susanna82

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti,
mi sono iscritta adesso. Non sono un agente immobiliare, ma mi sono iscritta perchè ho bisogno di fare una domanda urgente:
l'azienda di famiglia per cui lavoro, vorrebbe prendere un fondo in affitto per i propri uffici (si tratta di un'agenzia di rappresentanza e l'ufficio non sarà aperto al pubblico). Abbiamo trovato un locale interessante, ma si tratta di un appartamento, quindi catastalmente censito come tale.
Dovendo fare un contratto di locazione commerciale (6+6) vorrei sapere se per legge è possibile fare tale contratto quando si prende in locazione un locale che catastalmente è un appartamento.
In caso ci siano problemi vorrei anche sapere come si può risolvere la cosa, sempre nel rispetto della legge.

grazie a tutti.

susanna
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non si può. Bisogna fare il cambio di destinazione da appartamento a ufficio con relativi costi che cambiano da comune a comune- Sempre che la cosa sia urbanisticamente possibile-
Un geometra della tua zona ti potrà aiutare
:stretta_di_mano:
 

susanna82

Nuovo Iscritto
Umberto Granducato ha scritto:
Non si può. Bisogna fare il cambio di destinazione da appartamento a ufficio con relativi costi che cambiano da comune a comune- Sempre che la cosa sia urbanisticamente possibile-
Un geometra della tua zona ti potrà aiutare
:stretta_di_mano:
grazie mille per la sua risposta.
saluti

susanna
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Umberto Granducato ha scritto:
Non si può. Bisogna fare il cambio di destinazione da appartamento a ufficio con relativi costi che cambiano da comune a comune- Sempre che la cosa sia urbanisticamente possibile-
Un geometra della tua zona ti potrà aiutare
:stretta_di_mano:

La risposta credo sia formalmente corretta e quindi non dovrei aggiungere nulla.

La regola però non sembra molto applicata e perseguita nella pratica: ad esempio so di agenzie delle entrate che registrano regolarmente contratti commerciali 6+6 per la locazione di un appartamento, adibito ad attività non abitative; nel caso conosciuto, era stato installato un centro di elaborazione per conto terzi per la contabilità e paghe/contributi: non era aperto al pubblico, ci lavoravano dipendenti di uno studio commercialista, che aveva sede in un altro indirizzo, per il quale studio era svolto il lavoro.

E' un abuso in senso stretto o esiste una certa flessibilità, legata a diversi parametri? (=aperto al pubblico, ecc?)
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Aggiungo un ulteriore caso che ha una affinità con la domanda posta.

Nel caso di apertura di un negozio, al momento della domanda di licenza d'apertura, è stato richiesto il corretto accatastamento: per cui ad esempio se il locale era accatastato C2 (magazzino), è stata fatta la variazione di categoria catastale a C1.

Credo che la tolleranza dell'AdE debba risalire ai tempi non interessati all'ICI: l'unico risvolto fiscale era il reddito generato dalla locazione, determinato dal canone e non dalla categoria catastale (in genere vero).

Con l'avvento dell'ICI, calcolata solla rendita catastale, in effetti si va incontro ad una evidente elusione (evasione?), poichè la rendita in cat. A10 (ufficio) è di molto superiore alla rendita attribuibile ad un alloggio A2.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
L'ADE non guarda gli accatastamenti di tutti i contratti, sarebbe impossibile e nn ci sono nemmeno controlli che io sappia... Non c'è nemmeno flessibilità: potremmo chiamarlo tacito accordo ovvero finchè nessuno dice niente va bene così... magari anche x 30 anni. Se affitti un ufficio dove c'è un appartamento non puoi esporre targhe (oltre a nn scaricare le spese in toto ect...) non puoi ricevere persone ect. Se qualcuno lo segnala è il comune che viene a controllare (manda i vigili) ed allora sei costretto a fare il cambio d'uso che è abbastanza salato.
 

eloxford

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,
riprendo questa discussione sottoponendo il mio caso, ovvero la richiesta di una società di locare un appartamento da destinare ad attività turistica quale unità abitativa non classificata, regolarmente registrata al Comune ed alla Provincia.
La società propone di stipulare un contratto commerciale 6+6.
In questo caso la destinazione d'uso (ricettivo) sembra compatibile con quello residenziale e l'immobile sarebbe destinato ad un'attività commerciale.
Ritenete corretta la tipologia di contratto da applicare? Grazie
 
S

smoker

Ospite
Con l'avvento dell'ICI, calcolata solla rendita catastale, in effetti si va incontro ad una evidente elusione (evasione?), poichè la rendita in cat. A10 (ufficio) è di molto superiore alla rendita attribuibile ad un alloggio A2.

magari hai ragione la rendita potrebbe essere più elevata con la trasformazione in A 10, però il moltiplicatore per il calcolo della base imponibile è diverso: per l' ICI cat A2 era 100 mentre per cat A10 era 50... adesso idem con l' IMU A2 moltiplicatore 160 A 10 solamente 80..... poi ci sono le aliquote differenti deliberate dai Comuni......

Smoker
 

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