Buongiorno a tutti,
apro questa discussione (spero sia la sezione giusta) in quanto non ho trovato all'interno del forum una discussione simile, nel caso in cui l'argomento sia già stato trattato per favore indicatemi il link della discussione, mi è sfuggito .
In sintesi, dato che sto cercando casa, vorrei capire meglio come dovrebbe essere gestito (soprattutto con correttezza e trasparenza) l'accordo sulla provvigione in caso in cui un immobile venga visionato per la prima volta con una prima agenzia e poi si acquisti lo stesso immobile tramite la mediazione di una successiva seconda agenzia.
Questo perchè purtroppo non di rado lo stesso immobile viene "passato" tra più agenzie con richieste economiche via via minori, il che potrebbe rendere un immobile non considerabile in una fase iniziale ma molto appetibile in un secondo tempo.
Credo sia meglio fare un esempio, spero sia chiaro. Preciso però che è un esempio fittizio, inventato solo per capire come affrontare una situazione simile:
Visiono per la prima volta un immobile con l'agenzia A, la quale mi fa firmare il foglio di prima visita attestante una provvigione del 4,5% in caso di acquisto. Decido di scartare l'immobile in quanto ritengo il prezzo di partenza troppo elevato anche per iniziare una trattativa e pertanto non dò seguito a nessun contatto con l'agenzia A. In seguito trovo lo stesso appartamento gestito da un'agenzia B proposto ad un prezzo inferiore. Contatto l'agenzia B (informandola del foglio di prima visita dell'agenzia A) e visiono l'immobile, senza ovviamente firmare il foglio di prima visita in quanto dichiarerei il falso. Ipotizziamo che la seconda agenzia chieda invece una provvigione del 3%. Decido quindi di provare a fare un'offerta di acquisto dell'immobile perchè il prezzo proposto da B è più "abbordabile".
Qui sorgono i miei dubbi: ovviamente la prima cosa che farei è mettere al corrente entrambe le agenzie di voler procedere ad un'offerta per l'acquisto dell'immobile, chiedendo loro di accordarsi sulla percentuale di provvigione in caso di acquisto in quanto, se ho ben chiaro, entrambe hanno diritto ad una quota e il tutto andrà definito prima dell'offerta di acquisto.
Ma la domanda è: su cosa si dovrebbero calcolare queste quote? Sul 4,5% del foglio di firma della prima agenzia o sul 3% della seconda che sta gestendo la pratica? Un'eventuale difficoltà o ritardo d'accordo tra le agenzie (e conseguente ritardo nell'acquisto dell'immobile) potrebbe far decadere il diritto alla provvigione? E come potrei comportarmi in caso mi venga chiesta una provvigione maggiore di quella proposta dalla seconda agenzia che, di fatto, si sta occupando di tutta la pratica? E sarebbe addirittura possibile che le due agenzie si "accordino" per una percentuale più alta, tipo il 6%?
Nel caso in cui queste si accordassero su una percentuale accettabile, come si potrebbe consolidare il tutto per iscritto? Con un accordo sottoscritto con entrambe le agenzie? Lo si specifica nella proposta di acquisto?
Preciso che non vuole essere una critica al foglio di prima visita o malafede, trovo giusto che chi lavori veda riconosciuto il proprio diritto di percepire un compenso, ma poichè non è raro che uno stesso immobile venga "passato" tra più agenzie e che purtroppo non si possono escludere scenari "difficili" vorrei avere le idee un po' più chiare prima di eventualmente trovarmici dentro.
Vi ringrazio moltissimo.
Saluti.
apro questa discussione (spero sia la sezione giusta) in quanto non ho trovato all'interno del forum una discussione simile, nel caso in cui l'argomento sia già stato trattato per favore indicatemi il link della discussione, mi è sfuggito .
In sintesi, dato che sto cercando casa, vorrei capire meglio come dovrebbe essere gestito (soprattutto con correttezza e trasparenza) l'accordo sulla provvigione in caso in cui un immobile venga visionato per la prima volta con una prima agenzia e poi si acquisti lo stesso immobile tramite la mediazione di una successiva seconda agenzia.
Questo perchè purtroppo non di rado lo stesso immobile viene "passato" tra più agenzie con richieste economiche via via minori, il che potrebbe rendere un immobile non considerabile in una fase iniziale ma molto appetibile in un secondo tempo.
Credo sia meglio fare un esempio, spero sia chiaro. Preciso però che è un esempio fittizio, inventato solo per capire come affrontare una situazione simile:
Visiono per la prima volta un immobile con l'agenzia A, la quale mi fa firmare il foglio di prima visita attestante una provvigione del 4,5% in caso di acquisto. Decido di scartare l'immobile in quanto ritengo il prezzo di partenza troppo elevato anche per iniziare una trattativa e pertanto non dò seguito a nessun contatto con l'agenzia A. In seguito trovo lo stesso appartamento gestito da un'agenzia B proposto ad un prezzo inferiore. Contatto l'agenzia B (informandola del foglio di prima visita dell'agenzia A) e visiono l'immobile, senza ovviamente firmare il foglio di prima visita in quanto dichiarerei il falso. Ipotizziamo che la seconda agenzia chieda invece una provvigione del 3%. Decido quindi di provare a fare un'offerta di acquisto dell'immobile perchè il prezzo proposto da B è più "abbordabile".
Qui sorgono i miei dubbi: ovviamente la prima cosa che farei è mettere al corrente entrambe le agenzie di voler procedere ad un'offerta per l'acquisto dell'immobile, chiedendo loro di accordarsi sulla percentuale di provvigione in caso di acquisto in quanto, se ho ben chiaro, entrambe hanno diritto ad una quota e il tutto andrà definito prima dell'offerta di acquisto.
Ma la domanda è: su cosa si dovrebbero calcolare queste quote? Sul 4,5% del foglio di firma della prima agenzia o sul 3% della seconda che sta gestendo la pratica? Un'eventuale difficoltà o ritardo d'accordo tra le agenzie (e conseguente ritardo nell'acquisto dell'immobile) potrebbe far decadere il diritto alla provvigione? E come potrei comportarmi in caso mi venga chiesta una provvigione maggiore di quella proposta dalla seconda agenzia che, di fatto, si sta occupando di tutta la pratica? E sarebbe addirittura possibile che le due agenzie si "accordino" per una percentuale più alta, tipo il 6%?
Nel caso in cui queste si accordassero su una percentuale accettabile, come si potrebbe consolidare il tutto per iscritto? Con un accordo sottoscritto con entrambe le agenzie? Lo si specifica nella proposta di acquisto?
Preciso che non vuole essere una critica al foglio di prima visita o malafede, trovo giusto che chi lavori veda riconosciuto il proprio diritto di percepire un compenso, ma poichè non è raro che uno stesso immobile venga "passato" tra più agenzie e che purtroppo non si possono escludere scenari "difficili" vorrei avere le idee un po' più chiare prima di eventualmente trovarmici dentro.
Vi ringrazio moltissimo.
Saluti.