Il Comune di solito non se ne assume la responsabilità: a voce ti dicono come fare, spesso anche interpretando la legge in un certo modo, tanto l'unica responsabilità è quella del tecnico che assevera.i Comuni sono affamati di ingressi e difficilmente bocciano le sanatorie ed i condoni....
Chi ti dice che l'edificio non può avere abusi insanabili, o che comportano esborsi notevoli e/o tempi lunghi di risoluzione?Per il bagno non vedo problemi essendo interno...
Esempio recente capitato a me: rispetto all'ultimo titolo edilizio ritrovato in Comune, in fase operativa il costruttore modificò la forma della facciata (e quindi anche la pianta degli appartamenti, senza aumentare la cubatura).
Vi è poi una pratica di variante che purtroppo non si ritrova, pertanto, dovendo fare qualsiasi modifica (anche sistemare il tramezzo di un bagno), si dovrebbe partire dai disegni approvati, che però presentano la facciata difforme, quindi non un problema di poco conto, e non è detto che sia risolvibile, tra doppie conformità (edilizie e strutturali) e tutto il resto...
Solitamente che si fa per sistemare i divisori interni? (ovviamente senza sapere che vi sono difformità importanti che interessano l'intero edificio)
Beh nei grandi centri tipo Roma, se vuoi lavorare, non puoi attendere i tempi di un accesso agli atti... Allora molti tecnici presentano la CILA partendo dall'accatastamento: quella difformità originaria non si scoprirà mai, salvo che nel momento in cui qualcuno volesse fare il fiscale, o in caso di causa o esecuzione immobiliare, tutto emergerebbe, e allora sì che scattano i macelli...
Non so voi ma io prima di spendere 2-300k per un immobile, un controllo a tappeto lo ESIGO!!!
Poi se devo fare l'affare in un giorno alla Pyer, potrei anche rischiare, ma sarebbe un caso eccezionale...