sasamen

Nuovo Iscritto
Buonasera a tutti,
vi scrivo per raccontarvi la mia storia.
Nel 2007 in seguito ad una successione ho ereditato (insieme a mio padre e mio fratello) alcune quote di 4 immobili diversi che erano di mia madre.
In uno di questi immobili (a Napoli) ho la residenza e quindi la persona che ha curato la successione decise di assegnarmi tale immobile come "prima casa" per usufruire delle relative agevolazioni (ovviamente solo il 23% di tale immobile è di mia proprietà)
Preciso inoltre che per tale immobile,mia nonna ha mantenuto l'usufrutto.
Nel 2008 mi sono trasferito per lavoro a Roma e mi sono sposato in separazione dei beni.
Io e mia moglie volevamo acquistare a Roma una casa,e chiesi all'agenzia delle Entrate di Napoli se potessi usufruire delle agevolazioni per acquisto prima casa.Mi risposero che pur volendo rinunciare alle agevolazioni godute per la successione (restituendo quanto risparmiato),non potevo usufruire delle agevolazioni per l'acquisto prima casa a Roma,ma dovevo attendere 5 anni dalla successione.
Inoltre,a causa delle agevolazioni,non posso neanche cambiare la residenza da Napoli a Roma,altrimenti decadono le agevolazioni.
Volevo chiedere il Vs parere sulla mia situazione:insomma,posso acquistare un nuovo immobile in comproprietà con mia moglie (residente a Roma) ed usufruire delle agevolazioni prima casa?
Ho letto qualcosa sulla circolare dell'Agenzia delle Entrate n.44/E del 7/5/2001 e parla di acquisto successivo a successione,oppure di acquisto a seguito di spostamento per causa di lavoro.Potrei rientrare in uno dei casi elencati?
Grazie a tutti per le risposte.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
rinunciando alle agevolazioni precedenti puoi godere delle agevolazioni prima casa perchè ti troveresti a non essere proprietario di immobili sul territorio italiano acquisiti come prima casa- Calcola però se il gioco vale la candela ;)
Nn capisco il passaggio dei 5 anni....
 

sasamen

Nuovo Iscritto
quando dici "non essere proprietario" intendi che devo cedere o vendere la mia quota di possesso?...questo ovviamente presume un movimento notarile e quindi costi.
All'agenzia delle enrate di Napoli mi hanno detto che non posso usifruirne di nuovo (anche se rinuncio alle attuali agevolazioni) per una sentenza della cassazione,ed hanno aggiunto che tale sentenza viene rispettata dal'agenzia di Napoli,ma porebbe non esserlo da altre agenzie (es Roma).
Il gioco vale la candela perchè la quota che ho ricevuto in successione,sicuramente è più bassa del 50% (la mia quota) di una nuova casa che io e mia moglie vorremmo comprare.
I 5 anni sono elativi ad una delle motivazione di decadenza delle agevolazioni.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se tu rinunci alle agevolazioni di cui hai già usufruito non risulti piu essere proprietario su territorio nazionale di un immobile acquisito come prima casa, quindi per me puoi godere del 3% (anzichè del 10%).
Potresti chiedere a questo punto all'ade di roma: sarebbe interessante avere il testo di quella sentenza a cui si riferisce l'ADE di napoli.
 

sasamen

Nuovo Iscritto
per il testo della sentenza citata dall'ADE di Napoli,credo non ci siano grosse speranze.Scriverò all'ADE di Roma e vi aggiornerò sulla situazione.
Ovviamente resto sempre in attesa di eventuali altre risposte.
Grazie
Saluti
 

sasamen

Nuovo Iscritto
Il problema è proprio questo,non ho riefrimenti della sentenza,altrimenti potrei informarmi partendo proprio dalla sentenza.
Cmq scriverò tramite raccomandata R/r all'AdE di Roma e vi terrò aggiornati.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
La sentenza che stabilisce la NON revocabilità delle agevolazioni è contenuta qui:
Corte di Cassazione, Sez. trib., sent. 21 luglio 2000 (28 gennaio 2000), n. 9607, in G.T., 2001, 509; la stessa Corte nella sentenza n. 8784 del 28 giugno 2000 afferma che la richiesta di agevolazioni “una volta avanzata, si rende di per se stessa come non revocabile”. (a meno che per cause di forza maggiore non riesci a mettere la residenza nei 18 mesi, ma non è il tuo caso)

Non c'è modo di revocare la prima richiesta di agevolazioni, però............
................in una nota del consiglio notarile è indicato che la fruizione delle agevolazioni puo ripetersi nel caso in cui il primo immobile derivi da donazione/successione (con agevolazione):

2.4. Precedente acquisto agevolato derivante da successioni o donazioni ex
art. 69, comma 3, della legge 21 novembre 2000 n. 342


Il precedente acquisto agevolato per successione o donazione non è di ostacolo
al successivo acquisto agevolato per atto tra vivi, sempre che sussistano le condizioni
di cui alle lettere a), b) e c) della nota II-bis.
Lo afferma anche la circolare 7 maggio 2001 n. 44/E (13), che recita: “Appare
utile evidenziare che l’applicazione dell’agevolazione in argomento non preclude la
possibilità, in sede di successivo acquisto a titolo oneroso di altra abitazione, di fruire
dei benefici previsti dall’art. 1, comma 1, quinto periodo, della tariffa, parte prima,
allegata al Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, per la
diversità dei presupposti che legittimano l’acquisto del bene in regime agevolato”.

Concludendo: a questo punto secondo me puoi usufruire delle agevolazioni.
In bocca al lupo. :stretta_di_mano:
 

sasamen

Nuovo Iscritto
Bhè,secondo me,la famosa sentenza di cui mi parlavano a Napoli è proprio quella che mi hai citato e la NOTA è proprio quella che mi salva.
Oltretutto mi sono trasferito in provincia di Roma chiedendo un trasferimento al mio datore di lavoro e quindi potrei anche beneficiare di una "giusta causa" potrebbe anche essere il lavoro!
Mi chiedo però se tale sentenza verrà anche applicata dall'AdE di Roma,dal momento che mi sembra di aver capito che ogni AdE interpreta a modo suo le varie sentenze della Cassazione.
In altre parole,se acquisto la casa a Roma come prima casa,siamo sicuri che se domani l'AdE viene a bussare a casa mia,posso RISPONDERE con la sentenza della cassazione che mi hai inviato?
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Bhè,secondo me,la famosa sentenza di cui mi parlavano a Napoli è proprio quella che mi hai citato e la NOTA è proprio quella che mi salva.
Oltretutto mi sono trasferito in provincia di Roma chiedendo un trasferimento al mio datore di lavoro e quindi potrei anche beneficiare di una "giusta causa" potrebbe anche essere il lavoro!
Mi chiedo però se tale sentenza verrà anche applicata dall'AdE di Roma,dal momento che mi sembra di aver capito che ogni AdE interpreta a modo suo le varie sentenze della Cassazione.
In altre parole,se acquisto la casa a Roma come prima casa,siamo sicuri che se domani l'AdE viene a bussare a casa mia,posso RISPONDERE con la sentenza della cassazione che mi hai inviato?

Dubito che quella del lavoro possa essere ritenuta una giusta causa. Oltretutto la giusta causa viene presa in considerazione nel caso in cui uno non riesca a mettere la residenza (non per chi gia ce l'ha) ed i motivi devono essere molto gravi.
Io non so se potrai rispondere con quella sentenza, però ti posso dire che è stata pubblicata dall'ordine dei notai quindi sicuramente ci saranno dei casi analoghi affrontati dai notai stessi. Ti consiglio un parere di un buon legale..... io ci proverei ad usufruire delle agevolazioni però sentenze e controsentenze sono dietro l'angolo :disappunto:
:stretta_di_mano:
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto