Provo a far chiarezza: il mio problema è proprio che non posso accettare le visite.
Dentro ho materiale professionale di alto livello e molto costoso (per intenderci, l'ammontare totale del suo valore supera di certo il valore stesso dell'immobile in questione), in cui ho riversato tutta la mia vita: non riesco neanche lontanamente a immaginare alla possibilità che ci sia gente che va e che viene per casa, con tutti i rischi del caso.
Se fosse solo il proprietario che volesse accedere alla casa (preavviso di 10 giorni come da contratto) per me non ci sarebbero problemi, lui ha già visto cosa c'è dentro di tanto prezioso. Ma se la cerchia si allarga... no grazie.
Naturalmente appena il proprietario mi ha comunicato da subito la sua intenzione di vendere (a voce), io ho immediatamente fatto presente il mio disagio e la mia indisponibilità. Di contro mi sono sentito rispondere con intransigenza, richiamato al contratto firmato, alle sue clausole, ecc.
Come già scritto in precedenza, sono al mio primo affitto e quindi totalmente inesperto: non avrei mai potuto immaginare e considerare questa possibilità. Diversamente mi sarei naturalmente tutelato in tal senso mettendo nero su bianco. Poi è anche vero che sapevo che lui voleva vendere fino alla scorsa estate, che aveva trovato difficoltà a concludere (dopo quasi 3 anni), ma sempre da "parole" sue aveva necessità di staccare la spina da questo pensiero per problemi personali di salute.
Inoltre ha sempre saputo dal principio quale fosse la mia professione, non poteva non capire o immaginare il valore di certe strumentazioni.
Avrebbe dovuto dirmelo prima della firma che voleva vendere.
Risultato: lui dopo l'ultima accesa discussione in merito, mi ha confermato che invierà raccomandata tramite cui confermerà la necessità di vendere l'immobile.
Appena la riceverò, invierò mio recesso (1 mese di preavviso da contratto).
(Su tutto questo aspetto potremmo aprire una lunga discussione perchè mi sembra evidente, anche dopo essermi informato in merito, che questa sia una pratica spesso messa in campo da agenti immobiliari e proprietari. Non servono a nulla le rassicurazioni ("ma cosa vuoi che sia una visita alla settimana?"... "ma che fastidio ti da una visita ogni quindici giorni?") fatte in seconda battuta ed giochi ormai fatti. A nessuno fa piacere ricevere gente straniera in casa propria, tanto meno ai proprietari ed agli agenti immobiliari. Questa situazione andrebbe gestita in trasparenza prima di firmare un contratto, cosa che invece mi sembra di capire che spesso non avvenga. E' il caso mio, in cui vengo informato della volontà di vendita sin dal primo giorno di affitto, non dopo sei mesi o comunque dopo un periodo minimo in cui le condizioni del proprietario sono mutate fino a portarlo a questa necessità. Questi metodi si palesano appunto come tali, totalmente privi di trasparenza nei confronti del locatore. Tutto questo IMO.).
Parallelamente sto rivalutando una soluzione che avevo già visitato e che potrebbe andarmi bene. Qui mi sono già accertato del fatto che non vi siano problemi del genere (cosa che poi formalizzerò naturalmente). L'unico aspetto da risolvere è quello relativo alle commissioni dell'agenzia, per il resto ho già l'accordo.