non conosco ancora il suo immobile, e quali sono nel dettaglio le sue esigenze e aspettative : conosciamoci e ne parliamo di persona. Valuteremo insieme se ci sono le condizioni perché io lo possa proporre ai miei clienti”.
Mmmhh Come sei mielosa...
Troppo civettuola per i miei gusti.
Per mio vezzo, troppi condinzionali, congiuntivi dell’irrealta’ e futuri incerti.
Sono piu vicino alle posizioni di Claudia.
A volte pure piu impetuoso.
Sempre ammazzondolo di cortesia.
Condizionali ed incertezze lasciano troppo spazio alle risposte evasive dell’interlocutore.
Che invece deve andare al tappeto.
Di sua sponte per giunta.
Se non in quella sede nella prossima.
Non c’e’ Fretta.
@inglesino nella telefonata devi essere autorevole.
Tono ed argomenti solidi.
Perche’ si presume che a vari livelli la telefonata di un agente immobiliare potrebbe valere anche piu’ di cinque zeri.
Dipende dal suo spessore e dal peso della sua agenda.
Andare per niente.
Alias recarsi da un perditempo e’ peggio di lasciare perdere.
Quindi le regole al telefono le detti tu, se vale la pena oppure no, senza che quello se ne accorga.
Alcuni fiori, hanno bisogno della semina e del germoglio, prima di sbocciare.
Per alcuni ci vuole perseveranza.
Da non confondere con l’insistenza.
Se saprai essere autorevole avrai altre possibilita’ per avvicinare il cliente.
Al prossimo giro ti riconoscera’ gia’ dal tono, mentre per gli argomenti, il tempo e gli eventi dimostrano ora chiaramente tutta la loro fondatezza.
Riconosciuto ormai come soggetto diverso dai tanti ciabattini che gli hanno telefonato prima di te.
Che Avrebbero il cliente.. Spariti.
Mutui gia’ deliberati.. Comprato altro.
Proposte senza assegno.. Non pervenute.
Se si potesse, se fosse, se riuscissimo,..
Se mio nonno avesse le ruote sarebbe una cariola.
Vedo che sei pure tu un ragazzo degli anni settanta.
Conoscerai di sicuro il tenente Colombo.
Pieter Falck mitico.
Se ti ricordi, durante l’ indagine, ad un certo punto l’ispettore sembra avere finito gli argomenti, convinto a levarsi dai piedi.
Vedevi per questo L’assassino con la sua faccia beata.
Un secondo dopo pero’ arrivava puntuale la stoccata che faceva Vacillre il Reo.
Che sapeva di essere colpevole.
Questo il clima che devi creare.
Vincolato con la concorrenza?
Auguragli di vendere con loro!
L’ammucchiata? Lascia fare a loro! Meglio un passo indietro.
Da qui cominci a lavorarlo ai fianchi.
Vi sentirete nel futuro. Sempre se decidera’ di avviare un azione concreta.
Siamo quasi arrivati ai saluti.
Ma prima, gli chiedi giusto per non rompere l’anima, quando potrebbe essere il momento adatto, ovvero fino a quando e’ formalmente vincolato con il concorrente.
Se e’ una persona seria ti risponderà senza vacillare.
Se e’ uno da ammucchiata sentirai tremargli le gambe.
E comincia con il solito “Le spiego” di rito.
A quel punto mettiti comodo.
In base alle sue risposte deciderai se incidere o meno nella tua azione.
Non prima di aver raccolto le informazioni che ti servono.
Che sono fondamentali per decidere se vale la pena alzarsi dalla sedia.
Consistenza, piano, vicini e la conoscenza del territorio e delle sue dinamiche, sono fondamentali.
Se hai venduto in quella zona o trattavi o ha venduto li tuo collega o concorrente, in quei contesti, avrai trattato con persone a lui vicine.
Se non personali di interesse.
La domanda che stai per ricevere e’ ormai inesorabile.
Ovvio che della vendita lo sanno pure loro.
La volpe che finisce nel sacco.
A Quanto e’ stato venduto, chi l’ha comperato, quanto tempo ci e’ voluto.
Fiumi di domande quando Due secondi prima sembrava che dovesse andare di corsa in bagno.
Nelle pieghe della conversazione fissi l’appuntamento.
Metti giu’ la cornetta.
“Ciapa li’ e purta’ a ca’ Pistola”!
Col mio collega che di rito sussurra di mettere giu’ la cornetta due volte per non essere sgamato.
Mi capita pure quello.
A quelli che ti chiedono se hai un cliente digli che ne hai più di due.
Senza vedere cammello e senza accordo tra voi restano dove sono.
A quelli che dicono di non voler pagare le mediazioni adoro sbeffeggiarli.
Specie quando in mano hanno alloggi difficili da piazzare.
Tre locali con oltre Tre mila euro all’anno di spese altro che uno per cento di commissioni, dovrebbero baciarti perfino il qulo