Lo sta facendo anche Monica.
Ma ripeto, è importante fare un distinguo:
se lo fai come me, cioè cercando di salvare le situazioni prima di un procedimento esecutivo che sfocia nell'asta, preparati l'aureola e a non farci soldi. Al massimo conquisti dei clienti che forse parleranno bene di te.
Se lo fai in modo giusto imprenditorialmente, attendi che la procedura sia attiva, quindi ci sia già un valore accettato e periziato sul quale lavorare (o decidere di non lavorare) e dove tutti sono "costretti" a esser decisi sulla base di dati certi (le banche sono lente fino al limite della deficienza quando si tratta di decidere su questioni "libere") e lo fai con strumenti di lavoro che rtipermettono di contrattare ocn le banche da posizioni di forza.
Di certo le banche NON VOGLIONO avere a che fare con società organizzate proprio perchè NON le controllano essendo in posizioni di debolezza (una struttura viene da te banca e ti fa una offerta a stralcio su diverse posizioni molto bassa, che tu BANCA accetti perchè un conto è contrattare una posizione, un conto è rischiare di perdere l'archiviazione di più posizioni alla volta).
Quindi le banche cercano anche rapporti con più agenti singoli, perchè su quelle posizioni, facendo lavorare molto di più l'agente, prendono più soldi.
Le associazioni sono perfettamente carenti e incapaci da questo punto di vista, in quanto non promuovendo in modo corretto la collaborazione e avendo evitato qualsiasi progetto di sistema per manifesta incapacità, si trovano quindi a non poter garantire risultati e ad avere i difetti pretenziosi delle strutture di cui sopra, ecco che quindi non risultano appetibili alle banche...
In pratica, ancora una volta la categoria paga la propria dabenaggine e il lungimirante "ego-ortismo".