Buongiorno a te. In prima battuta, mi verrebbe da dirti che nun è aria. Infatti, com'è ovvio, una sentenza di accoglimento dell'impugnazione del testamento regolarmente trascritta è opponibile all'acquirente: quindi, si sarebbe costretti - di fronte a una richiesta dell'impugnante - a restituire l'immobile con i frutti, naturali o civili (equivalente di un canone di locazione attuale...), dal momento dell'acquisto del possesso. Si avrebbe diritto al rimborso delle spese per manutenzione e miglioramenti, ma non si avrebbe diritto di ritenzione (ossia, intanto si deve restituire l'immobile, poi si aspetta il rimborso...).
Comunque, se proprio la casa ti piace ed è un affare, si potrebbe valutare lo stato del giudizio (eventualmente consultando o chiedendo al venditore di produrre gli atti di causa... Un'impugnazione per lesione di legittima ha presupposti e tempi di accoglimento diversi da quelli di un'impugnazione per non autenticità del testamento, o per dolo o violenza, o per indegnità...). In ogni caso, fermo restando che l'immobile va restituito in natura - a meno che non ci si metta d'accordo con l'erede "definitivo" - per la restituzione del prezzo una garanzia fideiussoria dovrebbe essere adeguata (sempre che, a mio parere, sia rilasciata da una compagnia assicurativa o da un istituto bancario: una fideiussione rilasciata da un privato ti esporrebbe comunque a un rischio di insolvenza troppo grande).
In ogni caso, in bocca al lupo.