Buongiorno,
ho acquistato nel giugno del 2005 un appartamento in edilizia convenzionata, per fare questo naturalmente dovevo avere i requisiti, una volta certificato dal comune che i requisiti c'erano abbiamo potuto procedere con l'acquisto e il mutuo.
Prezzo pagato per l'immobile € 185.000,00 mutuo effettuato per l'acquisto di questo immbobile € 182.000,00.
Sull'atto del rogito viene indicato il prezzo che è imposto dal comune, ma mi era stato detto che l'importo che si vedeva fosse ( come era usanza fare ) il valore catastale per un discorso di spese / tasse ecc ecc.
Sull'atto del rogito è specificato che l'immobile è in edilizia convenzionata, sull'atto del mutuo anche.
Ora dopo quasi 5 anni mi stavo muovendo per mettere in vendita l'immobile ( con valutazione da parte dell'agenzia che è a conoscenza della convenzione) per esigenze economiche gravi, mi valutano l'appartamento intorno ai € 200.000,00.
Mi mettono la pulce all'orecchio che il prezzo però devo verificarlo al comune perchè in edilizia convenzionata.
Scopro che il mio appartamento vale poco meno di € 80.000,00 e che il prezzo al momento dell'acquisto era il prezzo che mi avevano fatto passare per valore catastale ovvero circa €73.000,00.
Le domande:
il venditore mi ha fregato circa 110.000 euro me li deve restituire
l'agenzia ha portato avanti una compravendita non legale
la banca che avrebbe dovuto mandare il perito per le opportune verifiche, perito che tra l'altro ho pagato nelle varie spese per l'apertura della pratica, che cosa ha controllato?
IL notaio mi ha fatto rogitare un atto illegale?
chi di questi gentili signori ha le responsabilità in tutto questo?
grazie a chi potrà rispondermi
ho acquistato nel giugno del 2005 un appartamento in edilizia convenzionata, per fare questo naturalmente dovevo avere i requisiti, una volta certificato dal comune che i requisiti c'erano abbiamo potuto procedere con l'acquisto e il mutuo.
Prezzo pagato per l'immobile € 185.000,00 mutuo effettuato per l'acquisto di questo immbobile € 182.000,00.
Sull'atto del rogito viene indicato il prezzo che è imposto dal comune, ma mi era stato detto che l'importo che si vedeva fosse ( come era usanza fare ) il valore catastale per un discorso di spese / tasse ecc ecc.
Sull'atto del rogito è specificato che l'immobile è in edilizia convenzionata, sull'atto del mutuo anche.
Ora dopo quasi 5 anni mi stavo muovendo per mettere in vendita l'immobile ( con valutazione da parte dell'agenzia che è a conoscenza della convenzione) per esigenze economiche gravi, mi valutano l'appartamento intorno ai € 200.000,00.
Mi mettono la pulce all'orecchio che il prezzo però devo verificarlo al comune perchè in edilizia convenzionata.
Scopro che il mio appartamento vale poco meno di € 80.000,00 e che il prezzo al momento dell'acquisto era il prezzo che mi avevano fatto passare per valore catastale ovvero circa €73.000,00.
Le domande:
il venditore mi ha fregato circa 110.000 euro me li deve restituire
l'agenzia ha portato avanti una compravendita non legale
la banca che avrebbe dovuto mandare il perito per le opportune verifiche, perito che tra l'altro ho pagato nelle varie spese per l'apertura della pratica, che cosa ha controllato?
IL notaio mi ha fatto rogitare un atto illegale?
chi di questi gentili signori ha le responsabilità in tutto questo?
grazie a chi potrà rispondermi