mauro1970

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Salve, volevo spiegarvi qual è il mio problema di carattere estremamente tecnico. Tempo fa ho fatto un prestito di circa trentamila euro ad un amico che doveva ristrutturare casa, poichè adesso ho necessità di rientrare in possesso di quella somma per l'acquisto di una casa, egli mi ha proposto ad un prezzo molto vantaggioso l'acquisto di una casa intestata a sua madre. Ora se l'acquisto lo faccio al prezzo del valore catastale, e dichiaro al rogito un prezzo di 130.000 euro, pagandone effettivamente 100.000 (con assegno e senza mutuo), come mi giustifico contro un eventuale contestazione dell'agenzia delle entrate... in questo caso dichiarerei di più e non di meno al rogito, non evadendo nulla. Come posso venirne a capo?
 

studiopci

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Salve, prima di tutto attento perchè acquistare un immobile ad un prezzo molto " vantaggioso " o comunque al di sotto dei valori OMI , oggi potrebbe creare dei problemi con l'AdE e poi inoltre anche se amico cautelarsi non è mai male , se fossi in te per quanto riguarda la parte dei 30.000 che il tuo amico deve restituirti ne parlerei con un Notaio per far si che la cosa venga in qualche modo uffficializzata , altrimenti anche questo ( oltre l'acquisto a prezzo basso ) potrebbe crearti problemi di elusione. Fabrizio
 

Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
Non vedo perchè fare l'acquisto al prezzo catastale.
Pagherai solo le tasse sul valore catastale, ma puoi rogitare tranquillamente tutti i 130.000, con buona pace di tutti.
 

mauro1970

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Privato Cittadino
La questione è molto spinosa, e come giustamente mi consiglia Fabrizio sono obbligato a discuterla con il notaio per benino. Ad ogni modo per cautelarmi maggiormente ho già preso appuntamento la prossima settimana con un impiegato dell'agenzia delle entrate, giusto per discuterne in via preliminare.

@Bagudi

la tassazione sul valore catastale nel mio caso è una scelta obbligata a causa di una scomoda nuda proprietà ottenuta molti anni fa con i benefici fiscali di prima casa, il che significa che adesso acquisto una prima casa come seconda... a tal proposito mi informerò anche se è possibile rinunciare ai benefici fiscali di prima casa ottenuti a suo tempo (ovviamente pagando il dovuto)... ma la vedo dura.
 

francesco62

Membro Attivo
Professionista
Bisognerà necessariamente che l'importo dichiarato coincida con gli assegni erogati che vanno menzionati nell'atto. Quindi l'unica soluzione dovrà essere uno scambio di assegni al rogito. Il venditore ti restituisce i 30000 prestati e tu con un tuo assegno paghi la casa.
 

mauro1970

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ciao ragazzi un aggiornamento. La soluzione che mi ha prospettato il notaio è la seguente:
1) il venditore deve fare una procura di vendita alla persona che ha un debito nei miei confronti (da questo momento sarà quest'ultima la parte cedente)

2) Nell'atto di vendita si dovrà fare riferimento agli assegni che questa persona con la procura, ha già incassato nel corso degli anni, che rientreranno nel totale della vendita.
 

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