Sono un centinaio circa all’anno le segnalazioni per scorretto esercizio dell’attività di agente immobiliare prese in esame dalla Commissione di vigilanza costituita da membri di giunta e funzionari della Camera di commercio.
Il 60% di questi contenziosi vengono archiviati perché si trova un accordo tra le parti o non sussistono presupposti sufficienti per procedere, mentre il 40% dà origine a provvedimenti sanzionatori decisi dalla Giunta della Camera di commercio che, solitamente, si traducono in una sospensione dall’albo da 1 a 6 mesi. Eventuali sanzioni pecuniarie sono invece di competenza comunale.
Ecco alcune delle infrazioni che ricorrono più frequentemente nelle segnalazioni sull’attività degli agenti immobiliari arrivate alla Camera di commercio di Milano – Servizio Albi, Ruoli ed Elenchi:
carenza di professionalità e accuratezza nella trattativa, mancato deposito dei formulari utilizzati o utilizzo di formulari diversi da quelli depositati, impiego di collaboratori non abilitati allo svolgimento della professione, condotta scorretta durante il negoziato pre-contrattuale, mancanza di trasparenza nella comunicazione di tutte le informazioni necessarie al perfezionamento dell’affare o di terzietà rispetto alle due parti nell’esercizio dell’intermediazione, mancata emissione di regolare fattura per l’incasso della provvigione.
(Fonte Avvenire.it)
Il 60% di questi contenziosi vengono archiviati perché si trova un accordo tra le parti o non sussistono presupposti sufficienti per procedere, mentre il 40% dà origine a provvedimenti sanzionatori decisi dalla Giunta della Camera di commercio che, solitamente, si traducono in una sospensione dall’albo da 1 a 6 mesi. Eventuali sanzioni pecuniarie sono invece di competenza comunale.
Ecco alcune delle infrazioni che ricorrono più frequentemente nelle segnalazioni sull’attività degli agenti immobiliari arrivate alla Camera di commercio di Milano – Servizio Albi, Ruoli ed Elenchi:
carenza di professionalità e accuratezza nella trattativa, mancato deposito dei formulari utilizzati o utilizzo di formulari diversi da quelli depositati, impiego di collaboratori non abilitati allo svolgimento della professione, condotta scorretta durante il negoziato pre-contrattuale, mancanza di trasparenza nella comunicazione di tutte le informazioni necessarie al perfezionamento dell’affare o di terzietà rispetto alle due parti nell’esercizio dell’intermediazione, mancata emissione di regolare fattura per l’incasso della provvigione.
(Fonte Avvenire.it)