rexy70

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Professionista
Gentili amici,
sono una new entry e mi preme porvi ben 3 questioni!
Io e mio marito in comunione dei beni con 1 casa acquistata(50% e 50%) con mutuo (manca 1 anno al termine), ci troviamo per motivazioni familiari, nel voler acquistare un immobile,
nello stesso comune in cui viviamo, forse per tenerlo temporaneamente (dipende dal mercato!!).
Aihmè saremo costretti ad affrontare un nuovo mutuo.
Domande:
1- per tutela familiare, e risparmio sarebbe meglio considerare la divisione dei beni? (che conseguenze?: meglio donazione, o vendita quota al coniuge, e il mutuo, ecc.?)
2- dopo l'acquisto, nel caso che mia marito abbia acquistato in divisione dei beni, ed abbia usufruito dei benefici prima casa, può affittarla?
3- sempre considerato la divisione dei beni, la casa da acquistare è già nel comune in cui risiede attualmente, deve ciambiare comunque residenza?

Vi ringrazio molto e a presto.

Rexy70
 

Diego Antonello

Membro Attivo
Agente Immobiliare
sicuramente è meglio che sciogliate la comunione e che uno compri dall'altro il 50% mancante (pagherebbe le imposte come 1° casa), in modo che l'altro possa acquistare il nuovo immobile come 1° casa (in comunione questo non è possibile); se avete figli potete valutare l'acquisto a loro favore......paghereste comunque con agevolazione senza dover fare lo scioglimento.....
vendendo la propria quota dopo i primi 5 anni dall'acquisto, non è richiesto il requisito di abitazione principale, quindi basta la residenza nel comune; se il riacquisto avviene entro 1 anno dalla vendita, su questo si può scontare il credito d'imposta per quanto versato in precedenza, in caso contrario il credito resta fruibile (entro 10 anni dalla vendita) solo negl'altri modi previsti dalla legge (ad esempio riportando il credito in sede IRPEF)
 

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