Bastimento

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NOn ho esperienza ma la questione è curiosa: dubito che un notaio, in caso di successivo atto, non chieda riscontri. Almeno se mi baso su una mia esperienza.
Al decesso di una zia di mia moglie, trattando la vendita di un suo immobile, saltò fuori una riserva giudiziale (ipoteca?) posta dai parenti del coniuge predeceduto, a garanzia del saldo della quota di legittima loro spettante. Mia moglie dovette andare a ricostruire l'albero genealogico dei soggetti e rispettivi eredi che vantavano tale garanzia (non nostri parenti) residenti in giro per il Piemonte, contattando archivi parrocchiali e comunali, per poi arrivare a concludere che l'unico superstite si dichiarava tacitato. Cancellare quindi tale riserva per procedere alla vendita.
 

francesca63

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Io continuo a ritenere che la prova del pagamento non serva; casomai, se non ci fosse stato, l’atto sarebbe stato risolto di diritto e non sarebbe di proprietà degli acquirenti.
Non capisco nemmeno cosa potrebbe obiettare l’agenzia delle entrate.
Ma sono curiosa di sapere come si svilupperà la cosa, visto che potrei sbagliarmi.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Ragazzi che acrobazia per fare (forse) un atto finto. Purtroppo acrobazia usata da altri, quindi nota all'agenzia delle entrate, credo che la cosa migliore, prima di fare un altro rogito, sia avere la prova del pagamento del prezzo pattuito ed il notaio lo chiederà al 100%, se manca quella allora le acrobazie potrebbe farle l'agenzia delle entrate e sono molto scenografiche...
Non ho capito cosa succede se manca o non si trovasse, o fossero stati pagati con valigetta (non ricordo come era la legge nel 2012) 🤣
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Io continuo a ritenere che la prova del pagamento non serva; casomai, se non ci fosse stato, l’atto sarebbe stato risolto di diritto e non sarebbe di proprietà degli acquirenti.
Non capisco nemmeno cosa potrebbe obiettare l’agenzia delle entrate.
Ma sono curiosa di sapere come si svilupperà la cosa, visto che potrei sbagliarmi.
Non penso.

Credo che per risolvere l'atto, come già da me indicato, servirà il Giudice (nel caso in cui non sia stato saldato l'immobile).

Il Notaio ha rogitato (o rogato, come si dice?), quindi lui anche il giorno dopo trascrive e fa il passaggio al catasto, pagando l'imposta di registro riscossa.

Dai pubblici registri risulterà la piena proprietà e fine della storia. Forse sarà indicato nella nota questa cosa, e lì scatta un campanello d'allarme in caso di vendita futura...

Anche secondo me il Notaio che rogitare richiederà prova del pagamento.

Comunque, se riesco, chiederò anche a qualche Notaio e vi farò sapere.
 

francesca63

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ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
L'atto è stato fatto 12 anni fà, se il pagamento non era stato effettuato sicuramente in conservatoria sicuramente qualche scheletrino sarebbe saltato fuori.

Sicuramente un Notaio scupoloso chiederà prova dell'avvenuto saldo del prezzo, magari due righe di quietanza avvenuta o semplicemente, sempre che illo tempore acquirente ne abbia conservato copia, il titolo con il quale ha effettuato il saldo.

Comunque basta sottoporre il quesito al Notaio e vedrai che risponderà subito e molto probabilmente chiederà prova che il prezzo sia stato saldato e/o quietanzato.

Purtroppo acrobazia usata da altri, quindi nota all'agenzia delle entrate
L’Agenzia, delle entrate ha chiarito già questo aspetto nella legge del 23 dicembre 2005, n. 266 o meglio nella Legge Finanziaria per il 2006

Dato che le cessioni di immobili nei confronti di persone fisiche che non agiscono nell'esercizio d'impresa, fiscalmente parlando l'imposte si pagano sulla rendita catastale rivalutata e non sul prezzo effettivo di vendita,

per l'ADE è sufficente menzionare i pagamenti fatti prima o contestualmente all'atto, per quelli successivi (ovviamente non dimostrabili al momento della sotipula dell'atto .....) per l'ADE è sufficente che siano menzionati gli importi dovuti e non può applicare alcuna sanzione o procedere ad accertamento di maggior valore.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Il saldo deve comunque essere versato con mezzi di pagamento tracciabili;
Vi racconto cosa è successo a me oggi: l’acquirente e banca hanno fatto un errore di calcolo e mancava 1 centesimo a saldi prezzo, da pagare in contanti ma il notaio si è rifiutato e voleva un bonifico istantaneo per l’importo di 1 centesimo. Non si poteva modificare l’importo in atto perché sarebbe stata diversa dalla minuta di mutuo. Quindi manco 1 centesimo in contanti e non tracciato non va bene.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Vi racconto cosa è successo a me oggi: l’acquirente e banca hanno fatto un errore di calcolo e mancava 1 centesimo a saldi prezzo, da pagare in contanti ma il notaio si è rifiutato e voleva un bonifico istantaneo per l’importo di 1 centesimo. Non si poteva modificare l’importo in atto perché sarebbe stata diversa dalla minuta di mutuo. Quindi manco 1 centesimo in contanti e non tracciato non va bene.
Stiamo alla follia, ma non me la prendo col Notaio, ma con chi fa i controlli e sanziona (AdE, ecc.): se siamo arrivati a questo, un motivo ci sarà.
 

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