Salve a tutti,
la fattispecie è abbastanza conosciuta e ho visto che è già stata affrontata nel forum, sotto più aspetti. Si tratta del caso in cui un immobile è oggetto di permuta nella compravendita tra il suo proprietario e, ad esempio, un costruttore. Il primo si obbliga a consegnare al secondo il proprio immobile (oltre ad eventuale altro denaro) in cambio dell'acquisto di uno nuovo ed il tutto è stato definito in un preliminare.
Molto spesso, per motivi fiscali principalmente, il trasferimento vero e proprio tra i due soggetti della vecchia casa non accade in quanto il costruttore cerca di venderlo ad altro soggetto e realizzarne il guadagno proveniente. E qui subentro io: sto acquistando un immobile su cui c'è già un compromesso registrato che illustra la fattispecie di cui sopra.
La situazione non mi spaventa ma vorrei stare più attento e tranquillo possibile e quindi (scusandomi se per caso in qualche black hole del forum queste risposte fossero giò state fornite in passato) vorrei chiedervi cosa è bene che sia fatto ed espresso nei vari momenti e documenti, ovvero:
- proposta di acquisto
- compromesso
- atto di vendita.
Mi hanno detto di richiedere già in proposta come condizione la risoluzione del vecchio compromesso e la firma di entrambi i soggetti, è corretto? La risoluzione del vecchio compromesso ha dei costi? E quando deve avvenire: al momento del mio compromesso o all'atto (tenendo conto che c'è di mezzo per me anche l'ottenimento del mutuo)?
Sto informandomi anche presso un paio di notai, ma i consigli di chi magari per esperienza c'è già passato sono ben accetti!
Grazie in anticipo
Saluti.
la fattispecie è abbastanza conosciuta e ho visto che è già stata affrontata nel forum, sotto più aspetti. Si tratta del caso in cui un immobile è oggetto di permuta nella compravendita tra il suo proprietario e, ad esempio, un costruttore. Il primo si obbliga a consegnare al secondo il proprio immobile (oltre ad eventuale altro denaro) in cambio dell'acquisto di uno nuovo ed il tutto è stato definito in un preliminare.
Molto spesso, per motivi fiscali principalmente, il trasferimento vero e proprio tra i due soggetti della vecchia casa non accade in quanto il costruttore cerca di venderlo ad altro soggetto e realizzarne il guadagno proveniente. E qui subentro io: sto acquistando un immobile su cui c'è già un compromesso registrato che illustra la fattispecie di cui sopra.
La situazione non mi spaventa ma vorrei stare più attento e tranquillo possibile e quindi (scusandomi se per caso in qualche black hole del forum queste risposte fossero giò state fornite in passato) vorrei chiedervi cosa è bene che sia fatto ed espresso nei vari momenti e documenti, ovvero:
- proposta di acquisto
- compromesso
- atto di vendita.
Mi hanno detto di richiedere già in proposta come condizione la risoluzione del vecchio compromesso e la firma di entrambi i soggetti, è corretto? La risoluzione del vecchio compromesso ha dei costi? E quando deve avvenire: al momento del mio compromesso o all'atto (tenendo conto che c'è di mezzo per me anche l'ottenimento del mutuo)?
Sto informandomi anche presso un paio di notai, ma i consigli di chi magari per esperienza c'è già passato sono ben accetti!
Grazie in anticipo
Saluti.