gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
Buongiorno a tutti. Ci sono in rete un sacco di pareri discordanti su questo problema e desidererei sapere se qualcuno dei forumisti ha avuto esperienza diretta su tale problema: non vorrei avere altri pareri più o meno autorevoli, ma sapere se il problema si è già verificato e come si sono svolte le cose in qualche caso già accaduto.
Si acquista una casa usufruendo delle agevolazioni fiscali, ma non si risiede nello stesso Comune. Dopo alcuni mesi (non superiori ai 18: mettiamo 10, tanto per essere pratici) e fatti gli opportuni lavori, l'acquirente prende la residenza nel Comune. Se dopo un certo tempo (sempre per essere pratici, mettiamo 7-9 mesi dopo aver preso la residenza) l'acquirente dovesse trasferirsi in altra città, perderebbe i benefici fiscali a suo tempo applicati? In altre parole, è già successo a qualcuno (o a qualche conoscente diretto) di aver ricevuto dall'AdE una rettifica e di dover pagare la differenza per non aver mantenuto per un periodo "X" la residenza nel Comune dell'acquisto, pur avendola ottenuta entro i 18 mesi dall'atto ed avendola mantenuta un certo tempo (dimostrabile con certificato storico)? Ho chiesto al notaio che ha redatto il preliminare e mi ha detto che, una volta ottenuta la residenza nei termini stabiliti (18 mesi), si potrebbe anche cambiarla il giorno successivo senza alcun problema fiscale, perchè la legge non fissa nessun termine (questo è vero: ho controllato).
 

gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
questa è la risposta al quesito
...già, ma mi risulta che a qualcuno sono arrivate delle cartelle di rettifica e che l'interpretazione delle norme, come al solito, cambia da ufficio a ufficio ed ho aperto il forum proprio per cercare di interloquire con "qualcuno di questi <qualcuno>" per sapere come ci si dovrebbe comportare e come è andata a finire la cosa...
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Confermo. Quanto detto dal Notaio e da Umberto.Non ci sono termini per mantenerla. Vorrei sapere per curiosità che accertamenti sono arrivati in merito ai tuoi conoscenti

...già, ma mi risulta che a qualcuno sono arrivate delle cartelle di rettifica e che l'interpretazione delle norme, come al solito, cambia da ufficio a ufficio ed ho aperto il forum proprio per cercare di interloquire con "qualcuno di questi <qualcuno>" per sapere come ci si dovrebbe comportare e come è andata a finire la cosa...

Interpretazione di cosa se la norma è chiara?
 

Rosa1968

Membro Storico
La decadenza è prevista solo nel caso in cui non venga trasferita entro 18 mesi non si parla nella norma quanto tempo va mantenuta la residenza. Certo é che nel caso si ha necessità di spostare la residenza conviene mantenere un certificato che attesti che la residenza era stata portata nei termini dettati dalla legge. Quindi entro i 18 mesi.
 

Rosa1968

Membro Storico
Poi come al solito il contribuente deve dimostrare i motivi che lo hanno portato al trasferimento. Pensiamo ad una coppia che dopo l'acquisto vanno a vivere insieme e che ottemperano alla residenza nei termini ma ahimè decidono di separarsi e lui esce di casa .... E dovrà prendere una casa in affitto dove vivere. In questo caso se arriva un eventuale accertamento si può giustificare la motivazione. Io personalmente non ho sentito di accertamenti al riguardo.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Dall'anagrafe tributaria si vede ogni minimo cambiamento di residenza.o non hanno controllato bene o ci hanno provato. Infatti l'accertamento ę stato annullato. La legge nulla prevede.basta e avanza per annullare il tutto . L'accertamento tralatro ha obbligo di motivazione. Per me non hanno controllato a dovere.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Nel senso che hanno solo riscontrato la residenza al momento in cui è partito l'accertamento senza andare a spulciare lo storico che dimostrava che in effetti la residenza era stata trasferita, pur brevemente, nell'immobile?
 

gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
La decadenza è prevista solo nel caso in cui non venga trasferita entro 18 mesi non si parla nella norma quanto tempo va mantenuta la residenz
come al solito il contribuente deve dimostrare i motivi che lo hanno portato al trasferimento
...vedi, cara Rosa1968, che anche tu cadi in contraddizione? Prima dici che la norma prevede la decadenza solo nel caso che la residenza non sia trasferita entro i 18 mesi; poi dici che conviene "cautelarsi" con motivazioni che, peraltro, la legge non richiede e che non si sa chi debba interpretarle nel momento di un'eventuale contestazione: forse l'impiegato? Il funzionario dirigente? Il giudice (ma allora di deve fare causa)? Eppoi, "cautelarsi" per trasferimenti avvenuti in quali termini cronologici? Forse i tre anni per l'accertamento? E dove sta scritto? Anche il tuo è un parere: gradito e ti ringrazio, ma sempre un parere...

Nel senso che hanno solo riscontrato la residenza al momento in cui è partito l'accertamento senza andare a spulciare lo storico che dimostrava che in effetti la residenza era stata trasferita, pur brevemente, nell'immobile?
Esatto: troppa fatica per gli oberatissimi impiegati dell'AdE andare a fare controlli approfonditi; l'accertamento è oggi e vedo solo dove abita oggi, poi ci penserà il contribuente a fare ricorso, con tutte le conseguenze. Secondo te qualcuno saprà mai il nome di colui che, per negligenza, ha innescato il processo o, addirittura, lo punirà? E' come quando mi arrivò una cartella Equitalia (dopo avvisi e ingiunzioni alle quali pure avevo risposto, inviando le copie delle ricevute) per presunte bollette dell'acqua non pagate, mentre erano state pagate regolarmente: alla fine, dopo oltre un anno di "peregrinazioni", ho ottenuto lo sgravio ed ho appurato che tutto era nato dal fatto che i pagamenti erano stati fatti con bonifico (ammesso) e non con il bollettino di c/c postale: mentre le matrici di questi ultimi venivano lette automaticamente da una macchina, all'impiegato, tra un caffè e una sigaretta, semplicemente "non andava" di perdere tempo a leggere gli estratti conto della banca e procedere alla registrazione manuale dei pagamenti. In un Paese civile, forse l'impiegato sarebbe stato quantomeno "ripreso"...qui, invece, non si è riusciti neanche a sapere chi fosse...

In ogni caso, mi scuserete, ma finora ho ricevuto sempre graditi pareri, ma nessun "caso concreto" realmente accaduto...
 

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