Allarme rosso per il settore immobiliare mantovano
ALLARME ROSSO PER IL SETTORE IMMOBILIARE
06.02.2009
Nel mantovano in un anno sono crollate le transazioni
Nubi sempre più fitte si addensano intorno al settore immobiliare mantovano. È di pochi giorni fa la ricerca di Nomisma che ha certificato la stagnazione per quanto riguarda i canoni di affitto, addirittura in calo in diverse zone cittadine. Ma se l’andamento degli affitti è più o meno in linea con le altre città vicine, quello che desta maggiore preoccupazione è l’andamento delle transazioni immobiliari. A tal proposito la parola corretta sembra essere “crollo” e non semplicemente “stagnazione”. Si pensi alla compravendita di case: nel 2008, stando ai dati del consiglio notarile, il calo nel numero di transazioni è stato superiore al 20%. Ancora più evidente il calo dei movimenti nel settore dei terreni edificabili, dove il segno meno è stato pari al 34%.
Discorso non molto diverso per i terreni e gli edifici a destinazione diversa da quella abitativa. Per una tenuta dei terreni agricoli (transazioni diminuite di un piccolissimo 1,5%), si riscontra un crollo in doppia cifra per quanto riguarda uffici, negozi e locali da adibire ad attività artigianali (si va dal – 12% al – 18% a seconda della voce considerata). Anche i mutui concessi dalle banche ai privati risultano diminuire di oltre il 20% come logica conseguenza del diminuito volume d’affari. Ancora più problematico, se possibile, è il fatto che la concessione di mutui e linee di credito/finanziamento ha subito un brusco rallentamento anche per quanto riguarda le aziende.
Aziende dove le transazioni di immobili hanno seguito lo stesso andamento del mercato privato, con un calo intorno al 20% relativamente ad acquisto e vendita di uffici.
<span style="color: #000000; text-decoration: none;">Link all'articolo intero: </span>Allarme rosso per il settore immobiliare - Mantova Economia - Il quotidiano che da voce alle imprese - Quotidiano di informazione dell'economia mantovana.
ALLARME ROSSO PER IL SETTORE IMMOBILIARE
06.02.2009
Nel mantovano in un anno sono crollate le transazioni
Nubi sempre più fitte si addensano intorno al settore immobiliare mantovano. È di pochi giorni fa la ricerca di Nomisma che ha certificato la stagnazione per quanto riguarda i canoni di affitto, addirittura in calo in diverse zone cittadine. Ma se l’andamento degli affitti è più o meno in linea con le altre città vicine, quello che desta maggiore preoccupazione è l’andamento delle transazioni immobiliari. A tal proposito la parola corretta sembra essere “crollo” e non semplicemente “stagnazione”. Si pensi alla compravendita di case: nel 2008, stando ai dati del consiglio notarile, il calo nel numero di transazioni è stato superiore al 20%. Ancora più evidente il calo dei movimenti nel settore dei terreni edificabili, dove il segno meno è stato pari al 34%.
Discorso non molto diverso per i terreni e gli edifici a destinazione diversa da quella abitativa. Per una tenuta dei terreni agricoli (transazioni diminuite di un piccolissimo 1,5%), si riscontra un crollo in doppia cifra per quanto riguarda uffici, negozi e locali da adibire ad attività artigianali (si va dal – 12% al – 18% a seconda della voce considerata). Anche i mutui concessi dalle banche ai privati risultano diminuire di oltre il 20% come logica conseguenza del diminuito volume d’affari. Ancora più problematico, se possibile, è il fatto che la concessione di mutui e linee di credito/finanziamento ha subito un brusco rallentamento anche per quanto riguarda le aziende.
Aziende dove le transazioni di immobili hanno seguito lo stesso andamento del mercato privato, con un calo intorno al 20% relativamente ad acquisto e vendita di uffici.
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