Fratta

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Salve,
in questi giorni mi è capitato di assistere ad un preliminare di compravendita presso un notaio.
Dall'atto di provenienza l'immobile era prevenuto da successione.
Il venditore, anche da me preavvisato, sapeva che non avrebbe dovuto pagare niente ne di imposte ne di parcella notarile ma comunque, anche per educazione, ha voluto fare la domanda al notaio "le devo qualcosa?" a questo punto il notaio, candidamente, gli ha detto "certo, a lei spetta di pagare l'ACCETTAZIONE TACITA DI EREDITA'.... 500 euro!!":rabbia::rabbia:
Ovviamente il venditore gira la testa verso me e con sguardo stupito mi fulmina.:confuso:
L'immobile è stato tramandato in eredità circa 10 anni fa. Le volture e le imposte del caso furono pagate tutte al momento ed entro un anno dalla morte del decuius. Circa 5 anni fa un altro immobile, sempre pervenuto dalla stessa eredità, fu alienato senza alcun problema da parte dell'allora notaio rogitante.
Io, personalmente, non ho mai saputo (studi, esperienza ed altro...) di questa strana "imposta" richiesta.... fosse che il notaio, visti i tempi difficili, faccia la "cresta" sul venditore?
Qualcuno sa dirmi se esiste questa procedura e di cosa si tratta?
 

Rosa1968

Membro Storico
Circa 5 anni fa un altro immobile, sempre pervenuto dalla stessa eredità, fu alienato senza alcun problema da parte dell'allora notaio rogitante.
Bisogna vedere può essere che si trattava di donazione dove l'accettazione non è necessaria da parte degli eredi.

La procedura è esatta, l'accettazione serve proprio a legittimare quale proprietario in seguito all'eredità.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Si, purtroppo è una procedura esatta, anche se non si capisce perchè non te la fanno fare quando fai la successione...

Un modo come un altro per lo Stato di incassare dounque e comunque...
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Succede spessissimo che in sede di rogito il venditore si senta richiedere dal Notaio la necessità dell' "accettazione tacita".
Il punto è che in tutta Italia, ad eccezione del Trentino Alto-Adige (dove, per loro fortuna, hanno il sistema tavolare di asburgica memoria), le cose da fare in caso di immobili pervenuti per successione corrono su un doppio, anzi triplo binario:
- La proprietà dal punto di vista fiscale, che si sistema con la denuncia di successione all'Agenzia delle Entrate ed il pagamento della relativa tassa :ok:
- La proprietà dal punto di vista catastale, che si sistema con la variazione al Catasto, che si fa in 10 minuti (fila a parte :^^:) e senza costi
- La proprietà presso l'Agenzia del Territorio, ed è qui che casca l'asino! Per garantire la continuità delle trascrizioni bisogna infatti fare una scrittura che certifichi l'avvenuta successione, ed è quella che si paga, visto che va fatta per atto pubblico! :confuso:
A Roma costa da 250 a 500 euro, a seconda del Notaio, e quindi la situazione che rappresenti è stata risolta in modo normale, anche se non nel modo più conveniente! :stretta_di_mano:
 

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