Salve, rappresento la mia problematica.
Immobile di proprietà mio (Vinix), di mia sorella e di mia madre.
Diamo incarico di vendita all'agenzia immobiliare la quale (dopo 3 anni, sigh..) trova un acquirente il quale fa una congrua proposta non vincolata all'ottenimento di un mutuo (anche se solo menzionatane l'esigenza nel documento).
Io (che vivo a Milano) firmo via mail l'accettazione e la rispedisco all'agenzia in Puglia la quale fa firmare un'altra copia della proposta (non la mia copia firmata) a mia sorella e mia madre.
Al proponente l'agenzia fa controfirmare (e ne consegna un esemplare) la sola accettazione recante le firme delle due suddette proprietarie e non anche la mia. Di ciò non ci siamo resi conto subito, anche perchè avevamo piena fiducia in professionisti del settore....
Incassiamo le prime due tranche di caparra confirmatoria (delle tre in contratto).
Il proponente non riesce ad ottenere il mutuo bancario e richiede indietro la caparra.
Noi non la restituiamo chiedendo, anzi, di onorare tutte le clausole contrattuali con il pagamento anche della restante caparra non ancora versata dal proponente. Dando altresì la disponibilità ad attendere ancora al fine di consentirgli di reperire il finanziamento (invano, purtroppo).
Quest'ultimo, rifiutando l'invito al restante pagamento, mette tutto in mano all'avvocato richiedendoci la restituzione delle somme da lui versate ed adducendo quale motivazione principale quella della nullità contrattuale in quanto la proposta è stata accettata solo da 2 su 3 venditori.
Preciso che vi è stato un nutrito scambio di mail dalle quali si evince chiaramente la mia intenzione a vendere l'immobile, nonostante l'agenzia abbia sbagliato a notificargli solo l'accettazione di mia sorella e mia madre.
DOMANDA:
1) Dobbiamo effettivamente restituire la caparra incassata?
2) Un giudice potrebbe sancire la nullità dell'atto per vizio (mancata apposizione di una firma)?
3) In caso di nostra condanna, potremmo citare l'agenzia (la quale, con il proprio erroneo comportamento ha fatto si che si dovesse restituire la caparra) per:
a) rimborsarci della caparra restituita;
b) risarcirci le spese sostenute per il giudizio.
Ringrazio fin d'ora per le cortesi risposte.
Vinix.
Immobile di proprietà mio (Vinix), di mia sorella e di mia madre.
Diamo incarico di vendita all'agenzia immobiliare la quale (dopo 3 anni, sigh..) trova un acquirente il quale fa una congrua proposta non vincolata all'ottenimento di un mutuo (anche se solo menzionatane l'esigenza nel documento).
Io (che vivo a Milano) firmo via mail l'accettazione e la rispedisco all'agenzia in Puglia la quale fa firmare un'altra copia della proposta (non la mia copia firmata) a mia sorella e mia madre.
Al proponente l'agenzia fa controfirmare (e ne consegna un esemplare) la sola accettazione recante le firme delle due suddette proprietarie e non anche la mia. Di ciò non ci siamo resi conto subito, anche perchè avevamo piena fiducia in professionisti del settore....
Incassiamo le prime due tranche di caparra confirmatoria (delle tre in contratto).
Il proponente non riesce ad ottenere il mutuo bancario e richiede indietro la caparra.
Noi non la restituiamo chiedendo, anzi, di onorare tutte le clausole contrattuali con il pagamento anche della restante caparra non ancora versata dal proponente. Dando altresì la disponibilità ad attendere ancora al fine di consentirgli di reperire il finanziamento (invano, purtroppo).
Quest'ultimo, rifiutando l'invito al restante pagamento, mette tutto in mano all'avvocato richiedendoci la restituzione delle somme da lui versate ed adducendo quale motivazione principale quella della nullità contrattuale in quanto la proposta è stata accettata solo da 2 su 3 venditori.
Preciso che vi è stato un nutrito scambio di mail dalle quali si evince chiaramente la mia intenzione a vendere l'immobile, nonostante l'agenzia abbia sbagliato a notificargli solo l'accettazione di mia sorella e mia madre.
DOMANDA:
1) Dobbiamo effettivamente restituire la caparra incassata?
2) Un giudice potrebbe sancire la nullità dell'atto per vizio (mancata apposizione di una firma)?
3) In caso di nostra condanna, potremmo citare l'agenzia (la quale, con il proprio erroneo comportamento ha fatto si che si dovesse restituire la caparra) per:
a) rimborsarci della caparra restituita;
b) risarcirci le spese sostenute per il giudizio.
Ringrazio fin d'ora per le cortesi risposte.
Vinix.