Buongiorno a tutti e grazie per il vostro aiuto in anticipo. La casa che sto acquistando proviene da un atto di compravendita tra padre e figlio, stipulato davanti ad un notaio qualche anno fa, che prevedeva un pagamento differito di alcuni anni e che sarebbe dovuto essere saldato entro il 2018. Dopo il nostro compromesso è venuto fuori che questo pagamento non è mai stato effettuato, quindi ci troviamo nel caso di vendita fittizia (o donazione dissimulata). Ora la banca, ad un passo dalla delibera, sta creando problemi per concedere il mutuo, visto che ha richiesto una quietanza del pagamento che però allo stato attuale manca. Nel contempo, mutuo o no, io sono preoccupato che un domani un erede possa venire da me per rivalersi sulla casa. Il mio notaio ha proposto alla banca di far fare al padre una remissione del debito nei confronti del figlio. Da quello che però ho compreso la remissione del debito avrebbe valenza di donazione indiretta e quindi mi farebbe ricadere negli stessi rischi di cui sopra. La banca al momento non si è ancora espressa ma al di là di quello che dirà io vorrei dormire sonni tranquilli. Apparentemente l'unica soluzione sembrerebbe quella di richiedere a chi mi sta vendendo casa prova del pagamento (che quindi dovrebbe effettuare oggi, prima del rogito tra di noi) ma non ho idea se possa/voglia effettuarlo. In alternativa dovrei essere tutelato dal compromesso, dove lui ha dichiarato di farsi carico di produrre tutti i documenti richiesti da me e dalla banca per l'ottenimento del mutuo e per dimostrare che la casa non abbia vincoli e quindi potrei richiedere il doppio della caparra versata, è corretto? In un caso del genere, in cui la nostra compravendita fallisca a causa sua, potrei pretendere anche che si faccia carico delle spese di istruttoria e perizia che la banca richiederà e del costo dell'agente immobiliare? Ogni vostro consiglio è bene accetto, grazie.
Ari
Ari