Buongiorno a tutti.
Sto valutando l’acquisto di una casa a Udine costruita nei primi anni ’70. Misurandola, ho visto che l’altezza effettiva dei locali è di 268 centimetri, anche se sulla planimetria sono indicati 270 centimetri. L’ho fatto notare all’agente immobiliare, che mi ha risposto che in Friuli una legge regionale stabilisce l’altezza minima per l’abitabilità a 250 centimetri. Di questo ho trovato conferma a livello legale in rete, scoprendo però che la legge in questione è del 1985. Quello che dunque mi domando è: la legge avrà valore retroattivo (e quindi dal 1985 in poi qualsiasi immobile residenziale in Friuli, indipendentemente da quando è stato edificato, sarà giudicato abitabile a patto d’avere locali più alti di 250 cm), oppure c’è il rischio che la casa possa vedersi negata l’abitabilità perché non rispondente ai requisiti previsti al momento della sua costruzione?
Spero che il quesito non vi sembri paranoico, ma lo chiedo anche in vista della possibilità di ristrutturarla sovrapponendo un nuovo parquet, quindi andando ancora a limare qualche centimetro a quei 268… E appunto volevo capire se era un’ipotesi che è meglio scartare per prudenza, oppure se l’eventuale retroattività dell’altezza minima a 250 cm risolverebbe ogni dubbio.
Grazie in anticipo a tutti (anche per i molti preziosi consigli che finora mi avete donato).
Sto valutando l’acquisto di una casa a Udine costruita nei primi anni ’70. Misurandola, ho visto che l’altezza effettiva dei locali è di 268 centimetri, anche se sulla planimetria sono indicati 270 centimetri. L’ho fatto notare all’agente immobiliare, che mi ha risposto che in Friuli una legge regionale stabilisce l’altezza minima per l’abitabilità a 250 centimetri. Di questo ho trovato conferma a livello legale in rete, scoprendo però che la legge in questione è del 1985. Quello che dunque mi domando è: la legge avrà valore retroattivo (e quindi dal 1985 in poi qualsiasi immobile residenziale in Friuli, indipendentemente da quando è stato edificato, sarà giudicato abitabile a patto d’avere locali più alti di 250 cm), oppure c’è il rischio che la casa possa vedersi negata l’abitabilità perché non rispondente ai requisiti previsti al momento della sua costruzione?
Spero che il quesito non vi sembri paranoico, ma lo chiedo anche in vista della possibilità di ristrutturarla sovrapponendo un nuovo parquet, quindi andando ancora a limare qualche centimetro a quei 268… E appunto volevo capire se era un’ipotesi che è meglio scartare per prudenza, oppure se l’eventuale retroattività dell’altezza minima a 250 cm risolverebbe ogni dubbio.
Grazie in anticipo a tutti (anche per i molti preziosi consigli che finora mi avete donato).