Buongiorno a tutti.
Da un paio di mesi ho messo in vendita la casa che ho ereditato alla morte di mia madre, un anno fa, con l'intento di acquistarne poi un'altra dove andare ad abitare con la mia famiglia, visto che abbiamo il secondo figlio in arrivo e la casa in cui viviamo è quella in cui viveva mio marito quando era single.
L'agente immobiliare mi ha consegnato una proposta di acquisto per un valore sotto il minimo che intendevamo realizzare, e soprattutto subordinato alla vendita da parte dell'acquirente della propria casa. O, meglio, della casa della mamma. Ossia il signor Rossi mi propone di acquistare casa mia solo se riuscirà a vendere casa della signora Verdi (mamma). Il rogito dovrebbe avvenire entro il 31.03.13. L'agenzia si muoverà per vendere casa della signora Verdi solo dopo la mia firma della proposta.
Ora, se da una parte visto il periodo buio non mi dispiacerebbe chiudere la questione e sistemare la famiglia, dall'altra mi chiedo se la cosa non sia un po' troppo aleatoria per me venditore. Nel senso: io non posso incassare alcun tipo di caparra per tutelarmi, devo rimanere ferma per sei mesi "sperando" che la signora Verdi venda casa, ma altresì se la signora Verdi litiga col figlio o se il signor Rossi trova nel frattempo una casa che più gli aggrada rispetto alla mia può tranquillamente rifiutare offerte di acquisto di casa sua che siano anche di 500 Euro inferiori a quanto indicato nell'incarico all'agenzia e mandare a monte la cosa senza averne danno alcuno.
Insomma, è meglio lasciar perdere una condizione di questo tipo oppure mi posso tutelare in qualche maniera?
Da un paio di mesi ho messo in vendita la casa che ho ereditato alla morte di mia madre, un anno fa, con l'intento di acquistarne poi un'altra dove andare ad abitare con la mia famiglia, visto che abbiamo il secondo figlio in arrivo e la casa in cui viviamo è quella in cui viveva mio marito quando era single.
L'agente immobiliare mi ha consegnato una proposta di acquisto per un valore sotto il minimo che intendevamo realizzare, e soprattutto subordinato alla vendita da parte dell'acquirente della propria casa. O, meglio, della casa della mamma. Ossia il signor Rossi mi propone di acquistare casa mia solo se riuscirà a vendere casa della signora Verdi (mamma). Il rogito dovrebbe avvenire entro il 31.03.13. L'agenzia si muoverà per vendere casa della signora Verdi solo dopo la mia firma della proposta.
Ora, se da una parte visto il periodo buio non mi dispiacerebbe chiudere la questione e sistemare la famiglia, dall'altra mi chiedo se la cosa non sia un po' troppo aleatoria per me venditore. Nel senso: io non posso incassare alcun tipo di caparra per tutelarmi, devo rimanere ferma per sei mesi "sperando" che la signora Verdi venda casa, ma altresì se la signora Verdi litiga col figlio o se il signor Rossi trova nel frattempo una casa che più gli aggrada rispetto alla mia può tranquillamente rifiutare offerte di acquisto di casa sua che siano anche di 500 Euro inferiori a quanto indicato nell'incarico all'agenzia e mandare a monte la cosa senza averne danno alcuno.
Insomma, è meglio lasciar perdere una condizione di questo tipo oppure mi posso tutelare in qualche maniera?