A detta dell'agente l'abitabilità manca e non potrà mai essere concessa proprio per l'altezza ridotta dei soffitti, che se non sbaglio sono 2,40mt.. probabilmente la palazzina è stata costruita molti decenni fa e a quei tempi non c'erano ovviamente le normative di oggi..
In realtà la situazione sembra differente leggendo quanto scritto da
@Cawy : le norme igieniche-sanitarie odierne risalgono al 1975 e prevedevano/prevedono tra le altre cose altezze minime per i vani "principali" adibiti ad abitazione ml 2,70, che scendono a 2,40 ml per i vani "secondari".
Queste stesse altezze fanno differenza da un punto di vista urbanistico-edilizio tra SU (superficie utile) e SA (superficie accessoria) e quindi spesso tutt'oggi si posizionano ambienti di servizio (bagni, lavanderie, depositi, cantine, disimpegni, ...) nei sottotetti con un'altezza media pari ad almeno 2,40 ml.
Capito ciò mi viene da chiedermi se l'appartamento in questione sia legittimo o meno, ovvero nei precedenti edilizi presso il comune cosa c'è scritto come destinazione d'uso dei locali?
Questo è il punto fondamentale da chiarire, perché da questo possono discendere differenti strade! Per esempio, ci potrebbe essere stato un condono per il cambio di destinazione d'uso (un classico!) dei vani, e, se non fosse stata richiesta l'abitabilità al tempo, la si potrebbe richiedere oggi!!!