livio tito

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Il Comune dove abito dal 2017, era all'epoca sprovvisto degli accordi territoriali. Il proprietario dell'alloggio, stipulò un contratto agevolato facendo riferimento ad un comune limitrofo per il quale questi accordi erano già stati stipulati prendendo come riferimento una zona centrale, omogenea per tipologia alla zona di dove abito. Un legale dell'associazione inquilini, mi ha detto che la cosa non è stata corretta in quanto il P. avrebbe dovuto riferirsi alla zona aderente il confine del mio comune applicandone il valore corrispondente sul contratto. Domando: ha ragione il Proprietario o il Legale? Grazie!
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Il Comune dove abito dal 2017, era all'epoca sprovvisto degli accordi territoriali. Il proprietario dell'alloggio, stipulò un contratto agevolato facendo riferimento ad un comune limitrofo per il quale questi accordi erano già stati stipulati prendendo come riferimento una zona centrale, omogenea per tipologia alla zona di dove abito. Un legale dell'associazione inquilini, mi ha detto che la cosa non è stata corretta in quanto il P. avrebbe dovuto riferirsi alla zona aderente il confine del mio comune applicandone il valore corrispondente sul contratto. Domando: ha ragione il Proprietario o il Legale? Grazie!
Non è possibile rispondere senza sapere tutto al 100%, compreso i dettagli dei comuni, la posizione dell'immobile, la normativa del 2017, cosa dicono oggi gli accordi territoriali del Comune, esattamente come è stato fatto il calcolo della congruità ecc
E forse, anche sapendo tutto, ci sarebbe spazio per l'interpretazione.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Io ancora non ho capito come funziona.

Comune A e Comune B dotati di accordo territoriale.

Comune C non dotato, tuttavia confina solamente coi Comuni A e B.

Un'associazione di inquilini mi ha detto che è possibile fare un contratto a canone concordato; un'altra assolutamente NO.

Chi ha ragione?
 

Aidualc

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Dipende anche dal numero di abitanti di C.
Sopra o sotto i 10.000?

Inoltre, conviene farlo?
Se il comune non ha accordi territoriali molto probabilmente non ha deliberato riduzioni IMU.
Solo la riduzione di tassazione (senza abbinarla alla riduzione IMU), considerando che il canone è di norma notevolmente ridotto, conviene ancora fare un 3+2, che è anche un contratto molto rigido, che va vidimato, ecc?

Sono considerazioni che vanno confrontate con le tabelle relative ai comuni coinvolti, alle caratteristiche dell'immobile. É fatica rispondere a priori.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non sono esperto, ma ero interessato a capire. Ed ero giunto alla conclusione che , per legge, in qualunque comune è possibile stipulare un contratto cosiddetto concordato. La legge rimanda ad un accordo di un Comune limitrofo “omogeneo”
A domanda di cosa significhi “limitrofo ed omogeneo” nemmeno il mio Comune ha saputo rispondere, tanto meno suggerire un accordo di un comune vicino.
Interpellate due associazioni del capoluogo (UPPI e SUNIA) , non hanno risposto.
Sugli accordi i comuni sono divisi per zone: e mi parrebbe logico confrontarsi per analogia alle zone, cosa anche li non facile almeno per le delimitazioni.

La versione di quel legale non l’ho vista da nessuna parete e mi sembrerebbe illogica: è come sostenere che per il centro storico di Monza si dovrebbe adottare il parametro di una periferia milanese
 

livio tito

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non sono esperto, ma ero interessato a capire. Ed ero giunto alla conclusione che , per legge, in qualunque comune è possibile stipulare un contratto cosiddetto concordato. La legge rimanda ad un accordo di un Comune limitrofo “omogeneo”
A domanda di cosa significhi “limitrofo ed omogeneo” nemmeno il mio Comune ha saputo rispondere, tanto meno suggerire un accordo di un comune vicino.
Interpellate due associazioni del capoluogo (UPPI e SUNIA) , non hanno risposto.
Sugli accordi i comuni sono divisi per zone: e mi parrebbe logico confrontarsi per analogia alle zone, cosa anche li non facile almeno per le delimitazioni.

La versione di quel legale non l’ho vista da nessuna parete e mi sembrerebbe illogica: è come sostenere che per il centro storico di Monza si dovrebbe adottare il parametro di una periferia milanese
secondo me se a Monza non ci fossero gli accordi territoriali, occorrerebbe riferirsi alla periferia di <Milano. Sarebbe logico che il centro storico di un paese come Sacrofano con 7000 abitanti, venisse considerato omogeneo al centro storico di Roma?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
secondo me se a Monza non ci fossero gli accordi territoriali, occorrerebbe riferirsi alla periferia di <Milano. Sarebbe logico che il centro storico di un paese come Sacrofano con 7000 abitanti, venisse considerato omogeneo al centro storico di Roma?
Il tuo, fa il paio col mio esempio, all’estremo opposto.
Così come non ha senso paragonare il centro storico di un capoluogo di provincia con la periferia di una città, così non torna la equivalenza tra centro storico di un paese di 100 anime e piazza duomo a Milano.

Come vedi ritorna il senso di “città omogenee” dove allora tornerebbe anche il parallelo di centro su centro.
Ma chi definisce la omogeneità?

Per cui alla fine concludi che forse dove non esiste accordo territoriale, i canoni di mercato sono già bassi e non conviene avventurarsi in un contratto concordato. Ma ci sono eccezioni, dove prevale una diversa ed essenziale condizione: esempio i transitori e per studenti. Li come ci si comporta?
 

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