_Cristina_

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve! Ho ereditato, diviso con un mio parente, un immobile. Io acquisterei la metà del mio parente che ha 1/2 di proprietà, e sommata al mio 1/6 di proprietà arriverei ad avere 2/3 di proprietà. L’altro 1/3 è mio secondo nuda proprietà ed è stato lasciato in usufrutto ad una terza persona. Che diritti ho io sull’immobile? La persona che ha 1/3 di usufrutto può farne ciò che vuole, anche cacciandomi via?Grazie!
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Chi ha 1/3 di usufrutto, vita natural durante, può usare l'immobile come se ne fosse il proprietario: quindi ha diritto di entrare e uscire a qualsiasi ora del giorno e della notte, ha diritto di avere copia di ogni chiave di accesso, e non può in nessun modo essergli interdetto l'uso dell'appartamento.

L'unica cosa che puoi fare è convincerlo a fare un atto notarile di "rinuncia all'usufrutto", ma chiaramente ti chiederà dei soldi in cambio di questo favore.

Sennò, te lo tieni sul groppone finché non schiatta per cause naturali.

Mi spiace essere brutale nella descrizione, ma le cose stanno così.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
È possibile rinunciare all’usufrutto?
Il diritto di usufrutto si estingue, oltre che per decorso del termine di durata e per decesso del titolare, anche per rinuncia dell’usufruttuario.
Sul punto non si riscontra, all’interno del codice civile, una disciplina ad hoc in tema di rinuncia all’usufrutto, tuttavia ricavabile dall’esame di precise disposizioni di legge e dall’ormai consolidato orientamento di dottrina e giurisprudenza sul punto.
Come si rinuncia all’usufrutto?
Principale norma di riferimento sul punto, si rintraccia all’art. 1350 c.c. che si occupa di definire gli atti per i quali è imposta la forma pubblica a mezzo di atto pubblico redatto da un pubblico ufficiale, ovvero di scrittura privata autenticata.
Ed infatti, ai sensi del punto 2), comma 1 del citato articolo, è imposta la forma pubblica ai “contratti che costituiscono, modificano o trasferiscono il diritto di usufrutto sui beni immobili” ed ancora, al punto 5), la medesima forma è imposta “agli atti di rinuncia ai diritti indicati dai numeri precedenti”.
Pertanto, non solo la rinuncia usufrutto è riconosciuta come facoltà del titolare, ma tale manifestazione di volontà soggiace ad un rigoroso sistema di forme.
Effetti della rinuncia usufrutto
Il primo effetto della rinuncia all’usufrutto è quello di ristabilire la piena titolarità del diritto di proprietà in capo al nudo proprietario.
Quanto ai terzi, invece, la rinuncia all’usufrutto non produce direttamente effetto nei loro confronti se non a seguito di trascrizione. Sul punto, viene in rilievo quanto previsto all’art. 2643 c.c. che, in tema di atti soggetti a trascrizione, impone la pubblicità a mezzo di trascrizione “dei contratti che costituiscono, trasferiscono o modificano il diritto di usufrutto”, nonché degli atti tra vivi di rinuncia a tali diritti.
Quanto costa la rinuncia usufrutto?
Per ciò che concerne gli aspetti fiscali e tributari legati ai costi della rinuncia all’usufrutto, è necessario differenziare l’ipotesi di rinuncia effettuata a titolo gratuito ovvero oneroso.
Infatti, nel primo caso, l’atto di rinuncia è registrato a tassa fissa (imposta di registro, ipotecaria e catastale) dal notaio che la riceve.
Diversamente, invece, se la rinuncia viene effettuata a titolo gratuito. In tale ipotesi, infatti, la giurisprudenza tributaria è concorde nell’assimilare tale manifestazione di volontà all’istituto della donazione, al cui regime fiscale di tassazione proporzionale e non fissa dovrà essere assoggettata.
Sul punto è stato recentemente statuito che: “tale spostamento di ricchezza sarà soggetto ad imposta di registro se attuato a fronte di un corrispettivo e all’imposta di donazione se attuato a titolo gratuito” (Commissione Tributaria Regionale Lombardia, sent. 2457/2017).
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Nelle righe che ho copiato qui sopra, si evince che se la rinuncia all'usufrutto avviene a titolo gratuito (traduzione: "se l'usufruttuario, su tuo invito, fa l'atto notarile di rinuncia all'usufrutto senza chiederti neanche 1 centesimo"), tale manifestazione di volontà è assimilabile a una DONAZIONE, cosa che devi assolutamente evitare perché le banche molto difficilmente concedono mutui che, nello storico compravendite, hanno atti notarili di donazione, a meno che non siano prescritti i termini per il consolidamento della stessa (20 anni dalla data della donazione se il donante è in vita, oppure 10 anni dalla data del decesso donante).

Quindi se ti chiede dei soldi in cambio della rinuncia all'usufrutto, devi anche ringraziarlo perché sarà una compravendita vera e propria e non una donazione.

Il problema è QUANTO ti chiederà, e soprattutto SE te lo concederà.

Magari per questo usufruttuario di 1/3, la casa ha un profondo valore affettivo, e non intende lasciarla neanche per 1.000.000 di Euro.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
La persona che ha 1/3 di usufrutto può farne ciò che vuole, anche cacciandomi via?
Assolutamente no, ma ha diritto ad usare l’immobile , per la sua quota, o ricavarne i frutti, se lo affittate.
Non è comunque una situazione gradevole, soprattutto se non siete in buoni rapporti.
Ti converrebbe acquistare anche l’usufrutto di 1/3 che ti manca, se possibile.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
francesca63 ha confermato il mio scenario.

Se sono in buoni rapporti, conviene pagare una somma di denaro (da concordare) per indurre l'usufruttuario a recarsi da un notaio per fare la "rinuncia all'usufrutto" in favore del nudo proprietario che così diventa anche proprietario di quel "1/3" mancante.

Se non sono in buoni rapporti, in pratica avrà una zecca in casa finché non muore per cause naturali, pessima situazione. Una zecca che può divertirsi a uscire e entrare nella casa, sbattendo forte l'uscio, a qualsiasi ora del giorno e della notte..... Una zecca che può chiamare i carabinieri se cambi le chiavi senza avvisare.... Brutta situazione.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
E' importante precisare che la zecca usufruttuaria ha anche diritto di locare il suo "1/3", nel qual caso ci si può trovare in casa anche uno zingaro, se gli corrisponde l'affitto regolarmente.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Non conosciamo i fatti,perché “zecca” ?
Mi pare un giudizio un po’ ingeneroso.

Sì, hai ragione, sto dando giudizi senza conoscere.
L'unica cosa che c'è da dire è che se sono in buoni rapporti si può giungere a una conclusione.
Se sono in cattivi rapporti, è una situazione scomodissima.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto