Buongiorno,
a inizio agosto ho fatto una proposta d'acquisto per uno dei due appartamenti in vendita in una soluzione bifamiliare. Come suggerito dall'agente, ho concesso fino a metà settembre come termine per l'accettazione, in modo tale che l'AI potesse proporre acquirenti anche per l'altro appartamento, perorando anche la mia causa, riuscendo a vendere entrambi nello stesso periodo. Ho saputo da un amico che anche suo padre ha chiamato recentemente per l'immobile che mi interessa ma l'agente non gli ha minimamente accennato che vi sia già una trattativa in corso. So che per legge l'agente può raccogliere anche più proposte nello stesso periodo, ma non dire che già c'è una trattativa in corso mi sembra davvero scorretto. Ciliegina sulla torta: ieri ho chiamato l'AI per avere spiegazioni e lui mi ha detto che assolutamente dice a chiunque chiami per l'appartamento in trattativa che vi è già una proposta in attesa di risposta (ovviamente mi ha mentito e mi sta prendendo in giro).
Io dunque mi chiedo: non esiste una normativa di riferimento a tutela dell'acquirente per questo comportamento dell'agente che, ritengo, sia contro correttezza e buona fede?
Esiste qualche strumento di tutela, anche solo a livello deontologico, se non legale?
Grazie mille, a presto
a inizio agosto ho fatto una proposta d'acquisto per uno dei due appartamenti in vendita in una soluzione bifamiliare. Come suggerito dall'agente, ho concesso fino a metà settembre come termine per l'accettazione, in modo tale che l'AI potesse proporre acquirenti anche per l'altro appartamento, perorando anche la mia causa, riuscendo a vendere entrambi nello stesso periodo. Ho saputo da un amico che anche suo padre ha chiamato recentemente per l'immobile che mi interessa ma l'agente non gli ha minimamente accennato che vi sia già una trattativa in corso. So che per legge l'agente può raccogliere anche più proposte nello stesso periodo, ma non dire che già c'è una trattativa in corso mi sembra davvero scorretto. Ciliegina sulla torta: ieri ho chiamato l'AI per avere spiegazioni e lui mi ha detto che assolutamente dice a chiunque chiami per l'appartamento in trattativa che vi è già una proposta in attesa di risposta (ovviamente mi ha mentito e mi sta prendendo in giro).
Io dunque mi chiedo: non esiste una normativa di riferimento a tutela dell'acquirente per questo comportamento dell'agente che, ritengo, sia contro correttezza e buona fede?
Esiste qualche strumento di tutela, anche solo a livello deontologico, se non legale?
Grazie mille, a presto