Buongiorno,
Chiedo gentilmente agli esperti un consiglio e mi scuso per la lunghezza del post, ma ho cercato di dare il quadro completo della situazione.
Attualmente vivo in un immobile di proprietà (metà mio e metà del mio compagno) che è diventato stretto.
Volendo quindi venderlo e comprare una casa più grande, ma non avendo liquidità sufficiente, abbiamo scelto di accendere un mutuo, in modo tale da avere sempre un tetto sopra la testa e non dover essere costretti a svendere per la fretta.
Abbiamo trovato la casa, fatto una proposta con clausola sospensiva e, attraverso un consulente finanziario che collabora con l’agenzia, richiesto un mutuo al 95% a BNL, che con la ns situazione economica, sembrava di facile ottenimento. Ma dopo quasi 2 mesi (!) la banca ha accettato di concedere solo l’80%.
Ora gli scenari che abbiamo davanti sono i seguenti:
1. Procediamo con il mutuo all’80% in attesa di vendere la casa (ci stiamo dentro ma poi rimaniamo impiccati in caso di emergenze)
2. Seguiamo la strada del mutuo al 100% con estensione di ipoteca, che non mi è molto chiaro in termini di svantaggi (costi e tempi per togliere l’ipoteca per esempio) e che comporta interessi e rata mensile più elevati.
3. Chiediamo ai proprietari di rogitare subito dando l’80-85%del prezzo e il saldo quando vendiamo la casa (e comunque entro tot tempo).
- senza garanzie se non una scrittura privata (il venditore accetterebbe secondo voi?)
- con fideiussione bancaria (da quanto ne so ha costi elevati, eviterei)
- con ipoteca legale in fase di atto notarile(a differenza dell’ipoteca a mezzo banca so che quella privata ha dei costi molto elevati, inoltre non sono certa dei tempi per toglierla..)
4. Ci ritiriamo e riproviamo a chiedere un mutuo al 95% tra qualche tempo, sapendo che ovviamente la casa che ci interessa potrebbe non essere più disponibile.
Voi cosa fareste?
Grazie in anticipo a chi vorrà dire la sua, buona giornata!
Chiedo gentilmente agli esperti un consiglio e mi scuso per la lunghezza del post, ma ho cercato di dare il quadro completo della situazione.
Attualmente vivo in un immobile di proprietà (metà mio e metà del mio compagno) che è diventato stretto.
Volendo quindi venderlo e comprare una casa più grande, ma non avendo liquidità sufficiente, abbiamo scelto di accendere un mutuo, in modo tale da avere sempre un tetto sopra la testa e non dover essere costretti a svendere per la fretta.
Abbiamo trovato la casa, fatto una proposta con clausola sospensiva e, attraverso un consulente finanziario che collabora con l’agenzia, richiesto un mutuo al 95% a BNL, che con la ns situazione economica, sembrava di facile ottenimento. Ma dopo quasi 2 mesi (!) la banca ha accettato di concedere solo l’80%.
Ora gli scenari che abbiamo davanti sono i seguenti:
1. Procediamo con il mutuo all’80% in attesa di vendere la casa (ci stiamo dentro ma poi rimaniamo impiccati in caso di emergenze)
2. Seguiamo la strada del mutuo al 100% con estensione di ipoteca, che non mi è molto chiaro in termini di svantaggi (costi e tempi per togliere l’ipoteca per esempio) e che comporta interessi e rata mensile più elevati.
3. Chiediamo ai proprietari di rogitare subito dando l’80-85%del prezzo e il saldo quando vendiamo la casa (e comunque entro tot tempo).
- senza garanzie se non una scrittura privata (il venditore accetterebbe secondo voi?)
- con fideiussione bancaria (da quanto ne so ha costi elevati, eviterei)
- con ipoteca legale in fase di atto notarile(a differenza dell’ipoteca a mezzo banca so che quella privata ha dei costi molto elevati, inoltre non sono certa dei tempi per toglierla..)
4. Ci ritiriamo e riproviamo a chiedere un mutuo al 95% tra qualche tempo, sapendo che ovviamente la casa che ci interessa potrebbe non essere più disponibile.
Voi cosa fareste?
Grazie in anticipo a chi vorrà dire la sua, buona giornata!