Con compromesso notarile del 3 agosto 2011 ho promesso in vendita un'abitazione costruita nel 1958 (e mai ristrutturata), dando il permesso all'acquirente di ristrutturarla, a sue spese, prima del rogito previsto entro il mese di dicembre c.a.
Durante l'attività di ristrutturazione l'acquirente si è accorto che la fossa biologica non è allacciata alla pubblica fognatura, ma a "perdere"; cosa di cui io non ero a conoscenza, poiché abitata dai miei genitori (e da me ricevuta in eredità).
L'acquirente mi ha richiesto con lettera raccomandata il rimborso relativo ai lavori di installazione ed allacciamento alla fognatura della fossa settica tricamerale, accusandomi di avergli sottaciuto il fatto e quindi invocando anche l'esistenza di un vizio occulto.
Faccio presente che il predetto compromesso prevede in maniera esplicita il trasferimento della proprietà nello "stato di fatto e di diritto in cui si trova" e mi esonera dal garantire gli impianti, poiché "realizzati in epoca remota e comunque anteriormente al 5 marzo 1990".
Chiedo cortesemente se la richiesta dell'acquirente sia legittima e come lo stesso possa dimostrare il vizio occulto, ammesso possa essere nella fattispecie invocato, e se le clausole compromissorie surriferite abbiano una valenza liberatoria per il venditore.
Ringrazio anticipatamente in attesa di una vostra risposta.
Azelio
Durante l'attività di ristrutturazione l'acquirente si è accorto che la fossa biologica non è allacciata alla pubblica fognatura, ma a "perdere"; cosa di cui io non ero a conoscenza, poiché abitata dai miei genitori (e da me ricevuta in eredità).
L'acquirente mi ha richiesto con lettera raccomandata il rimborso relativo ai lavori di installazione ed allacciamento alla fognatura della fossa settica tricamerale, accusandomi di avergli sottaciuto il fatto e quindi invocando anche l'esistenza di un vizio occulto.
Faccio presente che il predetto compromesso prevede in maniera esplicita il trasferimento della proprietà nello "stato di fatto e di diritto in cui si trova" e mi esonera dal garantire gli impianti, poiché "realizzati in epoca remota e comunque anteriormente al 5 marzo 1990".
Chiedo cortesemente se la richiesta dell'acquirente sia legittima e come lo stesso possa dimostrare il vizio occulto, ammesso possa essere nella fattispecie invocato, e se le clausole compromissorie surriferite abbiano una valenza liberatoria per il venditore.
Ringrazio anticipatamente in attesa di una vostra risposta.
Azelio