parte e con condizioni particolari il "recesso causa covid"

Bah...a te. Ma quale diritto romano! Vai in Germania, per l'esattezza a Berlino, e prova a non pagare il canone: nel giro di pochissimo tempo sei fuori di casa. Provare per credere.

Sì, lo sei stato. Puoi scrivere quant'era l'importo del canone e quanto è stato pagato (da te o dal conduttore o da entrambi?) per i 4 anni+1 (perchè 4+1 e non direttamente 5?)?

E' costosa, complessa (spesso con cavilli da azzeccagarbugli per non pagare o per ritardare il pagamento) e, comunque, ti copre solo per un periodo limitato (che si stabilisce all'inizio), rispetto alla lunghezza di un processo per sfratto.

Non ci sono e non ci possono essere consigli, in quanto la legislazione e l'orientamento di sinistra di governo e magistratura considerano il locatore un meschino e disprezzabile sfruttatore del proletariato e rendono di fatto il conduttore padrone di fare quello che vuole; l'ultima chicca è...

Nei miei contratti è sempre riportato l'obbligo di solidarietà nei pagamenti ed è esplicitamente vietato il recesso parziale (cosa non contraria alla legge, almeno nei contratti 4+4), salvo accettazione scritta del locatore e pagamento di quanto dovuto per la registrazione della variazione.