600mila locazioni non registrate
Sono 2.700.000 gli immobili in affitto di proprietà di persone fisiche e aggiungendo a questi quelli delle persone giuridiche, che da una elaborazione del SICET sono circa 1.000.000, si arriva ad un totale di 3.700.000 immobili. Un dato che si discosta molto dalle 4.300.000 famiglie in affitto. Pur stimato, quello di 600.000 locazioni (prime case) non registrate, appare un dato molto reale. Alle quali occorre aggiungere quelle affittate in nero agli studenti e per turismo.
«Per tutti gli inquilini che hanno un contratto d'affitto non registrato, c'è una data molto importante. E' quella del prossimo 7 giugno». Spiega Guido Piran, Segretario Generale del SICET: «da quel giorno infatti, il loro contratto in nero potrà, dopo la regolarizzazione, durare otto anni e il canone sarà abbassato».
La norma sul federalismo municipale, concedeva ai proprietari di immobili in affitto, con contratti di locazione non registrati, 60 giorni di tempo per mettersi in regola. «Dalle notizie che abbiamo - continua Piran - non c'è stato un aumento significativo di registrazioni, probabilmente chi è nell'illegalità preferisce il rischio della denuncia dell'inquilino o del possibile accertamento».
Dopo il 6 giugno, oltre alle sanzioni, per tutte le tipologie di contratti di locazione che non sono registrati nei termini di trenta giorni dalla stipula, scattano sanzioni accessorie. Quel contratto in nero, a partire dalla data di regolarizzazione, durerà quattro anni che si potranno rinnovare di altri quattro anni.
«Ma la cosa più interessante - a parere del Segretario del SICET - è che il canone annuo previsto, viene ridotto al triplo della rendita catastale. La media degli affitti di mercato è di circa otto volte la rendita catastale. Una riduzione particolarmente cospicua. Nelle grandi città significa passare da un canone di 800/1000 a 200/300 euro mese».
La diminuzione degli affitti vale anche per i contratti con un canone più basso di quello realmente pagato. Così come in presenza di un contratto di comodato gratuito "finto".
In caso di mancata registrazione, l'inquilino è solidalmente responsabile (al 50% con il proprietario).
«Anche se è chiaro - spiega il rappresentante del Sindacato inquilini della CISL - che quando si ha bisogno di una casa in affitto, le condizioni vengono dettate dalla proprietà che decide se fare o meno il contratto e se procedere alla sua registrazione».
Piran infine rilancia: «il SICET propone contro il nero l'introduzione per l'inquilino di detrazioni dai redditi del 19% dei canoni pagati, come per i mutui. Le nostre sedi sono comunque organizzate per fornire consulenza e assistenza agli inquilini che intenderanno avvalersi dalle opportunità offerte dalla legge».
Sono 2.700.000 gli immobili in affitto di proprietà di persone fisiche e aggiungendo a questi quelli delle persone giuridiche, che da una elaborazione del SICET sono circa 1.000.000, si arriva ad un totale di 3.700.000 immobili. Un dato che si discosta molto dalle 4.300.000 famiglie in affitto. Pur stimato, quello di 600.000 locazioni (prime case) non registrate, appare un dato molto reale. Alle quali occorre aggiungere quelle affittate in nero agli studenti e per turismo.
«Per tutti gli inquilini che hanno un contratto d'affitto non registrato, c'è una data molto importante. E' quella del prossimo 7 giugno». Spiega Guido Piran, Segretario Generale del SICET: «da quel giorno infatti, il loro contratto in nero potrà, dopo la regolarizzazione, durare otto anni e il canone sarà abbassato».
La norma sul federalismo municipale, concedeva ai proprietari di immobili in affitto, con contratti di locazione non registrati, 60 giorni di tempo per mettersi in regola. «Dalle notizie che abbiamo - continua Piran - non c'è stato un aumento significativo di registrazioni, probabilmente chi è nell'illegalità preferisce il rischio della denuncia dell'inquilino o del possibile accertamento».
Dopo il 6 giugno, oltre alle sanzioni, per tutte le tipologie di contratti di locazione che non sono registrati nei termini di trenta giorni dalla stipula, scattano sanzioni accessorie. Quel contratto in nero, a partire dalla data di regolarizzazione, durerà quattro anni che si potranno rinnovare di altri quattro anni.
«Ma la cosa più interessante - a parere del Segretario del SICET - è che il canone annuo previsto, viene ridotto al triplo della rendita catastale. La media degli affitti di mercato è di circa otto volte la rendita catastale. Una riduzione particolarmente cospicua. Nelle grandi città significa passare da un canone di 800/1000 a 200/300 euro mese».
La diminuzione degli affitti vale anche per i contratti con un canone più basso di quello realmente pagato. Così come in presenza di un contratto di comodato gratuito "finto".
In caso di mancata registrazione, l'inquilino è solidalmente responsabile (al 50% con il proprietario).
«Anche se è chiaro - spiega il rappresentante del Sindacato inquilini della CISL - che quando si ha bisogno di una casa in affitto, le condizioni vengono dettate dalla proprietà che decide se fare o meno il contratto e se procedere alla sua registrazione».
Piran infine rilancia: «il SICET propone contro il nero l'introduzione per l'inquilino di detrazioni dai redditi del 19% dei canoni pagati, come per i mutui. Le nostre sedi sono comunque organizzate per fornire consulenza e assistenza agli inquilini che intenderanno avvalersi dalle opportunità offerte dalla legge».