Salve.
Sto formulando una proposta d'acquisto di un immobile tramite agenzia immobiliare e nel frattempo mi sono rivolto ad un notaio in zona per farmi guidare nelle scartoffie.
Questi mi ha dato alcune indicazioni ma, visto il caso particolare, vorrei avere dei vostri pareriper essere sicuro delle procedure da affrontare e di non incappare in problemi.
L'immobile ad uso abitazione in questione è stato acquistato da due coniugi.
Prima è stato fatto un atto per causa di morte (morte del marito) e certificato di denuciata successione.
Nel 2013 viene fatto un atto per causa di morte (morte della moglie) e certificato di denuciata successione.
L'ultima successione prevede la presenza di 5 eredi, uno dei quali ha però rifiutato l'eredità.
In agenzia stiamo dialogando per definire un prezzo della casa ma abbiamo il timore che sia un caso specifico, visto il rifiuto di uno degli eredi.
Questo erede in particolar modo è:
- uomo divorziato
- con figlio minorenne.
Le domande che mi assalgono sono dunque:
1) E' vero che anche se l'erede ha rinunciato la successione passa ai figli? E alla moglie?
2) Anche se l'atto di successione dichiara esplicitamente che l'erede ha rifiutato, occorre comunque contattare l'erede e farsi rilasciare una dichiarazione? Cosa deve contenere?
3) Visto che ha un figlio minore, credo che il Tribunale per i Minori debba intervenire. In che modi?
4) Cosa succede se mai si dovesse scoprire (caso remoto) che l'erede rinunciatario abbia un figlio non dichiarato nel suo stato di famiglia, illeggittimo o casi simili?
5) Mi hanno detto che è necessario avere uno stato di famiglia dell'ereditario. Come faccio ad essere sicuro che il documento che mi fornirà non venga manomesso, omettendo/cancellando con tool grafici i figli realmente presenti?
6) La moglie dell'erede rinunciatario può in qualche modo e momento intervenire a nostro sfavore?
7) .... Mi sfugge altro?
Ciao e grazie a tuttiiii!!!!!1
Sto formulando una proposta d'acquisto di un immobile tramite agenzia immobiliare e nel frattempo mi sono rivolto ad un notaio in zona per farmi guidare nelle scartoffie.
Questi mi ha dato alcune indicazioni ma, visto il caso particolare, vorrei avere dei vostri pareriper essere sicuro delle procedure da affrontare e di non incappare in problemi.
L'immobile ad uso abitazione in questione è stato acquistato da due coniugi.
Prima è stato fatto un atto per causa di morte (morte del marito) e certificato di denuciata successione.
Nel 2013 viene fatto un atto per causa di morte (morte della moglie) e certificato di denuciata successione.
L'ultima successione prevede la presenza di 5 eredi, uno dei quali ha però rifiutato l'eredità.
In agenzia stiamo dialogando per definire un prezzo della casa ma abbiamo il timore che sia un caso specifico, visto il rifiuto di uno degli eredi.
Questo erede in particolar modo è:
- uomo divorziato
- con figlio minorenne.
Le domande che mi assalgono sono dunque:
1) E' vero che anche se l'erede ha rinunciato la successione passa ai figli? E alla moglie?
2) Anche se l'atto di successione dichiara esplicitamente che l'erede ha rifiutato, occorre comunque contattare l'erede e farsi rilasciare una dichiarazione? Cosa deve contenere?
3) Visto che ha un figlio minore, credo che il Tribunale per i Minori debba intervenire. In che modi?
4) Cosa succede se mai si dovesse scoprire (caso remoto) che l'erede rinunciatario abbia un figlio non dichiarato nel suo stato di famiglia, illeggittimo o casi simili?
5) Mi hanno detto che è necessario avere uno stato di famiglia dell'ereditario. Come faccio ad essere sicuro che il documento che mi fornirà non venga manomesso, omettendo/cancellando con tool grafici i figli realmente presenti?
6) La moglie dell'erede rinunciatario può in qualche modo e momento intervenire a nostro sfavore?
7) .... Mi sfugge altro?
Ciao e grazie a tuttiiii!!!!!1