Buongiorno,
mi sto interessando ad un immobile in vendita, che proviene da un'eredità di una zia verso la nipote.
Non ho ancora studiato esattamente la situazione, non ho controllato se ci sono figli (verificherò, ma non credo).
Da quello che ho letto (confermatemi se sbaglio) la legittima spetta solo al coniuge, ai figli ed ai genitori (in questo caso non vi dovrebbe essere nessuna di queste figure). Quindi il testamento può essere disposto liberamente? Può essere contestato, o per essere sicuri al 100% bisogna aspettare 5 anni dall'apertura della successione?
Infine, la cosa che ho letto che mi ha rassicurato più di tutte è questa:
E' realmente così? Per "fatto salvo" si intende che comunque vada non mi possono mettere in mezzo in alcun modo o cos'altro?
E poi... come si fa a provare la buona fede?
Grazie a chi interverrà.
mi sto interessando ad un immobile in vendita, che proviene da un'eredità di una zia verso la nipote.
Non ho ancora studiato esattamente la situazione, non ho controllato se ci sono figli (verificherò, ma non credo).
Da quello che ho letto (confermatemi se sbaglio) la legittima spetta solo al coniuge, ai figli ed ai genitori (in questo caso non vi dovrebbe essere nessuna di queste figure). Quindi il testamento può essere disposto liberamente? Può essere contestato, o per essere sicuri al 100% bisogna aspettare 5 anni dall'apertura della successione?
Infine, la cosa che ho letto che mi ha rassicurato più di tutte è questa:
1. – è possibile che una persona sia erede solo apparentemente (si pensi, ad
esempio, al caso in cui i figli del defunto si considerino, anche in buona fede, eredi, e
come tali presentino una denuncia di successione, mentre il defunto stesso ha disposto –
con un testamento che viene scoperto successivamente – esclusivamente a favore di una
terza persona, che e’ quindi il vero erede).
Si tratta di una situazione che può presentarsi nella pratica, anche con una certa
frequenza. In tal caso, chi acquista dall’erede apparente rischia di acquistare da un non
proprietario, e quindi di veder rivendicare la proprietà da parte dell’erede vero. Se però
viene trascritta l’accettazione di eredità a favore dell’erede apparente, chi acquista in
buona fede da quest’ultimo fa salvo il proprio acquisto (artt. 534, e 2652 n. 7, c.c.).
Anche coloro che acquistano dall’erede vero possono essere pregiudicati, se l’erede
apparente trascrive prima il proprio acquisto. Pertanto, coloro che acquistano dall’erede
vero fanno salvo il loro acquisto solo se l’accettazione di eredità (a favore dell’erede
vero) è trascritta anteriormente rispetto a quella di un eventuale erede apparente.
E' realmente così? Per "fatto salvo" si intende che comunque vada non mi possono mettere in mezzo in alcun modo o cos'altro?
E poi... come si fa a provare la buona fede?
Grazie a chi interverrà.