aristoteles76

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti e grazie per il vostro aiuto in anticipo. La casa che sto acquistando proviene da un atto di compravendita tra padre e figlio, stipulato davanti ad un notaio qualche anno fa, che prevedeva un pagamento differito di alcuni anni e che sarebbe dovuto essere saldato entro il 2018. Dopo il nostro compromesso è venuto fuori che questo pagamento non è mai stato effettuato, quindi ci troviamo nel caso di vendita fittizia (o donazione dissimulata). Ora la banca, ad un passo dalla delibera, sta creando problemi per concedere il mutuo, visto che ha richiesto una quietanza del pagamento che però allo stato attuale manca. Nel contempo, mutuo o no, io sono preoccupato che un domani un erede possa venire da me per rivalersi sulla casa. Il mio notaio ha proposto alla banca di far fare al padre una remissione del debito nei confronti del figlio. Da quello che però ho compreso la remissione del debito avrebbe valenza di donazione indiretta e quindi mi farebbe ricadere negli stessi rischi di cui sopra. La banca al momento non si è ancora espressa ma al di là di quello che dirà io vorrei dormire sonni tranquilli. Apparentemente l'unica soluzione sembrerebbe quella di richiedere a chi mi sta vendendo casa prova del pagamento (che quindi dovrebbe effettuare oggi, prima del rogito tra di noi) ma non ho idea se possa/voglia effettuarlo. In alternativa dovrei essere tutelato dal compromesso, dove lui ha dichiarato di farsi carico di produrre tutti i documenti richiesti da me e dalla banca per l'ottenimento del mutuo e per dimostrare che la casa non abbia vincoli e quindi potrei richiedere il doppio della caparra versata, è corretto? In un caso del genere, in cui la nostra compravendita fallisca a causa sua, potrei pretendere anche che si faccia carico delle spese di istruttoria e perizia che la banca richiederà e del costo dell'agente immobiliare? Ogni vostro consiglio è bene accetto, grazie.

Ari
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti e grazie per il vostro aiuto in anticipo. La casa che sto acquistando proviene da un atto di compravendita tra padre e figlio, stipulato davanti ad un notaio qualche anno fa, che prevedeva un pagamento differito di alcuni anni e che sarebbe dovuto essere saldato entro il 2018. Dopo il nostro compromesso è venuto fuori che questo pagamento non è mai stato effettuato, quindi ci troviamo nel caso di vendita fittizia (o donazione dissimulata). Ora la banca, ad un passo dalla delibera, sta creando problemi per concedere il mutuo, visto che ha richiesto una quietanza del pagamento che però allo stato attuale manca. Nel contempo, mutuo o no, io sono preoccupato che un domani un erede possa venire da me per rivalersi sulla casa. Il mio notaio ha proposto alla banca di far fare al padre una remissione del debito nei confronti del figlio. Da quello che però ho compreso la remissione del debito avrebbe valenza di donazione indiretta e quindi mi farebbe ricadere negli stessi rischi di cui sopra. La banca al momento non si è ancora espressa ma al di là di quello che dirà io vorrei dormire sonni tranquilli. Apparentemente l'unica soluzione sembrerebbe quella di richiedere a chi mi sta vendendo casa prova del pagamento (che quindi dovrebbe effettuare oggi, prima del rogito tra di noi) ma non ho idea se possa/voglia effettuarlo. In alternativa dovrei essere tutelato dal compromesso, dove lui ha dichiarato di farsi carico di produrre tutti i documenti richiesti da me e dalla banca per l'ottenimento del mutuo e per dimostrare che la casa non abbia vincoli e quindi potrei richiedere il doppio della caparra versata, è corretto? In un caso del genere, in cui la nostra compravendita fallisca a causa sua, potrei pretendere anche che si faccia carico delle spese di istruttoria e perizia che la banca richiederà e del costo dell'agente immobiliare? Ogni vostro consiglio è bene accetto, grazie.

Ari
La vendita fittizia è irregolare, entro certi termini impugnabile dai soggetti aventi diritti sull'immobile, anche futuri. Oltre tutto è meno complesso di quanto sembri dimostrarlo, infatti la banca ti chiede le quietanze (un domani chi dovesse impugnare quell'atto farebbe altrettanto). Il notaio è sicuramente il miglior riferimento, se convicnete la banca...in bocca al lupo. P.s. se non è l'affare del secolo o la casa dei sogni io lascerei perdere
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ora la banca, ad un passo dalla delibera, sta creando problemi per concedere il mutuo, visto che ha richiesto una quietanza del pagamento che però allo stato attuale manca.
La banca in questo caso non sta “creando problemi”, ma si sta tutelando, giustamente, da un rischio reale.
Nel contempo, mutuo o no, io sono preoccupato che un domani un erede possa venire da me per rivalersi sulla casa.
Possibile
Il mio notaio ha proposto alla banca di far fare al padre una remissione del debito nei confronti del figlio. Da quello che però ho compreso la remissione del debito avrebbe valenza di donazione indiretta e quindi mi farebbe ricadere negli stessi rischi di cui sopra. La banca al momento non si è ancora espressa ma al di là di quello che dirà io vorrei dormire sonni tranquilli.
La remissione del debito potrebbe essere la strada giusta, ma deve andar bene anche alla banca.
Essendo una donazione indiretta (cioè donazione dei soldi, non dell’immobile), tu come acquirente dell’immobile non dovresti correre rischi: il rischio lo corre il tuo venditore, a cui altri legittimari (quando morirà il padre) , potrebbero chiedere conto di quel debito rimesso.
In alternativa dovrei essere tutelato dal compromesso, dove lui ha dichiarato di farsi carico di produrre tutti i documenti richiesti da me e dalla banca per l'ottenimento del mutuo e per dimostrare che la casa non abbia vincoli e quindi potrei richiedere il doppio della caparra versata, è corretto?
Corretto, a meno che nel vostro contratto preliminare ci sia una condizione sospensiva per il mutuo (non si sa,perché non ne parli).
In un caso del genere, in cui la nostra compravendita fallisca a causa sua, potrei pretendere anche che si faccia carico delle spese di istruttoria e perizia che la banca richiederà e del costo dell'agente immobiliare?
Se il contratto è efficace, e il venditore fosse inadempiente, avrai diritto , in alternativa, a chiedere il doppio della caparra, oppure il risarcimento dei danni subiti : nel secondo caso, i danni sono tutte le somme spese in funzione della promessa di vendita, e dimostrabili, quindi sicuramente anche banca, agenzia.
Quindi la scelta dipende dall’entità della caparra ( che , per buona regola, sarebbe meglio fosse sempre più alta della provvigione).
 

aristoteles76

Membro Junior
Privato Cittadino
La banca in questo caso non sta “creando problemi”, ma si sta tutelando, giustamente, da un rischio reale.

Possibile

La remissione del debito potrebbe essere la strada giusta, ma deve andar bene anche alla banca.
Essendo una donazione indiretta (cioè donazione dei soldi, non dell’immobile), tu come acquirente dell’immobile non dovresti correre rischi: il rischio lo corre il tuo venditore, a cui altri legittimari (quando morirà il padre) , potrebbero chiedere conto di quel debito rimesso.

Corretto, a meno che nel vostro contratto preliminare ci sia una condizione sospensiva per il mutuo (non si sa,perché non ne parli).

Se il contratto è efficace, e il venditore fosse inadempiente, avrai diritto , in alternativa, a chiedere il doppio della caparra, oppure il risarcimento dei danni subiti : nel secondo caso, i danni sono tutte le somme spese in funzione della promessa di vendita, e dimostrabili, quindi sicuramente anche banca, agenzia.
Quindi la scelta dipende dall’entità della caparra ( che , per buona regola, sarebbe meglio fosse sempre più alta della provvigione).

Grazie per la risposta Francesca. Posto che la remissione del debito vada bene alla banca, le contestazioni di eventuali eredi con essa si sposterebbero dalla casa alla somma di denaro? Nel caso dovrei essere abbastanza tutelato, giusto?

Quanto al compromesso è stato stilato come ti dicevo. C'è l'atto di vendita precedente, con un impegno del venditore a pagare entro il 2018 (non rispettato a nostra insaputa) e nel corpo stesso del compromesso c'è scritto che lui si impegna a fornire tutti i documenti necessari al successo della compravendita. In questo caso specifico non fornirebbe la quietanza del pagamento, non avendolo fatto, e quindi direi che sarebbe inadempiente nei miei confronti.

Grazie ancora

Ari

La vendita fittizia è irregolare, entro certi termini impugnabile dai soggetti aventi diritti sull'immobile, anche futuri. Oltre tutto è meno complesso di quanto sembri dimostrarlo, infatti la banca ti chiede le quietanze (un domani chi dovesse impugnare quell'atto farebbe altrettanto). Il notaio è sicuramente il miglior riferimento, se convicnete la banca...in bocca al lupo. P.s. se non è l'affare del secolo o la casa dei sogni io lascerei perdere

La casa ci piace molto ma vogliamo essere certi di non avere problemi in futuro. Il mio dubbio è se la remissione del debito possa essere o meno realmente una soluzione accettabile da me, oltre che dalla banca. Grazie
 

plutarco

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La remissione del debito sposterebbe i rischi da donazione dall'immobile al denaro, e quindi saranno problemi del tuo venditore. Nessuno può prevedere in anticipo la risposta della banca.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
le contestazioni di eventuali eredi con essa si sposterebbero dalla casa alla somma di denaro? Nel caso dovrei essere abbastanza tutelato, giusto?
Esatto.
La donazione del denaro non ti riguarda minimamente.
. In questo caso specifico non fornirebbe la quietanza del pagamento, non avendolo fatto, e quindi direi che sarebbe inadempiente nei miei confronti.
Non mi focalizzerei su quest’aspetto: non sono certa che si tratti di inadempimento, poiché la quietanza di pagamento non è propriamente un documento necessario per la vendita, ma per il mutuo.
Poi bisognerebbe leggere il contratto, non solo una frase estrapolata.

Scrivo che non mi focalizzerei, perché penso che il venditore propenderà per la soluzione suggerita dal tuo notaio, e perché per far valere le tue ragioni ci vorrebbe una causa, probabilmente, con tempi lunghi e qualche incertezza.
Meglio evitare, se possibile.
 

aristoteles76

Membro Junior
Privato Cittadino
Esatto.
La donazione del denaro non ti riguarda minimamente.

Non mi focalizzerei su quest’aspetto: non sono certa che si tratti di inadempimento, poiché la quietanza di pagamento non è propriamente un documento necessario per la vendita, ma per il mutuo.
Poi bisognerebbe leggere il contratto, non solo una frase estrapolata.

Scrivo che non mi focalizzerei, perché penso che il venditore propenderà per la soluzione suggerita dal tuo notaio, e perché per far valere le tue ragioni ci vorrebbe una causa, probabilmente, con tempi lunghi e qualche incertezza.
Meglio evitare, se possibile.

Anche io vorrei evitare, prima di tutto perchè la casa mi piace molto e vorrei portare la cosa in porto. Però se la banca dovesse rifiutare la remissione del debito l'unica strada praticabile resterebbe il pagamento della cifra da parte del figlio verso il padre e relativa quietanza...
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
. Però se la banca dovesse rifiutare la remissione del debito l'unica strada praticabile resterebbe il pagamento della cifra da parte del figlio verso il padre e relativa quietanza...
Avere il mutuo è un problema tuo: se la banca non accetta la remissione del debito, forse rischieresti di essere tu inadempiente.
Scusa, non voglio certo “gufare”, ma cerco di analizzare la situazione da tutti i punti di vista.
Come detto sopra, andrebbe letto tutto il contratto: ma continuo a ritenere che la remissione sia la strada giusta, e anche per la banca dovrebbe andare bene.
 

aristoteles76

Membro Junior
Privato Cittadino
Avere il mutuo è un problema tuo: se la banca non accetta la remissione del debito, forse rischieresti di essere tu inadempiente.
Scusa, non voglio certo “gufare”, ma cerco di analizzare la situazione da tutti i punti di vista.
Come detto sopra, andrebbe letto tutto il contratto: ma continuo a ritenere che la remissione sia la strada giusta, e anche per la banca dovrebbe andare bene.

Si, ma se io non lo ottengo perchè il venditore ha dichiarato il falso (aver saldato il suo debito entro il 2018) direi che il responsabile del mio problema è lui a tutti gli effetti. Comunque, come dici tu, meglio evitare di arrivare ad una causa per questo...
 

aristoteles76

Membro Junior
Privato Cittadino
Alla fine la banca ha rifiutato anche la soluzione della remissione del debito. Ho chiesto quindi alla parte venditrice di onorare gli impegni presi e procedere al pagamento, vedremo che succederà...
 

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