brina82

Membro Storico
Professionista
Buonasera, per la prima volta mi capita per le mani un atto diverso dagli altri (atto del 2012).

In particolare, si legge che il prezzo dichiarato dalle parti è pari a 100k, di cui:

- 20k parte venditrice dichiara di averli già ricevuti (indicando estremi dell'assegno) e si rilascia corrispondente quietanza
- 80k da pagarsi entro 5gg dalla data del rogito, il tutto nel pieno rispetto della normativa in tema di antiriciclaggio.

Le parti convengono che tale atto si considera automaticamente risolto, ai sensi dell'art. 1456 del c.c., in caso di mancato pagamento del saldo come sopra convenuto.


Vi chiedo: secondo voi è corretto che nel 2012 si poteva fare una cosa del genere; oggi sarebbe possibile farlo?

In pratica il saldo non risulterebbe tracciato... ma non solo, si inserisce una condizione risolutiva, che per attuarla (e quindi per ri-trascrivere nei pubblici registri e al catasto) necessiterebbe di domanda giudiziale, credo.

Trattasi di immobili ereditato: è possibile che nel caso in cui oggi gli eredi intendessero vendere, il Notaio dell'acquirente chieda riscontro con riferimento al pagamento di questi 80k?

Grazie.
 

ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
il Notaio dell'acquirente chieda riscontro con riferimento al pagamento di questi 80k?
Ciao @brina82 , certamente un Notaio ti saprà dire meglio;

per quella che è la mia esperienza gli immobili oggetto di atti simili al tuo, in occasione di successiva rivendita sono stati tutti preceduti da atti di quietanza e saldo.

Inoltre sulle visure usciva, in tutti i casi, "venditore con patto di riservato dominio", appunto perché il prezzo non era stato pagato per intero e acquirente "proprietà". A seguito dell'atto di quietanza è stata aggiornata la ditta.
(Nel tuo caso si tratta di atto notarile o scrittura privata autenticata?)
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Ciao @brina82 , certamente un Notaio ti saprà dire meglio;

per quella che è la mia esperienza gli immobili oggetto di atti simili al tuo, in occasione di successiva rivendita sono stati tutti preceduti da atti di quietanza e saldo.

Inoltre sulle visure usciva, in tutti i casi, "venditore con patto di riservato dominio", appunto perché il prezzo non era stato pagato per intero e acquirente "proprietà". A seguito dell'atto di quietanza è stata aggiornata la ditta.
(Nel tuo caso si tratta di atto notarile o scrittura privata autenticata?)
Atto notarile, e comunque nell'atto si parla di piena proprietà; credo che se si intendesse riservato dominio, sarebbe stato specificato.

Mi è capitato di fare atti con condizioni risolutive, che implicavano però di ricomparire davanti al Notaio dopo 20gg circa; il Notaio ha poi annotato nella trascrizione la risoluzione o conferma del contratto precedentemente effettuato.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
In pratica il saldo non risulterebbe tracciato...
Il saldo deve comunque essere versato con mezzi di pagamento tracciabili; quindi secondo me non è corretto dire che non è (o non sarà) tracciato, ma solo che le modalità di pagamento non sono menzionate nel rogito ( vista L’oggettiva impossibilità di riportare qualcosa di non ancora avvenuto).

Certo sono modalità di pagamento “originali”, probabilmente c’era un rapporto di parentela o di fiducia o l’acquirente era in attesa di incassare , o meglio, di avere disponibile sul conto, il ricavato della vendita di un suo bene .
Comunque, secondo me, strano ma non illecito, ne foriero di problemi successivi.
 
Ultima modifica:

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Sono situazioni in cui bisognerebbe leggere attentamente l'atto e ciò che prevede.

Solitamente l'avvenuto saldo prezzo necessiterebbe di un ulteriore annotazione in conservatoria .... se espresso in atto,

Come del resto l'esonero per il conservatore di iscrivere ipoteca legale dato che il prezzo non era stato saldato

Solitamente questi atti vengono disposti tra consanquinei, difficile trovarli stipulati tra soggetti estranei. (se non si parla di riservato dominio)

Sono passati 12 anni ........

Trattasi di immobili ereditato: è possibile che nel caso in cui oggi gli eredi intendessero vendere, il Notaio dell'acquirente chieda riscontro con riferimento al pagamento di questi 80k?
Sicuramente il Notaio chiederà riscontro, è tenuto a farlo visto come l'atto era stato articolato e se non risulta in conservatoria un ulteriore annotazione sicuramente chiederà un atto di quietanza rilasciato dal illo tempore venditore ....... tracciamenti a parte.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Sono situazioni in cui bisognerebbe leggere attentamente l'atto e ciò che prevede.

Solitamente l'avvenuto saldo prezzo necessiterebbe di un ulteriore annotazione in conservatoria .... se espresso in atto,

Come del resto l'esonero per il conservatore di iscrivere ipoteca legale dato che il prezzo non era stato saldato

Solitamente questi atti vengono disposti tra consanquinei, difficile trovarli stipulati tra soggetti estranei. (se non si parla di riservato dominio)

Sono passati 12 anni ........


Sicuramente il Notaio chiederà riscontro, è tenuto a farlo visto come l'atto era stato articolato e se non risulta in conservatoria un ulteriore annotazione sicuramente chiederà un atto di quietanza rilasciato dal illo tempore venditore ....... tracciamenti a parte.
Atto letto attentamente e riportatone le parti salienti nel post iniziale.

Concordo con l'annotazione, anche perché come indicato, mi sono capitati atti del genere, per questo mi faceva strano una tale semplicità... anche perchè se si può fare così, allora perchè andare a spendere ulteriori somme per l'annotazione, quando basterebbe una sola trascrizione?

(andare la seconda volta dal Notaio, costa)

Atto di quietanza quindi dici che sarà necessario convocare l'allora venditore?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Il saldo deve comunque essere versato con mezzi di pagamento tracciabili; quindi secondo me non è corretto dire che non è tracciato, ma solo che le modalità di pagamento non sono menzionate nel rogito ( vista L’oggettiva impossibilità di riportare qualcosa di non ancora avvenuto).

Certo sono modalità di pagamento “originali”, probabilmente c’era un rapporto di fiducia o l’acquirente era in attesa di incassare , o meglio, di avere disponibile sul conto, il ricavato della vendita di un suo bene .
Comunque, secondo me, strano ma non illecito, ne foriero di problemi successivi.
Non sono persuaso sulla regolarità, con riferimento alla prova del pagamento, che potrebbe anche non avvenire per accordo tra le parti... e credo che la normativa sull'antiriciclaggio ecc. non lo permetterebbe, per questo ho posto la questione, per capire soprattutto a livello notarile se sia del tutto regolare.
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
E piu facile di quel che sembra solo che e mal scritto
Intendono dire che il danaro verra reso disponibile entro cinque giorni.
L ordine di bonifico irrevocabile e cosa comune quindi si va via senza un lira e senza una casa...io su una casa di Trucida mi sono impuntato e ho ottenuto l accredito immediato ma spesso passano appunto cinque giorni.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
E piu facile di quel che sembra solo che e mal scritto
Intendono dire che il danaro verra reso disponibile entro cinque giorni.
L ordine di bonifico irrevocabile e cosa comune quindi si va via senza un lira e senza una casa...io su una casa di Trucida mi sono impuntato e ho ottenuto l accredito immediato ma spesso passano appunto cinque giorni.
Non penso, altrimenti ci sarebbe scritto pagamento effettuato mediante bonifico in data x, numero y.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buonasera, per la prima volta mi capita per le mani un atto diverso dagli altri (atto del 2012).

In particolare, si legge che il prezzo dichiarato dalle parti è pari a 100k, di cui:

- 20k parte venditrice dichiara di averli già ricevuti (indicando estremi dell'assegno) e si rilascia corrispondente quietanza
- 80k da pagarsi entro 5gg dalla data del rogito, il tutto nel pieno rispetto della normativa in tema di antiriciclaggio.

Le parti convengono che tale atto si considera automaticamente risolto, ai sensi dell'art. 1456 del c.c., in caso di mancato pagamento del saldo come sopra convenuto.


Vi chiedo: secondo voi è corretto che nel 2012 si poteva fare una cosa del genere; oggi sarebbe possibile farlo?

In pratica il saldo non risulterebbe tracciato... ma non solo, si inserisce una condizione risolutiva, che per attuarla (e quindi per ri-trascrivere nei pubblici registri e al catasto) necessiterebbe di domanda giudiziale, credo.

Trattasi di immobili ereditato: è possibile che nel caso in cui oggi gli eredi intendessero vendere, il Notaio dell'acquirente chieda riscontro con riferimento al pagamento di questi 80k?

Grazie.
Ragazzi che acrobazia per fare (forse) un atto finto. Purtroppo acrobazia usata da altri, quindi nota all'agenzia delle entrate, credo che la cosa migliore, prima di fare un altro rogito, sia avere la prova del pagamento del prezzo pattuito ed il notaio lo chiederà al 100%, se manca quella allora le acrobazie potrebbe farle l'agenzia delle entrate e sono molto scenografiche...
 

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