A
armonica
Ospite
Salve a tutti.
Secondo convenzione, un Comune rilascia concessione edilizia a società immobiliare proprietaria di lotto ricadente in territorio soggetto a piano particolareggiato di ristrutturazione; il primo deve esercitare il diritto di espropriazione di parte del lotto e la società deve eseguire a proprie spese tutte le opere di urbanizzazione connesse agli stabili (in particolare parcheggi,allacci vari,canalizzazione acque,manutenzione stradale,illuminazione). Parte dei lavori esterni, tuttavia,rimane incompiuta (ma c'è fidejussione) e gli stabili non ricevono certificazione di agibilità. Dopo diversi anni, il Comune delibera sull'esecuzione delle opere incompiute di canalizzazione acque piovane,parcheggi,aree verdi,collegamento stradale, riportandone i relativi costi e li avvia, mentre i proprietari effettuano richiesta di agibilità.Allo stato attuale e in base alla suddetta convenzione,a chi spettano davvero gli oneri delle opere da eseguire? E inoltre, il rilascio della certificazione di agibilità, esonera definitivamente i proprietari (successori in proprietà alla s.r.l costruttrice) da eventuali rivalse da parte del Comune circa il pagamento dei lavori e dall'obbligo di provvedere alla manutenzione delle opere eseguite per i due anni successivi dalla data di collaudo, così come pattuito dalla convenzione?
Accetto suggerimenti in merito, per meglio comprendere il rischio correlato a un eventuale rogito (magari subordinato a un mio deposito finanziario presso studio notarile che il venditore potrà riscattare soltanto ad agibilità concessa,collaudi eseguiti e in assenza di contenziosi-rivalse).
Aggiunto dopo 52 minuti :
(vedi legge Bucalossi, e L.1497/39)
Secondo convenzione, un Comune rilascia concessione edilizia a società immobiliare proprietaria di lotto ricadente in territorio soggetto a piano particolareggiato di ristrutturazione; il primo deve esercitare il diritto di espropriazione di parte del lotto e la società deve eseguire a proprie spese tutte le opere di urbanizzazione connesse agli stabili (in particolare parcheggi,allacci vari,canalizzazione acque,manutenzione stradale,illuminazione). Parte dei lavori esterni, tuttavia,rimane incompiuta (ma c'è fidejussione) e gli stabili non ricevono certificazione di agibilità. Dopo diversi anni, il Comune delibera sull'esecuzione delle opere incompiute di canalizzazione acque piovane,parcheggi,aree verdi,collegamento stradale, riportandone i relativi costi e li avvia, mentre i proprietari effettuano richiesta di agibilità.Allo stato attuale e in base alla suddetta convenzione,a chi spettano davvero gli oneri delle opere da eseguire? E inoltre, il rilascio della certificazione di agibilità, esonera definitivamente i proprietari (successori in proprietà alla s.r.l costruttrice) da eventuali rivalse da parte del Comune circa il pagamento dei lavori e dall'obbligo di provvedere alla manutenzione delle opere eseguite per i due anni successivi dalla data di collaudo, così come pattuito dalla convenzione?
Accetto suggerimenti in merito, per meglio comprendere il rischio correlato a un eventuale rogito (magari subordinato a un mio deposito finanziario presso studio notarile che il venditore potrà riscattare soltanto ad agibilità concessa,collaudi eseguiti e in assenza di contenziosi-rivalse).
Aggiunto dopo 52 minuti :
(vedi legge Bucalossi, e L.1497/39)