Ancora manette intorno ai polsi degli Agenti Immobiliari
La lotta alla prostituzione non si ferma, ancora arresti a Silvi, ancora manette intorno ai polsi di agenti immobiliari. Lo avevano detto i Carabinieri nella conferenza stampa avvenuta a Marzo nell'ufficio del Capitano Luigi Delle Grazie Comandante della Compagnia di Giulianova, il giorno dell'arresto di Giansante Carmine e della sua segretaria, che l'operazione convenzionalmente chiamata "Non Solo affitti" aveva compiuto "solo" il primo passo, e così è stato: all'alba di oggi i Carabinieri della Compagnia di Giulianova, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. di Teramo Dott.ssa Marina Tommolini su richiesta del P.M. Dott. Stefano Giovagnoni, a carico di D.E. A. e B. C. C. Anche in questo caso il provvedimento del Giudice delle Indagini Preliminari contiene la misura cautelare reale del sequestro preventivo di tre appartamenti siti in via Saline, via Reno e via Roma di Silvi. Appartamenti ritenuti beni che sono specificamente, organicamente e stabilmente strumentali rispetto all'attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Questi, infatti, i capi d'accusa a carico di D.E. e del B.; nelle 18 pagine dell'ordinanza di misura cautelare personale e sequestro preventivo, vengono snocciolati mesi di indagini compiute dai Carabinieri, i quali tessera dopo tessera hanno ricostruito l'immagine di un puzzle ormai perfettamente conosciuto alle Forze dell'Ordine che loro stessi hanno più volte definito "Sistema Silvi", i cui protagonisti principali sono giovani prostitute perlopiù rumene, gli agenti immobiliari, i proprietari degli appartamenti e gli appartamenti stessi perché strumentali all' esercizio della prostituzione.
Il provvedimento del G.I.P. non lascia spazio a dubbi, gli agenti immobiliari e i proprietari di appartamenti rispondono di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, quando "vi è la prova della sussistenza della (quantomeno) "sopravvenuta" consapevolezza da parte dell'agente immobiliare e/o proprietario di un appartamento, di quale fosse l'effettiva destinazione di ciascun immobile e da dove traessero le "inquiline" il denaro per pagare loro l'affitto"., L'attività d'indagine, in questo secondo giro di boa, ha interessato anche direttamente il proprietario di uno degli appartamenti sequestrati, T.A. 35enne residente a Silvi (TE), il quale dovrà rispondere dei predetti capi d'accusa; i Carabinieri, infatti, sottolineano l'importanza di questo passaggio, poiché vogliono lanciare uno specifico messaggio proprio ai proprietari degli immobili, i quali, continuano gli inquirenti, qualora sottoposti a procedimento penale, come nel caso di T.A., anche per la sola condotta del favoreggiamento della prostituzione, oltre al sequestro dell'immobile, potrebbero rischiare anche la successiva confisca con un forte danno economico consistente nella perdita materiale del bene.
C'è riserbo nei volti e nelle dichiarazioni degli inquirenti, i quali fanno sapere che la piaga della prostituzione nella Città di Silvi è un fenomeno complesso e difficile da estirpare perché si è radicato nel tempo, ma è proprio quel riserbo a lanciare un preciso messaggio, ossia quello che "l'Operazione Non Solo Affitti", non è ancora finita, poiché si capisce che la loro attenzione al fenomeno è forte, ma scevra da inutili protagonismi.
Nei prossimi giorni, ha fatto sapere il Capitano Delle Grazie, i Carabinieri effettueranno dei turni di servizio con presenza stanziale nelle zone maggiormente colpite dal fenomeno, ciò per garantire maggiore sicurezza ai tanti cittadini che iniziano a popolare i numerosi appartamenti della bellissima "Zona Piomba". Le pattuglie vigileranno a maglie strette le vie più interessate dal fenomeno facendo sentire la loro vicinanza ai cittadini residenti ed ai turisti, nei confronti dei quali i Carabinieri vogliono mantenere fede alla promessa fattagli l'estate scorsa.
Entrambi gli arrestati sono stati ristretti presso il carcere di Castrogno a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
IL COMANDANTE
(Capitano Luigi Delle Grazie)
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La lotta alla prostituzione non si ferma, ancora arresti a Silvi, ancora manette intorno ai polsi di agenti immobiliari. Lo avevano detto i Carabinieri nella conferenza stampa avvenuta a Marzo nell'ufficio del Capitano Luigi Delle Grazie Comandante della Compagnia di Giulianova, il giorno dell'arresto di Giansante Carmine e della sua segretaria, che l'operazione convenzionalmente chiamata "Non Solo affitti" aveva compiuto "solo" il primo passo, e così è stato: all'alba di oggi i Carabinieri della Compagnia di Giulianova, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. di Teramo Dott.ssa Marina Tommolini su richiesta del P.M. Dott. Stefano Giovagnoni, a carico di D.E. A. e B. C. C. Anche in questo caso il provvedimento del Giudice delle Indagini Preliminari contiene la misura cautelare reale del sequestro preventivo di tre appartamenti siti in via Saline, via Reno e via Roma di Silvi. Appartamenti ritenuti beni che sono specificamente, organicamente e stabilmente strumentali rispetto all'attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Questi, infatti, i capi d'accusa a carico di D.E. e del B.; nelle 18 pagine dell'ordinanza di misura cautelare personale e sequestro preventivo, vengono snocciolati mesi di indagini compiute dai Carabinieri, i quali tessera dopo tessera hanno ricostruito l'immagine di un puzzle ormai perfettamente conosciuto alle Forze dell'Ordine che loro stessi hanno più volte definito "Sistema Silvi", i cui protagonisti principali sono giovani prostitute perlopiù rumene, gli agenti immobiliari, i proprietari degli appartamenti e gli appartamenti stessi perché strumentali all' esercizio della prostituzione.
Il provvedimento del G.I.P. non lascia spazio a dubbi, gli agenti immobiliari e i proprietari di appartamenti rispondono di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, quando "vi è la prova della sussistenza della (quantomeno) "sopravvenuta" consapevolezza da parte dell'agente immobiliare e/o proprietario di un appartamento, di quale fosse l'effettiva destinazione di ciascun immobile e da dove traessero le "inquiline" il denaro per pagare loro l'affitto"., L'attività d'indagine, in questo secondo giro di boa, ha interessato anche direttamente il proprietario di uno degli appartamenti sequestrati, T.A. 35enne residente a Silvi (TE), il quale dovrà rispondere dei predetti capi d'accusa; i Carabinieri, infatti, sottolineano l'importanza di questo passaggio, poiché vogliono lanciare uno specifico messaggio proprio ai proprietari degli immobili, i quali, continuano gli inquirenti, qualora sottoposti a procedimento penale, come nel caso di T.A., anche per la sola condotta del favoreggiamento della prostituzione, oltre al sequestro dell'immobile, potrebbero rischiare anche la successiva confisca con un forte danno economico consistente nella perdita materiale del bene.
C'è riserbo nei volti e nelle dichiarazioni degli inquirenti, i quali fanno sapere che la piaga della prostituzione nella Città di Silvi è un fenomeno complesso e difficile da estirpare perché si è radicato nel tempo, ma è proprio quel riserbo a lanciare un preciso messaggio, ossia quello che "l'Operazione Non Solo Affitti", non è ancora finita, poiché si capisce che la loro attenzione al fenomeno è forte, ma scevra da inutili protagonismi.
Nei prossimi giorni, ha fatto sapere il Capitano Delle Grazie, i Carabinieri effettueranno dei turni di servizio con presenza stanziale nelle zone maggiormente colpite dal fenomeno, ciò per garantire maggiore sicurezza ai tanti cittadini che iniziano a popolare i numerosi appartamenti della bellissima "Zona Piomba". Le pattuglie vigileranno a maglie strette le vie più interessate dal fenomeno facendo sentire la loro vicinanza ai cittadini residenti ed ai turisti, nei confronti dei quali i Carabinieri vogliono mantenere fede alla promessa fattagli l'estate scorsa.
Entrambi gli arrestati sono stati ristretti presso il carcere di Castrogno a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
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(Capitano Luigi Delle Grazie)
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