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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti.

Vi sottopongo alcuni miei problemi sperando possiate darmi una mano.

Mia mamma vive ormai da molto tempo in un appartamento in affitto in un condominio di 4 alloggi senza amministratore.
Tale immobile è stato fino a poco tempo fa di proprietà di un anziano signore, il quale durante gli ultimi 4 anni ha ceduto 3 dei 4 alloggi ai rispettivi figli (uno a testa).
Mia madre stipulò il contratto d'affitto col padre ma, a seguito di una sua richiesta solo verbale, ha smesso di fare il bonifico a lui
e ha cominciato a farlo ad uno dei suoi figli (a detta sua il nuovo proprietario).
Come suggerito dallo studio tecnico che allora si occupò di redigere il contratto col padre, nelle causali dei bonifici (al figlio) abbiamo continuato a riportare il numero del contratto,
la data di stipula e l'indirizzo dell'alloggio.
Una prima domanda è: la modalità che abbiamo adottato (ormai da diversi anni) nel pagare gli affitti ci tutela da eventuali pretese ingiuste del vecchio proprietario?

Altro problema.

Nell'ultimo mese 2 dei 4 alloggi sono rimasti vuoti.
Avendo riscaldamento centralizzato a gasolio negli scorsi anni si è occupata mia mamma di contattare una ditta per la fornitura.
Essendo tutti e 4 gli alloggi occupati non ci sono mai stati problemi nel pagamento della quota di ogni singolo alloggio.
Essendo l'impianto senza valvole termostatiche tale quota veniva calcolata in maniera forfettaria in 1/4.
Verificatasi appunto la nuova situazione di 2 alloggi vuoti, mia madre alcune settimane fa, in previsione dell'arrivo della stagione fredda,
ha contattato telefonicamente il figlio (proprietario dell'alloggio) chiedendogli di occuparsi dell'approvvigionamento di gasolio ed eventualmente
di comunicare agli altri due fratelli (proprietari dei due alloggi vuoti) la richiesta della piombatura dei radiatori.
Inutile dirvi che, nonostante un sollecito di mia mamma anche ad uno dei due fratelli, non ha ancora ricevuto notizie da nessuno nè sulla fornitura di gasolio (il cui ammontare cambia ovviamente in funzione degli alloggi riscaldati) nè sull'eventuale fornitura.

A questo punto, in caso di "latitanza" del padrone di casa, cosa mi consigliate di fare?

Posso fare una raccomandata R.R al proprietario dell'alloggio affittato da mia mamma in cui chiedo che venga attivata la fornitura e che vengano piombati i radiatori degli alloggi vuoti pena la sospensione del pagamento dell'affitto?
In alternativa posso, sempre attraverso raccomandata R.R al proprietario dell'alloggio affittato da mia mamma chiedere che, dovendo ricorrere a mezzi alternativi per il riscaldamento (stufe elettriche ecc...) mi venga ridotta la cifra da pagare per l'affitto?
Se si, esistono delle regole per calcolare tale riduzione?

Altrimenti cosa mi consigliate di fare?

So che sono un po' di domande quindi vi ringrazio per la pazienza e per la disponibilità.

Ciao.
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Prudenza. Potrebbero avre interesse che tu te ne andassi.
In tutte le questioni bisogna guardare il lato pratico.
Se puoi sopperire con altro mezzo di riscaldamento, fallo. Anche il gasolio costa.
Vedi il gas è una buona alternativa. Non vorrei che il proprietrio non facesse nulla e tu ti metta dalla parte del torto.
 

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