mcgiglio

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti.

Io e la mia fidanzata siamo interessati all'acquisto di un'immobile.
Il venditore ha ricevuto in eredità l'immobile tramite testamento olografo circa 4 mesi fa da una sua conoscente. Questi non aveva parenti prossimi (i genitori sono morti e non aveva figli, nè era mai stata sposata) fatta per eccezione per un fratello.
Il verbale di pubblicazione del testamento è stato redatto dal notaio alla presenza del fratello, che quindi è a conoscenza del testamento ed ha anche sottoscritto l'atto notarile.

Domanda scontata: quali sono i rischi che il fratello possa "impugnare" il testamento? Il fatto che fosse presente ed abbia sottoscritto l'atto notarile di pubblicazione del testamento (forse perchè destinatario di altri beni) esclude questa possibilità?

Grazie!
 

francesca63

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Privato Cittadino
Il verbale di pubblicazione del testamento è stato redatto dal notaio alla presenza del fratello, che quindi è a conoscenza del testamento ed ha anche sottoscritto l'atto notarile.
Che abbia "sottoscritto il testamento" è ottimo, anche se bisognerebbe leggere di preciso cosa ha firmato; sarebbe perfetto se avesse sottoscritto anche un atto di acquiescenza al testamento, e una esplicita rinuncia a qualsiasi azione ( anche se non era legittimario).
 

mcgiglio

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Privato Cittadino
Grazie molte per la risposta!
Nei giorni prossimi l'agenzia ci fornirà copia dell'atto notarile e ne sapremo di più.
Giusto per curiosità: se un non legittimario impugna il testamento nei tempi concessi dalla legge ed ottiene ragione dal tribunale, cosa può ottenere? Il bene o la somma che è stata ricavata dalla vendita del bene?
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
I fratelli non rientrano nella categoria dei legittimari, costituita dai discendenti, dal coniuge e dagli ascendenti, e questi ultimi solo quando non vi siano discendenti. Dunque il fratello del de cuius non ha diritto ad alcuna quota di legittima, tanto meno il figlio di quest'ultimo

Ottima comunque l'idea di leggere con attenzione gli atti di provenienza dell'immobile.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
se un non legittimario impugna il testamento nei tempi concessi dalla legge ed ottiene ragione dal tribunale, cosa può ottenere? Il bene o la somma che è stata ricavata dalla vendita del bene?

Se il fratello ha già sottoscritto, 99 su 100 ha già rinunciato ad ogni azione ed eccezione in merito.
Probabilmente gli sta bene così, oppure quell'immobile non gli serve.
Se consideri l'IMU e le spese accessorie su una seconda casa, oggi un'eredità immobiliare è un dispetto, più che un dono, a meno che non puoi permetterti di vendere subito l'immobile perché sei sicuro che non ti servirà mai.

Le uniche possibilità sono quelle di testamento apocrifo, e l'impugnazione dovrebbe avvenire non certo per mano del fratello (altrimenti non avrebbe sottoscritto alcunché), ma la vedo veramente difficile, questa possibilità infausta!

ed ottiene ragione dal tribunale, cosa può ottenere? Il bene o la somma che è stata ricavata dalla vendita del bene?

Se il bene immobile è ancora nella disponibilità dell'erede testamentario, può ottenere la restituzione del bene (se ne ha diritto al 100%) oppure l'equivalente in denaro.

Se il bene imobile è stato alienato, può con un'azione revocatoria annullare il rogito perché l'immobile è stato alienato da chi non ne aveva legalmente disponibilità.

Comunque secondo me vi state fasciando la testa prima di esservi fatti male, la persona più "pericolosa" in tal senso era il fratello, che ha già firmato e rinunciato - probabilmente (leggere gli atti) - ad ogni azione ed eccezione in merito.

Difficile che il testamento sia completamente falso.
 

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