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Un elettricista chiede mediamente 70 euro per tutto l'intervento.

Sarà una strana domanda, ma mi interessa capire se deve pagare il condominio, visto che se il privato apre il citofono e lo rovina paga i danni. Chiederei di rispondere solo se ferrati sull'argomento.

Io faccio sempre accesso agli atti di case che mi interessano e di cui non sono proprietario e qualunque Comune mi ha lasciato fare copia. Forse nei vostri Comuni non riuscite.

Cioè una dichiarazione che attesta che non esistono soggetti che potrebbero intentare una causa di riduzione. Dovrebbe concludersi facilmente.

A chi spetta pagare la targhetta del cognome sul citofono condominiale?

In sostanza, si chiede una dichiarazione degli eredi e venditori che nessuno degli eredi promuoverà azione di riduzione delle disposizioni testamentarie, o comunque, immagino, azione per il recupero della legittima, qualora sia stata violata.

Devi chiedere ad un commercialista. Immagino che il problema sia capire se la plusvalenza tra il valore della vendita del terreno assegnato al posto di una indennità di espropriazione e il valore del terreno espropriato sia tassabile come se avessi ricevuto una normale indennità di esproprio...

Non c'è nulla di automatico. Ci sono determinati requisiti da rispettare. Il bonus esiste, ma bisogna che chiedi ad un tecnico del settore, ad esempio un mobilificio.

E' oggettivamente un tema confuso. Ci sono alcune sentenze della Cassazione, che confondono ancora di più le idee: mi riferisco, ad esempio, alla sentenza: Cass. civ., Sez. III, 27/07/1995, n. 8191 La riparazione degli infissi esterni dell'immobile locato non rientra tra quelle di piccola...

Per fare un bel lavoro, ti consiglio una resina (tipo quelle che si stendono nelle officine) di un certo colore, dove ci puoi fare anche le striature che vuoi, per abbellimento. Correrà in tutte le stanze e si solidificherà in un tutt'uno, viene molto bene.

Ovviamente si. Gli atti sono pubblici.

Be', anche dire che "in Italia si vende a corpo e non a misura" è un'indebita generalizzazione. Ho visto diversi atti di vendita a misura nel mio lavoro. Che poi non tutti gli agenti immobiliari cerchino di "fregare" sulla metratura è ovvio, ci mancherebbe! Intendi dire che non sono in scala...

E' molto importante capire come realmente viene usato questo immobile. Tu dici che si è mutata la destinazione d'uso a residenziale, mi pare di capire, quindi ti chiedo che cosa sta facendo l'inquilino lì dentro?

Dovrebbero darti un certificato di abitabilità. Per le nuove costruzioni è necessario ai fini dell'atto. Ci sono di recente meccanismi di silenzio assenso, dovresti chiedere a qualche architetto del forum.

Ovviamente non è detto, il passaggio di denaro è basato non su donazione, ma su accordo inter loro come lo chiami tu, che non è affatto detto sia una donazione.

Ma perché, non te l'hanno detto?

Ci sono dei parametri europei. Ma nella singola trattativa contano poco.

Disdire che cosa??

Infatti, sei o.t.; tra l'altro ne ho parlato con vari colleghi e amici avvocati e hanno capito al volo il problema e l'obiter dictum della Cassazione (non la sentenza). Però per capirsi ci vuole un linguaggio condiviso, ovviamente.

Bisogna leggere il contratto.