Mi è stata affidata la vendita di un immobile, facente parte della Gestione "piano INA CASA", costruito nel lontano 1962. Il mio cliente acquista nel 2006 ma sull'atto di compravendita viene riportato solo che i venditori dichiarano la commerciabilità dell'immobile pervenuto a loro in virtù di successione di morte dell'allora capofamiglia e che la costruzione dell'immobile è iniziata precedentemente al 1 settembre 1967 e non è interessato da previsioni di condono o sanatoria.
Sulla visura per immobile non vengono riportate note o riferimenti precedenti. Mentre sulla planimetria viene indicata la Ditta Gestione INA CASA- Roma, che era la parte "venditrice"
Insomma, questo mio cliente ha acquistato un appartamento ctg A/3 da privati, così sembrerebbe.
Mi chiedo, e vi chiedo: cosa dovrei verificare a questo punto se lo stesso notaio non ha riportato nè menzionato alcun riferimento su eventuali riscatti o assegnazioni al nucleo familiare? Voglio dire: se domani ho un acquirente, il suo notaio si atterrà su quanto riportato nell'atto di provenienza? Io, non credo...
Insomma, cosa mi consigliate di fare? Da dove comincio?
Sulla visura per immobile non vengono riportate note o riferimenti precedenti. Mentre sulla planimetria viene indicata la Ditta Gestione INA CASA- Roma, che era la parte "venditrice"
Insomma, questo mio cliente ha acquistato un appartamento ctg A/3 da privati, così sembrerebbe.
Mi chiedo, e vi chiedo: cosa dovrei verificare a questo punto se lo stesso notaio non ha riportato nè menzionato alcun riferimento su eventuali riscatti o assegnazioni al nucleo familiare? Voglio dire: se domani ho un acquirente, il suo notaio si atterrà su quanto riportato nell'atto di provenienza? Io, non credo...
Insomma, cosa mi consigliate di fare? Da dove comincio?