ROMA - Nuovo passo in avanti del federalismo fiscale. Oggi il Consiglio dei ministri varerà il decreto legislativo che istituisce l'IMU, l'imposta municipale unica (che partirà solo dal 2014, slittando di fatto alla prossima legislatura) e introduce la cedolare secca sugli affitti fin dal prossimo anno. Dal 2011 i canoni di locazione non saranno più sottoposti alla progressione dell'IRPEF: ci sarà invece una aliquota fissa - con opzione volontaria - del 25%. La "cedolare" scenderà al 20% per i canoni agevolati nelle aree ad alta densità abitativa. Sanzioni raddoppiate per chi affitta in "nero". "Arriva una superpatrimoniale", ha commentato il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina.
L'IMU sarà divisa in due. La "prima" IMU sulla casa scatterà dal 2014 e varrà per tutti i Comuni: si dovrà pagare sul possesso degli immobili (escludendo le prime case) e sulle compravendite. Ci sarà poi una seconda IMU, destinata agli immobili commerciali, e "facoltativa" per i Comuni, che riunirà le attuali imposte sull'occupazione di suolo pubblico e sulle affissioni.
L'"imposta municipale propria", la "prima" IMU, arriverà nel 2014 e verrà pagata da tutti i possessori di immobili. Non peserà sulle prime case e, di fatto, sarà una tassa sulla seconda casa (inglobando probabilmente IRPEF e ICI). Si verserà in quattro rate. Quale sarà l'aliquota della nuova imposta municipale? Per ora nessuna decisione, si dovrà attendere il varo del decreto del ministro dell'Economia. E' certo tuttavia che i Comuni potranno aumentare o diminuire il prelievo del 3 per mille.
Nota invece l'aliquota sui trasferimenti "tra vivi a titolo oneroso o gratuito, della proprietà di beni immobili": la tassa, che si aggiungerà all'IMU in caso di compravendita, sarà del 3% per le prime case e del 7% sulle altre (gli stessi livelli della imposta di registro che oggi si paga sulle compravendite e che sarà così sostituita). Queste ultime aliquote tuttavia potranno essere modificate dai Comuni a partire dal 2017.
C'è poi l'"imposta municipale secondaria facoltativa", la "seconda" IMU. Sarà decisa Comune per Comune, varata con una delibera del consiglio municipale e preceduta dal via libera di una consultazione popolare (anche on line). Sarà destinata agli esercizi commerciali e agli studi professionali e servirà a sostituire la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, l'imposta sulla pubblicità e le pubbliche affissioni. Si pagherà in base ai metri quadrati occupati e alla durata dell'occupazione.
"Per realizzare in forma progressiva e territorialmente equilibrata - è scritto nella bozza - la devoluzione ai Comuni del fisco sugli immobili è prevista la creazione di un fondo della durata di 5 anni". Il fondo "perequativo" sarà alimentato, attraverso meccanismi diversi, con lo spettro dei vari tributi sugli immobili. Infine i Comuni assumeranno un ruolo più forte nella lotta all'evasione: avranno il gettito incassato per l'iscrizione al catasto degli "immobili fantasma" mentre sale dal 33 al 50% la "compartecipazione" sugli incassi della lotta all'evasione.
FONTE: repubblica.it 04 agosto 2010
L'IMU sarà divisa in due. La "prima" IMU sulla casa scatterà dal 2014 e varrà per tutti i Comuni: si dovrà pagare sul possesso degli immobili (escludendo le prime case) e sulle compravendite. Ci sarà poi una seconda IMU, destinata agli immobili commerciali, e "facoltativa" per i Comuni, che riunirà le attuali imposte sull'occupazione di suolo pubblico e sulle affissioni.
L'"imposta municipale propria", la "prima" IMU, arriverà nel 2014 e verrà pagata da tutti i possessori di immobili. Non peserà sulle prime case e, di fatto, sarà una tassa sulla seconda casa (inglobando probabilmente IRPEF e ICI). Si verserà in quattro rate. Quale sarà l'aliquota della nuova imposta municipale? Per ora nessuna decisione, si dovrà attendere il varo del decreto del ministro dell'Economia. E' certo tuttavia che i Comuni potranno aumentare o diminuire il prelievo del 3 per mille.
Nota invece l'aliquota sui trasferimenti "tra vivi a titolo oneroso o gratuito, della proprietà di beni immobili": la tassa, che si aggiungerà all'IMU in caso di compravendita, sarà del 3% per le prime case e del 7% sulle altre (gli stessi livelli della imposta di registro che oggi si paga sulle compravendite e che sarà così sostituita). Queste ultime aliquote tuttavia potranno essere modificate dai Comuni a partire dal 2017.
C'è poi l'"imposta municipale secondaria facoltativa", la "seconda" IMU. Sarà decisa Comune per Comune, varata con una delibera del consiglio municipale e preceduta dal via libera di una consultazione popolare (anche on line). Sarà destinata agli esercizi commerciali e agli studi professionali e servirà a sostituire la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, l'imposta sulla pubblicità e le pubbliche affissioni. Si pagherà in base ai metri quadrati occupati e alla durata dell'occupazione.
"Per realizzare in forma progressiva e territorialmente equilibrata - è scritto nella bozza - la devoluzione ai Comuni del fisco sugli immobili è prevista la creazione di un fondo della durata di 5 anni". Il fondo "perequativo" sarà alimentato, attraverso meccanismi diversi, con lo spettro dei vari tributi sugli immobili. Infine i Comuni assumeranno un ruolo più forte nella lotta all'evasione: avranno il gettito incassato per l'iscrizione al catasto degli "immobili fantasma" mentre sale dal 33 al 50% la "compartecipazione" sugli incassi della lotta all'evasione.
FONTE: repubblica.it 04 agosto 2010