Buongiorno a tutti, spero che riusciate a chiarire un mio grosso dubbio, sul quale non riesco ad avere un parere chiaro e semplice. Se eventualmente ci fosse qualcuno disposto a spiegarlo o ad indirizzarmi su qualche guida, semplice gli sarei molto grato.
Questo dubbio mi nasce poiché verificando molti avvisi di vendita di immobili ho notato:
In caso di richiesta ex art. 41 T.U.B. avanzata dal creditore fondiario, l’aggiudicatario verserà direttamente al creditore fondiario, nel termine indicato nell’offerta, le somme del residuo prezzo (al netto di quelle necessarie per le spese della procedura) comunicategli dal delegato e sul conto della procedura le somme relative alle spese con le modalità sopra indicate; entro i 10 giorni successivi al pagamento, l’aggiudicatario dovrà depositare presso lo studio del professionista delegato, l’originale della quietanza rilasciata dall’istituto di credito.
Significa quindi che la banca può chiedere la restituzione della differenza tra il valore di ipoteca che è presente sulla stima ed il valore di aggiudicazione? Gli immobili all’asta, una volta aggiudicati, trasferiscono anche il debito o parte di esso che era ( e probabilmente rimane) in capo all’esecutato? Non ho chiaro per nulla quando in un asta interviene il Testo unico bancario e si parla di art. 41 comma 5 e 6; tutti gli immobili sui quali è presente ipoteca sono interessati da questa normativa o anche altri?
Per semplificarla, un immobile ha un mutuo ipotecario di 100 , la base d’asta è a 50; ammesso che io riesca ad aggiudicarmelo a 50 oppure a 50 meno 1/4 , significa che devo intervenire per il restante debito e restituire i soldi alla banca?
Se così fosse, dove sta la convenienza nell’acquistare beni all’asta? Leggevo infatti di alcuni episodi che ho trovato in rete che ci sono state persone che si sono aggiudicate il bene, e successivamente la banca scriveva loro di restituire la somma residua? Ma quindi dove sta la convenienza se devo restituire alla banca un ulteriore cifra oltre a quella di aggiudicazione dell’immobile?
Nella mia più totale ignoranza pensavo che al momento dell’aggiudicazione, visto che il bene viene venduto libero da gravami ed ipoteche, automaticamente null’altro fosse dovuto oltre alle spese di aggiudicazione + spese notarili ed eventuale IVA.
Mi scuso anticipatamente se l’argomento è già stato trattato, o se chiedo cose che per Voi professionisti sono ovvie, ma per me è un punto cruciale da trattare.
Anche se non sono stato in grado di trattare correttamente l’argomento, spero possiate essermi d’aiuto e rispondere alla mie domande poichè trovo questo argomento abbastanza compicato. Grazie
Questo dubbio mi nasce poiché verificando molti avvisi di vendita di immobili ho notato:
In caso di richiesta ex art. 41 T.U.B. avanzata dal creditore fondiario, l’aggiudicatario verserà direttamente al creditore fondiario, nel termine indicato nell’offerta, le somme del residuo prezzo (al netto di quelle necessarie per le spese della procedura) comunicategli dal delegato e sul conto della procedura le somme relative alle spese con le modalità sopra indicate; entro i 10 giorni successivi al pagamento, l’aggiudicatario dovrà depositare presso lo studio del professionista delegato, l’originale della quietanza rilasciata dall’istituto di credito.
Significa quindi che la banca può chiedere la restituzione della differenza tra il valore di ipoteca che è presente sulla stima ed il valore di aggiudicazione? Gli immobili all’asta, una volta aggiudicati, trasferiscono anche il debito o parte di esso che era ( e probabilmente rimane) in capo all’esecutato? Non ho chiaro per nulla quando in un asta interviene il Testo unico bancario e si parla di art. 41 comma 5 e 6; tutti gli immobili sui quali è presente ipoteca sono interessati da questa normativa o anche altri?
Per semplificarla, un immobile ha un mutuo ipotecario di 100 , la base d’asta è a 50; ammesso che io riesca ad aggiudicarmelo a 50 oppure a 50 meno 1/4 , significa che devo intervenire per il restante debito e restituire i soldi alla banca?
Se così fosse, dove sta la convenienza nell’acquistare beni all’asta? Leggevo infatti di alcuni episodi che ho trovato in rete che ci sono state persone che si sono aggiudicate il bene, e successivamente la banca scriveva loro di restituire la somma residua? Ma quindi dove sta la convenienza se devo restituire alla banca un ulteriore cifra oltre a quella di aggiudicazione dell’immobile?
Nella mia più totale ignoranza pensavo che al momento dell’aggiudicazione, visto che il bene viene venduto libero da gravami ed ipoteche, automaticamente null’altro fosse dovuto oltre alle spese di aggiudicazione + spese notarili ed eventuale IVA.
Mi scuso anticipatamente se l’argomento è già stato trattato, o se chiedo cose che per Voi professionisti sono ovvie, ma per me è un punto cruciale da trattare.
Anche se non sono stato in grado di trattare correttamente l’argomento, spero possiate essermi d’aiuto e rispondere alla mie domande poichè trovo questo argomento abbastanza compicato. Grazie