Salve a tutti,
sto cercando di comprare un appartamento....sembra facile è....., a luglio ho sottoscritto un compromesso relativo ad un immobile che, rispetto alla planimetria catastale, presentava alcune piccole difformità (così indicate nel compromesso) consistenti in una tamponatura in cartongesso di una di 2 porte di comunicazione fra sala e corridoio e nell'eliminazione di una piccola parete che separava un piccolo ambiente indicato nella planimetria catastale come WC (anche attualmente il WC si trova in tale sede) rispetto ad un ambiente più ampio che nella planimetria veniva indicato come ripostiglio venendo a realizzarsi un unico ambiente, il bagno, senza più pareti di divisioni a cui si accede dal corridioio della zona notte). All'epoca (5-6 anni fa) era stata presentata una DIA mai conclusa e mai chiusa...quindi, mi hanno detto, "scaduta".
Presentata la domanda di accertamento di conformità da parte del proprietario a fine luglio ultimo scorso, a dicembre permane aperta l'istruttoria e la pratica non risulta definita. Il rogito è stato rinviato perchè il notaio "preferirebbe/richiede" tale documento per eseguire l'atto.
Come acquirente avrei necessità di stipulare prima possibile avendo già a disposizione un mutuo deliberato con tasso estremamente vantaggioso con scadenza proprio a fine gennaio.
Quali quesiti:
gli uffici comunali possono metterci quanto tempo vogliono?
Quali soluzioni alternative (oltre quella di diventare lo zerbino dell'ufficio urbanistica e il suddito servitore del tecnico che segue la pratica)?
Essendo le difformità di lieve entità esistono clausole da inserire onde poter stipulare il contratto anche con la richiesta di conformità aperta?
Alternativamente, può il proprietario ritirare e annullare tale richiesta di conformità, far ripristinare la parete e rimuovere la tamponatura risolvendo così le difformità? (io sarei d'accordo!) poi semmai me la vedo io dopo il rogito.
Altro?
Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali informazioni che potrete fornirmi.
Ciao a presto.
sto cercando di comprare un appartamento....sembra facile è....., a luglio ho sottoscritto un compromesso relativo ad un immobile che, rispetto alla planimetria catastale, presentava alcune piccole difformità (così indicate nel compromesso) consistenti in una tamponatura in cartongesso di una di 2 porte di comunicazione fra sala e corridoio e nell'eliminazione di una piccola parete che separava un piccolo ambiente indicato nella planimetria catastale come WC (anche attualmente il WC si trova in tale sede) rispetto ad un ambiente più ampio che nella planimetria veniva indicato come ripostiglio venendo a realizzarsi un unico ambiente, il bagno, senza più pareti di divisioni a cui si accede dal corridioio della zona notte). All'epoca (5-6 anni fa) era stata presentata una DIA mai conclusa e mai chiusa...quindi, mi hanno detto, "scaduta".
Presentata la domanda di accertamento di conformità da parte del proprietario a fine luglio ultimo scorso, a dicembre permane aperta l'istruttoria e la pratica non risulta definita. Il rogito è stato rinviato perchè il notaio "preferirebbe/richiede" tale documento per eseguire l'atto.
Come acquirente avrei necessità di stipulare prima possibile avendo già a disposizione un mutuo deliberato con tasso estremamente vantaggioso con scadenza proprio a fine gennaio.
Quali quesiti:
gli uffici comunali possono metterci quanto tempo vogliono?
Quali soluzioni alternative (oltre quella di diventare lo zerbino dell'ufficio urbanistica e il suddito servitore del tecnico che segue la pratica)?
Essendo le difformità di lieve entità esistono clausole da inserire onde poter stipulare il contratto anche con la richiesta di conformità aperta?
Alternativamente, può il proprietario ritirare e annullare tale richiesta di conformità, far ripristinare la parete e rimuovere la tamponatura risolvendo così le difformità? (io sarei d'accordo!) poi semmai me la vedo io dopo il rogito.
Altro?
Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali informazioni che potrete fornirmi.
Ciao a presto.