STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
OT urgente, perdonatemi!!!!

Proci...ma ....:confuso: :amore::fiore:

NON è uno scambio di cortesie : Professionisti più seri e impegnati di Te.....io giuro che non ne conosco proprio!!!! Eppure ne conosco tanti!
Che peccato non essere io a Forlì o tu a Pescara!!!!!
Avrei cercato in ogni modo di Lavorare insieme!!!!! :amore:
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Sperando di aver correttamente inteso la tua domanda, vado alla sintesi:
i limiti di godimento della proprietà privata possono essere aggiunti ESCLUSIVAMENTE da un accordo negoziale tra TUTTI i proprietari.
Per le unità che hanno dei comproprietari NON basta la firma di uno, bensì occorre la firma di tutti loro.
Esempio : l'interno 12 è di mario e giulia, coniugi? devono firmare tutti e due!
l'interno 23 è degli "eredi pancrazio", fratelli e coniuge di pancrazio? devono firmare tutti!
E così via.
ORA : questo non potrà MAI avvenire in un'assemblea, perchè in assemblea (da codice civile) è VIETATA la presenza di più comproprietari e per ogni proprietà può essere presente UN rappresentante che, appunto, rappresenta l'intera proprietà!!!
Ricapitolando: per porre nuovi limiti alle facoltà di godimento di una unità immobiliare occorre che vi sia il consenso di TUTTI coloro che ne sono titolari.
E in un palazzo può benissimo decidersi QUALUNQUE limite di godimento delle parti PRIVATE. Ma questo non potrà MAI essere imposto a chi NON LO HA SOTTOSCRITTO! (in fondo è anche molto semplice, no? ;) )
 

Procicchiani

Membro Attivo
Amm.re Condominio
Scusa studiominucci puoi chiarirmi:
"non esiste nessuna assemblea al mondo che possa importi questo limite" intesa come dici di assemblea senza unanimità dei condomini. Perchè se così non fosse anche se avesse firmato :)shock:) l'assemblea sarebbe giuridicamente inesistente? di conseguenza non esiste il vincolo?
Se in assemblea si presentano tutti i condomini? diventa valida la decisione?
grassssie

per fare un contratto non è necessaria un assemblea
è necessario che ci siano tutte le parti in causa, tutti i proprietari

è vero che in assemblea non dovrebbero mai esserci tutti i comproprietari, ma ... a me capita in continuazione di avere marito e moglie ... e non li ho mai cacciati
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
ORA : questo non potrà MAI avvenire in un'assemblea, perchè in assemblea (da codice civile) è VIETATA la presenza di più comproprietari e per ogni proprietà può essere presente UN rappresentante che, appunto, rappresenta l'intera proprietà!!!

MA se all'assemblea e all'amministratore sta bene che siano presenti tutti i comproprietari delle unità immobiliari, chi gli vieta di sottoscrivere una delibera come nel mio caso riportato e darle efficacia?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
NB: gli amici mi chiamano Prociotta, è anche il mio nick name abituale su internet

... ecco perchè le risposte mi ricordavano l'UNICA (... quasi .. ;)) frequentatrice di un altro blog parallelo(l'hai chiamato tu così poco fa, richiamando una sentenza, che inizialmente frequentavo prima di conoscere Immobilio), cui prestare attenzione, per la documentata competenza delle risposte....
Senza offesa per gli altri interlocutori, credo tu condivida che dall'altra parte ci sono troppi abituee (si scrive così ?) che si permettono di distribuire opinioni personali a mo di sentenze... :^^: e si arrabbiano moltissimo se solo accenni a proporre una diversa visione...:risata:
Ho qualche volta bighellonato anche in propit: anche li tira la stessa aria: deve essere il riflesso condizionato delle assemblee condominiali.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
perchè in assemblea (da codice civile) è VIETATA la presenza di più comproprietari e per ogni proprietà può essere presente UN rappresentante che, appunto, rappresenta l'intera proprietà!!!

Piacere di conoscerti: vista la stima di Prociotta, devo dedurre che vale la proprietà transitiva....!
Ma ho una piccola osservazione: il C.C. NON VIETA da nessuna parte (almeno mi pare) la presenza di più comproprietari. Sono invece le d.a.c.c. all'art. 67 che indicano il diritto ad un solo rappresentante nell'assemblea: questo implica che ciascuna proprietà parlerà con una voce sola, e conterà come singolo condomino nella conta delle teste per il quorum. Ma non necessariamente VIETA la mera ed educata presenza. Forse è un sofisma, ma mi pare lecito.

Approfitto della tua competenza per chiederti un parere pertinente al tema oggetto di questa discussione.

Se i condomini all'unanimità sottoscrivono una scrittura privata che pone limiti, condizioni, o condivisione di diritti su singole porzioni di proprietà immobiliari individuali di una parte soltanto dei condomini, a godimento di tutti, questo impegno è trasmissibile ai successivi acquirenti non firmatari?

Questo impegno, che vincoli o ceda diritti individuali su immobili, deve necessariamente essere registrato per avere valore legale verso terzi?

Se opportuno posso illustrare meglio con mp la situazione. Grazie.
 

maria antonietta

Membro Attivo
Agente Immobiliare
In poche parole in una assemblea è vietata ma tollerata la presenza di tutti i comproprietari?
Ma relativamente alle votazioni naturalmente valgono per uno...... quindi non tutti i comproprietari.....quindi assemblea con votazione di uno per unità immobiliare..... giusto?
Forse è questo che intede Roby?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Forse è questo che intede Roby?
Mi permetto di immaginare cosa intendesse Roby, per fare indirettamente una domanda.

Se sussiste in assemblea la presenza fisica di tutti (TUTTI) i condomini, e questi deliberano di imporsi delle limitazioni es. box, e si verbalizza che tutti i proprietari elencati al completo all'UNANIMITA' accettano di convenire su quanto deciso, questo verbale assume valore contrattuale o sussiste un vizio di forma? Ad esempio perchè manca la sottoscruzione di tutti, o perchè non impostata come scrittura fra co-firmatari?
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
MA se all'assemblea e all'amministratore sta bene che siano presenti tutti i comproprietari delle unità immobiliari, chi gli vieta di sottoscrivere una delibera come nel mio caso riportato e darle efficacia?

Potrà sembrare una sottigliezza cavillosa, ma non è così : una cosa è l'assemblea (come disciplinata dal nostro ordinamento) e ben altra cosa è un atto negoziale (ossia contratto). E fra l'ipotesi di tot persone riunite per contrattare liberamente i fatti loro e la diversa ipotesi di un'assemblea....c'è un oceano di mezzo. Sono due situazioni legalmente del tutto diverse .
Tutte le conseguenze relativi agli effetti giuridici derivano da questa differenza tra le due situazioni, e cerco di spiegarmi.

Il contratto:
Ognuno di noi è ovviamente libero di incontrarsi (o riunirsi, se preferiamo) con altre persone e , quando queste persone sono insieme, possono assolutissimamente disporre dei loro diritti come meglio ritengono, anche imoegnandosi a mutilarli reciprocamente. Quello a cui danno luogo è un patto negoziale (o contratto che dir si voglia) che li obbliga reciprocamente a ciò a cui hanno deciso di obbligarsi, ed è perfettamente valido FRA LORO, purchè non sia contrario a norme imperative di legge o all'ordine pubblico o al buon costume. MA OBBLIGA QUELLI CHE HANNO SCELTO DI OBBLIGARSI E SOLO LORO. (Ecco perchè ti dicevo che se non hai firmato quel patto vincolante di vendere il secondo garage solo insieme all'appartamento..nessuno può importi di fare così).

L'assemblea:
l'assemblea (che sia di una società o che sia di un condominio) è una cosa TUTTA diversa da quello che abbiamo appena detto.
E' radicalmente diversa per il fatto che (per legge) l'assemblea è quell'organo collegiale che (quando ritualmente convocato) DELIBERA A MAGGIORANZA sugli argomenti che per legge rientrano nelle sue potestà.
Vale a dire : per ciò che legalmente rientra nelle potestà dell'assemblea...non è affatto necessario che sian d'accordo tutti i partecipanti all'ente o all'assemblea , perchè e la legge stessa a stabilire che la volontà espressa dalla maggioranza VINCOLI anche gli assenti e gli astenuti e i dissenzienti.
Bene : nel condominio l apotestà dell'assemblea è rigorosissimamente limitata alla gestione dei beni comuni (non certo di quelli privati dei singoli condòmini). Per cui : nessuna assemblea potrà mai sognare di decidere "a maggioranza" quel che io devo fare a casa mia se io non ho partecipato con la mia firma (e ri-ecco perchè ti dicevo che se non hai firmato quel patto vincolante di vendere il secondo garage solo insieme all'appartamento..nessuno può importi di fare così).

SINTESI: più persone che si incontrano per fare un patto fra loro e più persone che si incontrano per un'assemblea condominiale.....sono due realtà abissalmente diverse, sul piano legale.
MA in nessuno dei due casi potrà ritenersi vincolato nelle facoltà di godimento quel proprietario che NON abbia personalmente sottoscritto la propria adesione a a quel vincolo : se il vincolo deriva da una riunione in cui è stato stilato un contratto non può esservi costretto chi non abbia sottoscritto quel contratto; se il vincolo deriva da una riunione che pretendeva di essere un'assemblea condominiale non può esservi costretto perchè l'argomento è del tutto al di fuori delle potestà assembleari e quindi non c'è maggioranza al mondo che possa dettar legge sulla proprietà individuale limitandone l'utilizzo.
 

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