Un saluto a tutti, mi ritrovo per la prima volta a scrivere su questo forum sebbene da tempo legga con interesse i vostri contenuti.
Iniziai a muovere i miei primi passi circa 7 anni fa in questo lavoro che amo e che quotidianamente contribuisce alla mia crescita sia professionale che umana.
Lavoro attualmente in qualità di collaboratore in una nota ag. imm. della mia città, dove a mio avviso il mio tempo è in procinto di scadere. Con grande fatica ed impegno ho conseguito l'abilitazione, studiando la sera dopo il lavoro, assistendo mia madre totalmente invalida, per mesi interi, trascurando affetti, amicizie ed interessi. Mi sono sempre prodigato per il bene dell'ag. per la quale lavoro, cercando in più casi di porre rimedio alle approssimazioni del mio titolare con i clienti, ed ho attivamente contribuito alla crescita dei fatturati, giungendo lo scorso anno ad un fatturato sulle mie vendite di circa 90.000 euro (cifra percepita dal mio titolare). Ora però la mia stanchezza e frustrazione cominciano a farsi sentire pesantemente, e sto seriamente considerando di operare da solo. Allo stato attuale dopo anni di pressioni psicologiche e di zero gratifiche, sebbene sia in possesso del patentino, continuo a percepire un fisso di 500 euro (che mi viene corrisposto ogni tanto) ed un trattamento provvigionale del 10% sul venduto. Mi spiego meglio, in caso di vendita di un immobile, la percentuale spettante all'agenzia ammonta al 3% da parte venditrice ed altro 3% da parte acquirente. Su questa base il sottoscritto venditore percepirà il 10% su questo totale. Le acquisizione tra l'altro non mi vengono riconosciute, e a trattativa avanzata il mio titolare sul più bello si interpone tra me e cliente portando a conclusione l'affare, escludendomi di fatto da ogni possibilità di finalizzare. Nella città nella quale opero, non è raro poi imbattersi in clienti stranieri, con i quali inutile dirlo devo fare un lavoro estremamente spossante di traduzione e conversazione a causa della sua nulla conoscenza delle lingue straniere. Clienti spesso miei ed immobili da me acquisiti, passano attraverso il mio titolare, il quale si intasca il grosso dell' operazione lasciandomi con le briciole. La mia forse stupida onestà mi ha sempre portato ad evitare di portare a conclusione tali operazioni da solo, credendo di non voler fare una concorrenza sleale. In questo scenario per me sta diventando impossibile lavorare in modo sereno e produttivo, mi sento estremamente irritato e demotivato. Mi sta diventando impossibile lavorare con un individuo che mi paga quando vuole e che sostiene di essere sempre al verde, tutto questo mentre lo vedo sfoggiare vestiti costosi, orologi etc. Sono stufo di dover porre rimedio alle sue figuracce, e di dover tener banco da solo ad una agenzia dove la sua presenza fisicamente spesso latita. Mi scuso per lo sfogo, ma mi pare di aver capito che questi malcostumi siano dilaganti nel nostro settore. Un saluto a tutti.
Iniziai a muovere i miei primi passi circa 7 anni fa in questo lavoro che amo e che quotidianamente contribuisce alla mia crescita sia professionale che umana.
Lavoro attualmente in qualità di collaboratore in una nota ag. imm. della mia città, dove a mio avviso il mio tempo è in procinto di scadere. Con grande fatica ed impegno ho conseguito l'abilitazione, studiando la sera dopo il lavoro, assistendo mia madre totalmente invalida, per mesi interi, trascurando affetti, amicizie ed interessi. Mi sono sempre prodigato per il bene dell'ag. per la quale lavoro, cercando in più casi di porre rimedio alle approssimazioni del mio titolare con i clienti, ed ho attivamente contribuito alla crescita dei fatturati, giungendo lo scorso anno ad un fatturato sulle mie vendite di circa 90.000 euro (cifra percepita dal mio titolare). Ora però la mia stanchezza e frustrazione cominciano a farsi sentire pesantemente, e sto seriamente considerando di operare da solo. Allo stato attuale dopo anni di pressioni psicologiche e di zero gratifiche, sebbene sia in possesso del patentino, continuo a percepire un fisso di 500 euro (che mi viene corrisposto ogni tanto) ed un trattamento provvigionale del 10% sul venduto. Mi spiego meglio, in caso di vendita di un immobile, la percentuale spettante all'agenzia ammonta al 3% da parte venditrice ed altro 3% da parte acquirente. Su questa base il sottoscritto venditore percepirà il 10% su questo totale. Le acquisizione tra l'altro non mi vengono riconosciute, e a trattativa avanzata il mio titolare sul più bello si interpone tra me e cliente portando a conclusione l'affare, escludendomi di fatto da ogni possibilità di finalizzare. Nella città nella quale opero, non è raro poi imbattersi in clienti stranieri, con i quali inutile dirlo devo fare un lavoro estremamente spossante di traduzione e conversazione a causa della sua nulla conoscenza delle lingue straniere. Clienti spesso miei ed immobili da me acquisiti, passano attraverso il mio titolare, il quale si intasca il grosso dell' operazione lasciandomi con le briciole. La mia forse stupida onestà mi ha sempre portato ad evitare di portare a conclusione tali operazioni da solo, credendo di non voler fare una concorrenza sleale. In questo scenario per me sta diventando impossibile lavorare in modo sereno e produttivo, mi sento estremamente irritato e demotivato. Mi sta diventando impossibile lavorare con un individuo che mi paga quando vuole e che sostiene di essere sempre al verde, tutto questo mentre lo vedo sfoggiare vestiti costosi, orologi etc. Sono stufo di dover porre rimedio alle sue figuracce, e di dover tener banco da solo ad una agenzia dove la sua presenza fisicamente spesso latita. Mi scuso per lo sfogo, ma mi pare di aver capito che questi malcostumi siano dilaganti nel nostro settore. Un saluto a tutti.