allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Ciao a tutti, vorrei chiedere un'informazione.
Ho venduto la mia prima casa, acquistata da soggetto i.v.a. e ora vorrei comperare la nuda proprietà (sperando che mia madre accetti) della casa che mi ha prestato.
Posso recuperare il mio credito d'imposta?
Posso portare la prima casa sulla nuda proprietà?
A mia madre resterebbe l'usufrutto che non è cedibile mentre il mio diritto di proprietà sì, è corretto?
Altra informazione: ogni 5 anni, un soggetto potrebbe acquistare una nuova casa in un altro paese senza vendere la precedente e ottenere ogni volta le agevolazioni?

Grazie e buona giornata
Alberto
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ciao a tutti, vorrei chiedere un'informazione.
Ho venduto la mia prima casa, acquistata da soggetto i.v.a. e ora vorrei comperare la nuda proprietà (sperando che mia madre accetti) della casa che mi ha prestato.
Posso recuperare il mio credito d'imposta?
Posso portare la prima casa sulla nuda proprietà?
A mia madre resterebbe l'usufrutto che non è cedibile mentre il mio diritto di proprietà sì, è corretto?
Altra informazione: ogni 5 anni, un soggetto potrebbe acquistare una nuova casa in un altro paese senza vendere la precedente e ottenere ogni volta le agevolazioni?Grazie e buona giornata
Alberto
- Hai il credito d'imposta se ricompri entro un anno dalla vendita e se il nuovo immobile è 'prima casa'.
- Puoi usufruire dell'agevolazione sulla nuda propietà se l'immobile è nello stesso comune dove risiedi (nel tuo caso è necessario per usufruire del credito d'imposta).
- Il tuo diritto è vendibile
- Finchè non vendi l'immobile per il quale hai usufruito dei benefici, non puoi avere più le agevolazioni. Anche per questo si chiama 'prima casa' ;)
 

allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Facciamo un'ipotesi:
compero a Bergamo la nuda proprietà e ci porto la residenza.
Successivamente compero un negozio a Roma e prendo anche in locazione un appartamento portando il mio domicilio li.
E' possibile?
Oppure dal momento che ho la residenza a Bergamo, se voglio aprire un'attività da un'altra parte devo spostare anche la residenza nella regione dove ci sarà il lavoro (e il negozio).



Spero si capisca.
Grazie
Alberto
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Scusa non ho capito cosa vuoi fare e perchè, ma la residenza devi tenerla dove hai preso la nuda proprietà dell'immobile pena la perdita delle agevolazioni (quindi bergamo mi pare di capire).
Se apri un'attività da un'altra parte non sei obbligato a portarci la residenza.
 

allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Vorrei prendere la casa di mia madre perché me la darebbe con un buon ribasso e tenerla anche se mi trasferirò fuori dalla Lombardia.
Alla camera di commercio mi hanno detto che l'attività la devo aprire nella provincia in cui risiedo e quindi mi è sorto il dubbio che non posso domiciliarmi e aprire un'agenzia in un altro luogo.


Ciao e scusa per la domanda contorta
 

allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Altre domande "particolari":
1) se mia madre decidesse di donarmi la casa cosa succederebbe al mio credito i.v.a.? posso portare la residenza ed eviterei di pagare il differente 6% + 30% di sanzione?
2) nel caso di donazione, avendo un fratello, cosa dovrei fare? dovrebbe farmi una lettera di disdetta, potrebbe cambiare idea nei prossimi anni e impugnare la donazione?
3) se la casa vale per ipotesi 150.000 e la compero a 100.000 cosa succede? So che per non incombere in accertamenti da parte del comune bisogna rientrare nelle medie di calcolo in base ai valori catastali ma, in caso di crisi come siamo ora, vale la stessa regola?

Faccio delle domande contorte, spero si capisca il senso.
Grazie
Alberto
 

Umberto Granducato

Fondatore
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Agente Immobiliare
Altre domande "particolari":
1) se mia madre decidesse di donarmi la casa cosa succederebbe al mio credito i.v.a.? posso portare la residenza ed eviterei di pagare il differente 6% + 30% di sanzione?
2) nel caso di donazione, avendo un fratello, cosa dovrei fare? dovrebbe farmi una lettera di disdetta, potrebbe cambiare idea nei prossimi anni e impugnare la donazione?
3) se la casa vale per ipotesi 150.000 e la compero a 100.000 cosa succede? So che per non incombere in accertamenti da parte del comune bisogna rientrare nelle medie di calcolo in base ai valori catastali ma, in caso di crisi come siamo ora, vale la stessa regola?

Faccio delle domande contorte, spero si capisca il senso.
Grazie
Alberto

Per i punti 1) e 2) riassumo dicendo di evitare la donazione perchè nella stragrande maggior parte dei casi dà problemi in caso di rivendita (inserendo la parola donazione nel motore di ricerca in alto a destra trovi tutte le spiegazioni che vuoi nei vari post).
La tassazione degli immobili fra privati viene effettuata sulla rendita catastale dichiarando il prezzo effettivo. Non vedo la necessità di dichiarare meno.
 

allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
a suo tempo l'aveva pagato 150 e ora lo vuole dare a 100 non possono sorgere problemi perché risulta come una donazione parziale?
non possono uscire controlli e dire che non è possibile vendere ad un prezzo inferiore?

Ciao
 

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