Buongiorno a tutti, sicuramente l'argomento è stato trattato più volte. Tuttavia sarò lieta di leggere nuove opinioni e informazioni, anche riguardo al particolare periodo che stiamo attraversando a causa del covid e della crisi economica. Cercherò di spiegare i fatti in modo sintetico e annotando tutte le date.
Agli inizi di giugno 2020 andiamo a vedere delle villette di nuova costruzione, già finite all'esterno ma da rifinire all'interno a piacimento. Nel frattempo decidiamo di mettere in vendita il nostro appartamento di proprietà.
Troviamo una villa che fa al caso nostro ed anche il prezzo è interessante: 140 mila euro. Decidiamo quindi di bloccare l'offerta con una proposta di acquisto, accettata dal costruttore. Nel frattempo ci rechiamo in banca per avere un parere di fattibilità sul mutuo. Intendiamo richiedere un mutuo dell'80%, quindi 112 mila euro. Ottenuto parere positivo (verbale), il 17 giugno firmiamo il preliminare di vendita con 15 mila euro di caparra confirmatoria. La banca ci fa presente che per effettuare la perizia l'immobile dovrà essere quasi terminato e ci invita a ripresentarci non appena saranno presenti i servizi igienici e la villetta ultimata. La nostra Banca è Intesa San Paolo, rapporto che dura da 25 anni, conto corrente cointestato con mio marito, mutuo già fatto e terminato di pagare qualche anno fa, risparmi sempre abbondanti in conto corrente. Nessun altro finanziamento in corso, mutuo precedente estinto senza mai problemi.
Inizi di ottobre 2020, il costruttore ha ultimato la villetta e consegna a noi tutti i documenti con l'accatastamento compreso, visure, cila, ecc... Un data 16 ottobre ci rechiamo in banca con documentazione completa, sia della casa che dei redditi. Lo stipendio è delle forze di polizia, circa 2400 euro mensili netti, monoreddito; il nostro appartamento è in vendita a 80 mila euro.
Per un mese e mezzo tutto tace. In data 30 novembre scorso finalmente riceviamo la visita del perito che viene a periziare l'immobile, il quale deposita perizia in banca in data 3 dicembre. Dopo qualche tempo contattiamo la banca per sapere a che punto è la pratica. Ci viene risposto che la pratica è in lavorazione alla sede centrale regionale di Palermo, che per loro è positiva, ma che a deliberare è solo la sede centrale e che loro non hanno nessun potere in proposito. Tutto chiaro ovviamente. Tuttavia come tempi mi sembrano piuttosto lunghi e non capisco il perché. Già sono passati 28 giorni dal deposito della perizia e ancora non sappiamo se il mutuo è stato accettato o meno. I termini del preliminare di vendita sono scaduti in ottobre. E' capitato ad altre persone? Recandomi in banca il 23 dicembre, il direttore ha inviato un sollecito alla direzione regionale. Chissà quando potrò fare il rogito, e se potrò farlo. Mi sembra una situazione surreale. Grazie a chi risponderà
Agli inizi di giugno 2020 andiamo a vedere delle villette di nuova costruzione, già finite all'esterno ma da rifinire all'interno a piacimento. Nel frattempo decidiamo di mettere in vendita il nostro appartamento di proprietà.
Troviamo una villa che fa al caso nostro ed anche il prezzo è interessante: 140 mila euro. Decidiamo quindi di bloccare l'offerta con una proposta di acquisto, accettata dal costruttore. Nel frattempo ci rechiamo in banca per avere un parere di fattibilità sul mutuo. Intendiamo richiedere un mutuo dell'80%, quindi 112 mila euro. Ottenuto parere positivo (verbale), il 17 giugno firmiamo il preliminare di vendita con 15 mila euro di caparra confirmatoria. La banca ci fa presente che per effettuare la perizia l'immobile dovrà essere quasi terminato e ci invita a ripresentarci non appena saranno presenti i servizi igienici e la villetta ultimata. La nostra Banca è Intesa San Paolo, rapporto che dura da 25 anni, conto corrente cointestato con mio marito, mutuo già fatto e terminato di pagare qualche anno fa, risparmi sempre abbondanti in conto corrente. Nessun altro finanziamento in corso, mutuo precedente estinto senza mai problemi.
Inizi di ottobre 2020, il costruttore ha ultimato la villetta e consegna a noi tutti i documenti con l'accatastamento compreso, visure, cila, ecc... Un data 16 ottobre ci rechiamo in banca con documentazione completa, sia della casa che dei redditi. Lo stipendio è delle forze di polizia, circa 2400 euro mensili netti, monoreddito; il nostro appartamento è in vendita a 80 mila euro.
Per un mese e mezzo tutto tace. In data 30 novembre scorso finalmente riceviamo la visita del perito che viene a periziare l'immobile, il quale deposita perizia in banca in data 3 dicembre. Dopo qualche tempo contattiamo la banca per sapere a che punto è la pratica. Ci viene risposto che la pratica è in lavorazione alla sede centrale regionale di Palermo, che per loro è positiva, ma che a deliberare è solo la sede centrale e che loro non hanno nessun potere in proposito. Tutto chiaro ovviamente. Tuttavia come tempi mi sembrano piuttosto lunghi e non capisco il perché. Già sono passati 28 giorni dal deposito della perizia e ancora non sappiamo se il mutuo è stato accettato o meno. I termini del preliminare di vendita sono scaduti in ottobre. E' capitato ad altre persone? Recandomi in banca il 23 dicembre, il direttore ha inviato un sollecito alla direzione regionale. Chissà quando potrò fare il rogito, e se potrò farlo. Mi sembra una situazione surreale. Grazie a chi risponderà